Arte: la situazione dei fondi di investimento

La crisi finanziaria globale ha rappresentato senza dubbio una bella “batosta” per i fondi di investimento nell’arte, in particolare quelli che erano stati lanciati con grande entusiasmo nel 2006: gli esempi in questo senso non mancano di certo e si può citare, tra tutti, l’hedge fund Trading Art, il quale è stato poi costretto a chiudere la sua avventura in una triste liquidazione già nel 2009. Lo stesso destino è capitato anche ai prodotti Osian’s, visto che gli investitori hanno preferito accantonare queste scelte ai primi sentori della congiuntura economica negativa. L’esempio italiano più lampante di questa tendenza è quello di Sorgente, la società di gestione del risparmio che aveva perfezionato due anni fa l’acquisto di una pinacoteca da Vegagest, beneficiando, tra l’altro, dell’autorizzazione della Banca d’Italia, ma che al momento non risulta operativo. Il 2011, però, è cominciato in maniera più incoraggiante per questo segmento di mercato.


I gestori dei fondi sono riusciti ad aprire nuove e interessanti sottoscrizioni, consentendo ai beneficiari di diversificare in modo opportuno il portafoglio. In questo preciso momento storico ci si può affidare con una certa sicurezza a Pericca Merchant Bank, la banca d’investimento statunitense che ha lanciato il Contemporary Art Fund (fondo di diritto lussemburghese) e a Scudo Investimenti Sg, istituto di San Marino che ha emesso il Fondo Scudo Arte Moderna, uno strumento in grado di puntare sul settore per ben l’80% del suo valore, lasciando la restante percentuale agli assets liquidi.

Se si vogliono poi allargare ancora di più gli orizzonti finanziari, si può guardare con una certa fiducia alla Russia: è qui, infatti, che è stato emesso il Sobranie.PhotoEffect, il quale punta direttamente sul mondo della fotografia, così come si può evincere agevolmente dalla sua denominazione. Bisogna però ricordare che il mercato dell’arte è contraddistinto da una totale assenza di regolamentazione, quindi l’aggiotaggio e l’insider trading sono sempre in agguato.

1 commento su “Arte: la situazione dei fondi di investimento”

  1. Sto valutando un investimento in opere d’arte veste le potenzialità del mercato, ma anche non volendo creare una piccola collezione privata di artisti emergenti (puntare su quelli affermati per me sarebbe impossibile) e investire in un fondo d’arte per me risulta difficile in quanto le cifre richieste per entrare non sono basse, anzi in alcuni casi si parla di diverse centinaia di migliaia di euro. Qualcosa si potrebbe fare con i fondi che raccolgono soldi tramite il crowdfunding con cui il capitale d’ingresso si abbassa di molto. Ho anche visto che a breve verrà lanciata una piattaforma di trading on line di arte contemporanea, Feral Horses se non sbaglio, su cui è possibile fare un investimento anche con poche decine di euro e guadagnare con l’affitto dell’opera o con il trading. Ripeto l’investimento in arte mi interessa davvero tanto, ma mi sono accorto che essere appassionato del settore non ti garantisce il successo, le incognite sono tante e fare la scelta sbagliata è facile. Come ti dicevo per ora creare una piccola collezione che in realtà sarebbe la cose che mi piacerebbe di più, non è alla mia portata quindi mi restano da valutare ii fondi d’arte, il crowdfunding e le piattaforme di trading on line. Sono aperto a suggerimenti.

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