Mediaset rally in borsa dopo bilancio 2012

Spettacolare performance questa mattina in borsa per il titolo Mediaset, che segna un rialzo dell’8,06% a 1,675 euro. Mediaset, in rosso per 287 milioni nel 2012, ha sorpreso positivamente gli investitori grazie a un debito e a un taglio degli investimenti superiori alle aspettative degli analisti. Le azioni del gruppo televisivo di Cologno Monzese svettano alla borsa di Milano e hanno già raggiunto un massimo di giornata a 1,707 euro. Si tratta del livello più alto da inizio mese. Il titolo inizialmente non riusciva a fare prezzo e ha aperto a 1,699 euro.

Gli ultimi rialzi dei futures sul rame

Il rame ha fatto registrare una performance positiva ieri a Londra, grazie soprattutto ai rialzi del settore manifatturiero e immobiliare degli Stati Uniti, secondo maggior acquirente al mondo per quel che concerne questo metallo (vedi anche Il manifatturiero Usa fa rallentare i futures sul rame). Gli ordini per i beni durevoli americani sono aumentati oltre le previsioni a febbraio, con una buona domanda per quel che concerne soprattutto le automobili. In aggiunta, l’indice sulle proprietà immobiliari (relativo a venti città) è cresciuto di oltre otto punti percentuali, il massimo dal giugno del 2006.

Pirelli promosso da Société Générale con target a 9,9€

Giornata positiva a Piazza Affari per le azioni Pirelli & C, che sul listino azionario milanese evidenziano un rialzo dell’1,18% a 8,175 euro a seguito della promozione ricavuta da Société Générale. La banca d’affari transalpina ha lanciato un’indicazione d’acquisto sul titolo del gruppo della Bicocca, che stamattina è il terzo best performer alla borsa di Milano dopo le prime due ore di contrattazioni. I prezzi sono saliti fino a 8,275 euro, poi sono scattate le prese di beneficio anche a causa dell’incertezza presente a Piazza Affari.

JPMorgan Chase offre bond ipotecari in due tranche

JPMorgan Chase ha emesso ieri 571 milioni di dollari in bond ipotecari: si tratta della prima vendita di tali strumenti finanziari, più precisamente di titoli che non sono garantiti dal governo, dal 2007 (vedi anche JPMorgan Chase emette un miliardo di bond ipotecari). Volendo essere ancora più precisi, tale offerta è stata suddivisa in due tranche distinte. La prima, di importo pari a 244,4 milioni di dollari, si riferisce a obbligazioni in scadenza tra 20 e 30 anni, con un tasso fisso dell’1,6% superiore rispetto al benchmark, per un rendimento complessivo del 2,25%.

Investire in oro per difendersi dalle turbolenze dei mercati?

Il riacutizzarsi delle tensioni nell’area euro, nonostante il salvataggio di Cipro approvato dall’Eurogruppo domenica notte, ma anche l’instabilità politica in Italia e le eccessive spinte recessive in atto in Europa stanno spingendo gli investitori a riprendere in considerazione l’investimento in oro, sebbene da inizio anno l’andamento del metallo giallo è stato negativo. Con i listini azionari che iniziano a balbettare sui massimi storici (Wall Street) o pluriennali (Tokyo, Francoforte, Londra), potrebbe ben presto tornare di moda l’investimento in metalli preziosi, in particolare quello sull’oro.

Tobin tax azioni bancarie 2013

A poco meno di un mese dall’introduzione della nuova tassa sulle transazioni finanziarie in italia, l’impatto della Tobin tax sui mercati azionari italiani è stato negativo. Morgan Stanley ritiene che sia avvenuto un calo dei volumi di scambio del 32% circa ma le prospettive sono ancora più negative per i prossimi mesi. Una riflessione a parte meritano i titoli bancari, considerando che nel paniere principale FTSE MIB il peso del comparto del credito è assolutamente rilevante.

Enel rating tagliato da Jp Morgan a “underweight”

La banca americana Jp Morgan ha presentato il suo ultimo report sul settore delle utility del Sud Europa, che evidenzia una bocciatura per i colossi dell’energia Enel, Endesa, Iberdrola e Gas Natural. Per i primi tre il giudizio è stato abbassato a “underweight” (sottopesare in portfolio), mentre per Gas Natural il rating scende a “neutral”. Gli analisti finanziari della banca a stelle e strisce guardano con maggiore preoccupazione ai rischi regolatori in Spagna. In borsa Enel, che controlla la spagnola Endesa, sta evidenziando un andamento negativo.

Previsioni metalli 2013 – 2015 Barclays

Barclays, una delle banche più importanti d’Europa, ha formulato una interessante panoramica previsionale sull’andamento futuro delle quotazioni dei metalli. Cominciando dall’oro, gli analisti della banca ricordano come il metallo giallo abbia beneficiato delle incertezze legate al piano di emergenza del governo di Cipro, e come le stime siano ora pari a 1.646 dollari/oncia nel 2013, considerato che gli elementi che nel recente passato hanno spinto i prezzi del metallo sembrano ora affievolirsi.

Il nuovo Etn di Barclays legato a società americane e canadesi

Barclays ha dimostrato di nutrire una certa predilezione nei confronti degli Exchange Traded Notes (vedi anche Da Barclays un Etn legato al Cape Ratio). L’ultima offerta in questo senso da parte della banca britannica consiste in un prodotto che tenta di replicare le performance dell’Atlantic Trust Select Mlp Index, un indice che ricomprende al suo interno Mlp americane e canadesi che fanno parte del settore energetico e di quello del gas. La sigla Mlp sta a indicare le Master Limited Partnership, l’equivalente delle nostre società in accomandita semplice per intenderci.

Bilancio Poligrafici Editoriale 2012

La Poligrafici Editoriale ha chiuso il 2012 con un risultato negativo netto pari a 4,2 milioni di euro, in controtendenza rispetto all’utile netto di 400 mila euro riscontrato nel corso del precedente esercizio. Ma vediamo più nel dettaglio quali sono stati i principali risultati economici, finanziari e patrimoniali conseguiti dal gruppo cui fanno capo Quotidiano nazionale (Qn), Giorno, Nazione e Resto del Carlino.

I nuovi bond a tre anni di Citigroup

La banca americana Citigroup, terzo maggior istituto di credito degli Stati Uniti per quel che riguarda il volume totale di assets finanziari, ha appena emesso titoli obbligazionari per un importo complessivo di 1,5 miliardi di dollari. Nel dettaglio, si tratta di bond che giungeranno a scadenza fra tre anni esatti, con l’offerta in questione che è stata divisa in due tranche distinte (vedi anche Citigroup è già alla terza emissione obbligazionaria del 2012). In pratica, la banca newyorkese ha lanciato sul mercato 850 milioni di dollari per quel che concerne dei titoli che andranno a rendere l’1,3%, vale a dire novantasei punti base (+0,96%) al di sopra della medesima scadenza messa a disposizione dal Tesoro americano.

L’utilizzo dei proventi dell’ultimo sukuk pakistano

La State Bank of Pakistan ha reso noto ieri in che modo saranno utilizzati i finanziamenti ottenuti grazie all’emissione del bond islamico da parte del governo di Islamabad: il sukuk in questione, infatti, garantirà il denaro necessario per l’acquisto di assets utili alla Pakistan Domestic Sukuk Company Limited (Pdscl). L’obiettivo dell’istituto di credito pakistano è ora quello di condurre e portare a termine un’apposita asta, in modo da identificare quelli che saranno gli investitori interessati (vedi anche Fmi: i bond di Giamaica e Pakistan superano i rendimenti argentini).

Investire in Bmw – marzo 2013

Qualche settimana fa avevamo parlato del settore automotive, e dei migliori titoli sui quali valga la pena di investire in questo comparto con andamento altalenante. Per quanto attiene una delle migliori azioni sulle quali scommettere – Bmw – le previsioni degli ultimi giorni si fanno sempre più incoraggianti, con la stessa società che in una nota si è detta “cautamente ottimista” di poter raggiungere gli obiettivi ambiziosi che si è posta.

Gli Etf per puntare sui rialzi del dollaro

C’è chi paragona il business degli Etf a uno dei videogame tanto di moda ambientati nel Medioevo: si formano alleanze su alleanze, gli attacchi a sorpresa sono sempre possibili e tutti vogliono diventare sovrani. In effetti, gli Exchange Traded Fund stanno beneficiando di un ritmo di crescita molto interessante da diverso tempo a questa parte (vedi anche Le difficoltà delle imprese nell’accedere al mercato degli Etf), nonostante qualche difficoltà e ostacolo perfettamente comprensibili a causa della crisi economica e finanziaria.