Gli Etf per puntare sui rialzi del dollaro

C’è chi paragona il business degli Etf a uno dei videogame tanto di moda ambientati nel Medioevo: si formano alleanze su alleanze, gli attacchi a sorpresa sono sempre possibili e tutti vogliono diventare sovrani. In effetti, gli Exchange Traded Fund stanno beneficiando di un ritmo di crescita molto interessante da diverso tempo a questa parte (vedi anche Le difficoltà delle imprese nell’accedere al mercato degli Etf), nonostante qualche difficoltà e ostacolo perfettamente comprensibili a causa della crisi economica e finanziaria.

Un fenomeno molto interessante a cui si sta assistendo è quello relativo al dollaro, visto che la moneta verde sta costruendo la sua solidità contro le valute rivali (tra cui l’euro, lo yen e la sterlina), dunque ci si può affidare proprio agli Exchange Traded Fund per investire il denaro e sfruttare il momento positivo. Gli ultimi rialzi della moneta americana non sono altro che la conseguenza principale del miglioramento dell’economia nazionale, senza dimenticare la situazione di Cipro che ha fatto nuovamente precipitare l’Europa in una buia crisi. Un consiglio interessante per investire nel migliore dei modi è quello di nutrire una buona dose di fiducia nei confronti del dollaro. D’altronde, il relativo indice di riferimento ha già guadagnato il 3% nei primi tre mesi di quest’anno, nonostante non si possa ancora parlare di un credito pieno per la divisa in questione.

Le previsioni più accreditate parlano di un vantaggio importante che il dollaro manterrà nei prossimi mesi rispetto all’euro e allo yen, mentre qualche incertezza riguarda il dollaro canadese. Gli Etf valutari non sono holding essenziali per un portafoglio finanziario, tuttavia possono rivelarsi molto utili per quel che riguarda gli apprezzamenti del dollaro o per speculare sulla forza o sulla debolezza di una particolare divisa. Il dollaro forte, infine, è in grado di favorire quei titoli azionari delle compagnie che hanno i più alti redditi, in particolare quando si ha a che fare con le capitalizzazioni meno esigenti.

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