Mps aumento di capitale solo nel 2014 secondo ad Viola

In un’intervista rilasciata alla stampa l’amministratore delegato di Banca Monte dei Paschi di Siena, Fabrizio Viola, ha dichiarato che l’aumento di capitale per la banca di Rocca Salimbeni avverrà solo nel 2014 quando sarà eliminato il tetto del 4% ai diritti di voto. Viola ha sottolineato che l’istituto bancario più antico del mondo cercherà di evitare a tutti i costi la nazionalizzazione, ma non ne farebbe un drammase lo Stato dovesse entrare nel capitale come socio di minoranza. Stammatina in borsa le azioni Banca Mps guadagnano lo 0,54% a 0,203 euro.

Viola ha ribadito che per evitare la nazionalizzazione la banca senese dovrà raggiungere alcuni fondamentali obiettivi che saranno inlcusi nel nuovo piano industriale: ritorno alla redditività, fare cassa dalle cessioni di asset non strategici, lanciare l’aumento di capitale da un miliardo di euro senza diritti di opzione. Quest’ultimo obiettivo ha sperimentato già l’approvazione e la delega al consiglio di amministrazione. Il piano industriale sarà presentato entro giugno prossimo.

Il via libera della Commissione UE dovrebbe arrivare per questa estate. Per ciò che concerne il pagamento degli interessi sui Monti-bond per il 2013, pari a 360 milioni di euro, Mps ha intenzione di trovare il denaro con vendita di altri asset oppure attraverso l’emissione di azioni della banca. Viola ha poi ribadito che l’aumento di capitale si farà nel 2014, ma dopo la cancellazione del vincolo del 4% ai diritti di voto. Secondo il top manager della banca senese, in questo modo ci sarebbero effetti positivi anche per la Fonadazione Mps e per il suo patrimonio.

Tuttavia, gli esperti di Banca Imi ritengono che l’aumento di capitale sarà possibile solo nel 2015, ovvero quando Mps potrebbe essere in grado di pagare gli interessi sui Monti-bond in contanti, e nel frattempo sperano in altre cessioni di asset per dare sollievo alla cassa della banca. La merchant bank continua a ribadire il suo giudizio “sell” su Mps con target price a 0,14 euro, mentre Mps vale 10 centesimi secondo Exane Bnp Paribas. Intanto, Kepler ha confermato il rating “reduce” con target 0,13 euro.