Rating Unicredit e Intesa Sanpaolo tagliati da S&P

ratingDopo che rating Italia tagliato a BBB da S&P dalla precedente valutazione di “BBB+”, l’agenzia di rating americana ha deciso di abbassare il giudizio sul merito di credito di una serie di banche, società finanziarie e altre aziende per riflettere maggiormente il maggior rischio sovrano. D’altronde, secondo S&P, ora l’Italia vale appena due livelli in più del giudizio “junk” (spazzatura), per cui necessariamente anche il rating di banche e compagnie assicurative deve essere adeguato. A cadere sotto la scure di S&P ci sono anche i big bancari Unicredit e Intesa Sanpaolo.

Il rating di lungo termine di Unicredit è stato tagliato a “BBB”, perfettamente allineato al giudizio sul merito di credito dell’Italia. L’outlook per i prossimi trimestri resta negativo, per cui c’è una possibilità su tre che il rating venga ancora tagliato nei prossimi 6-12 mesi. S&P ha poi messo sotto osservazione con implicazioni negative il rating di alcune controllate della banca di Piazza Cordusio, quali Unicredit Bank AG e Unicredit Bank Austria AG.

Il titolo Unicredit ha chiuso l’ultima seduta di borsa con una perdita dell’1,61% a 3,536 euro. E’ stato tagliato a “BBB” anche il rating di lungo periodo di Intesa Sanpaolo, che resta al momento tra gli emittenti non speculativi. L’agenzia di rating americana ha sottolineato che l’istituto di credito di Ca’ de Sass ha più dell’80% delle attività in Italia ed è molto esposta ai titoli di stato italiani. A Piazza Affari le azioni Intesa Sanpaolo hanno chiuso l’ultima sessione di borsa con una flessione del 2,25% a 1,259 euro.

Standard & Poor’s ha poi abbassato il rating di Generali Assicurazioni ad “A-“ dal precedente giudizio “A” con outlook negativo. Ad ogni modo S&P ha sottolineato che è “molto solido il profilo di rischio del business di Generali, basato sulla diversificazione internazionale”. S&P ha bocciato in tutto 9 banche italiane al livello “BBB”. Oltre a Unicredit e Intesa Sanpaolo troviamo anche Unicredit Leasing, Banca Imi, Banca Fideuram, Cariparma, Bnl, Istituto del Credito Sportivo. S&P ha anche messo in creditwatch negativo 23 banche, tra cui Mediobanca, Bpm, Bper, Banco Popolare, Ubi Banca e Credem: rischiano tutte un downgrade.

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