Giappone, dopo quattro anni nuovo record per gli hedge fund

Il numero di hedge fund che sono stati investiti in territorio giapponese sta per raggiungere il suo livello più alto dal 2006: una spiegazione in tal senso è molto semplice, visto che le principali banche internazionali stanno considerando con sempre maggiore frequenza di chiudere i battenti per quel che riguarda le unità di trading patrimoniale. Entro la fine del 2010, infatti, si prospetta l’apertura di ben ventisette nuovi strumenti focalizzati sulla nazione nipponica, come emerge da un recente rapporto di Rogers Investment Advisors K.K., la compagnia che ha sede a Tokyo e che segue da vicino le performance di circa 170 fondi nazionali: tra di essi, c’è anche R-Squared Master Fund, gestito formalmente da Goldman Sachs, e Orix Commodities Fund, il quale sfrutta i programmi informatici per investire nei contratti futures che si basano appunto sulle commodities.


Tornando ai dettagli più prettamente statistici, c’è da aggiungere che gli assets gestiti dagli hedge fund del Giappone, attualmente i peggiori performer al mondo in questo segmento, hanno ceduto il 65% (la quota precisa ammonta a 13,6 miliardi di dollari) del loro picco di quattro anni fa, dato che più della metà di essi sono stati impiegati in strategie che hanno coinvolto titoli azionari in declino. Secondo Hideki Hashiguchi, direttore gestionale per il Giappone presso Abn Amro Fund Services, le esperienze e gli investimenti dei traders sono stati significativi, specialmente per un mercato di rilievo come quello asiatico.

L’evoluzione finanziaria ha visto crescere tali prodotti da venti nel 2007 e nel 2008, a 25 nel 2009, mentre nel 2006 erano addirittura trentacinque. Nonostante vi sia una crescita importante nel numero di nuovi hedge fund, la disponibilità di capitale continua comunque a rappresentare la principale sfida del settore: i traders patrimoniali che si accingono ad aprire i fondi in questione dovrebbero fornire una varietà molto ampia di strategia per gli investitori, consentendo al capitale stesso di aumentare in modo importante.

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