Fondi comuni: le novità proposte da Eurizon Capital

Il campo dei fondi, armonizzati e non, è caratterizzato da due novità piuttosto interessanti ideate da Eurizon Capital: si tratta, nello specifico, di un fondo non armonizzato (il codice Isin è IT0001273769) e di un altro che è invece armonizzato (IT0001050167). Ci sono tratti comuni e differenze tra le due proposte che vanno analizzate nel dettaglio. Anzitutto, il fondo non armonizzato è stato studiato per perseguire un investimento finalizzato alla creazione di valore aggiunto, un obiettivo da raggiungere in relazione alle performance di due indici, il Ftse Eurotop 100 in Euro (al 95%) e il JP Morgan Euro Cash Index 1 mese. Lo scostamento da questi benchmark è sostanzialmente rilevante e, come è intuibile, la focalizzazione va a riguardare le valute dei paesi che appartengono all’Unione Europea.


Lo stile di gestione, poi, è piuttosto semplice: la sgr adotterà un atteggiamento attivo, mediante valutazioni di tipo quantitativo e qualitativo, tenendo sempre conto della specializzazione del gestore e delle caratteristiche degli strumenti sottostanti. Anche la trasparenza della comunicazione viene scelta con estrema cura. Il secondo fondo è volto anch’esso a creare valore aggiunto, ma nei confronti di indici differenti: si tratta dell’Msci Europe in Euro (il benchmark prevalente) e dell’Mts “ex Banca d’Italia” Bot lordo. Lo scostamento sarà significativo, mentre la valuta di denominazione sarà variegata e potrà essere rappresentata da euro, sterline e franchi svizzeri.

Tra l’altro, questo prodotto andrà ad avvalersi di una leva finanziaria che sarà compresa tra uno e trenta, pertanto se il valore sarà quello più alto, allora l’effetto sul valore della quota arriverà fino a un massimo del 30%, un’amplificazione che si verificherà sia per i guadagni che per le perdite conseguite. La selezione degli investimenti, infine, viene posta in essere in base all’esame delle variabili macroeconomiche e dei tassi di interesse che vigono all’intero dell’area geografica, identificando quindi quei titoli che presentano le migliori opportunità di apprezzamento.

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