Ispezione banche italiane FMI

Il Fondo Monetario Internazionale ha ufficialmente avviato lo studio sul sistema bancario italiano, con valutazione attenta sulla sua solidità, sulle modalità di supervisione e sull’efficacia dei regolatori. Una sorta di pieno controllo sull’effettivo stato di salute del sistema finanziario italiano, che vedrà gli agenti del Fondo impegnati in una serie di visite formali in Consob, Abi, Banca d’Italia, associazioni di categoria, istituzioni, banche e altro ancora.

I primi incontri – scrive Il Sole 24 Ore, che sta seguendo da molto vicino la vicenda – “sono avvenuti nei giorni scorsi, durante i quali tra l’altro c’è stata una visita in Consob. Con questa settimana l’equipe di tecnici inviata da Washington è rientrata a Milano: ieri (due giorni fa, ndr) è stata accolta a Palazzo di giustizia dal pool di magistrati che si occupano di reati finanziati (oltre al Procuratore capo, Edmondo Bruti Liberati, c’era il procuratore aggiunto Francesco Greco, capo del pool economico), per oggi (ieri, ndr) è previsto tra l’altro un passaggio in Abi, a Roma. Quindi, la delegazione si dovrebbe presentare negli uffici del Governo, di Bankitalia e di altre istituzioni, delle principali associazioni di categoria ma soprattutto di alcuni gruppi finanziari (come Generali) e delle grandi banche: tra quelle coinvolte nel nuovo round di incontri, si apprende, figurano ad esempio UniCredit, Mediobanca e il Monte dei Paschi di Siena, che nei mesi scorsi avevano già incontrato alcuni funzionari del fondo insieme ad altri istituti come il Banco popolare, Bpm e Ubi”(vedi anche Banco Popolare colloca bond per 1,25 miliardi con spread a 310).

Insomma, in ben evidenza, una fitta serie di colloqui che permetteranno al Fondo monetario internazionale di controllare lo stato di salute delle banche italiane. Nessun timore, comunque, da parte dei protagonisti “passivi”, visto e considerato che la visita del FMI era ben prevista da tempo, e valutato che trattasi di un ordinario “giro” europeo che vedrà presto coinvolte anche Spagna, Svizzera, Canada, Belgio e Austria.

Ad ogni modo è ben certo che un eventuale giudizio negativo del FMI al termine della serie di colloqui, potrebbe avere ripercussioni sgradite sui mercati (vedi anche Quali rischi per i mercati finanziari nel 2013 secondo Deutsche Bank).

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