Fmi: i bond di Giamaica e Pakistan superano i rendimenti argentini

Cristina Fernandez de Kirchner, presidente dell’Argentina, si sta mostrando piuttosto riluttante a una collaborazione con il Fondo Monetario Internazionale, ma questo atteggiamento non si sta mostrando assolutamente proficuo; anzi, è proprio questa discordanza di vedute che sta conducendo le obbligazioni della nazione sudamericana verso performance inferiori a debiti che vantano lo stesso rating, come quello del Pakistan, del Belize e della Giamaica. I bond argentini denominati in dollari hanno infatti reso il 12,9% quest’anno, una percentuale davvero striminzita se confrontata con quella conseguita dai prodotti giamaicani (+50%) e da quelli pakistani (18%), così come è stato confermato da una recente indagini di JP Morgan Chase.


In particolare, si tratta di debiti governativi che sono stati valutati tutti con un rating B3 da Moody’s, sei livelli al di sotto del grado di investimento (il giudizio in questione rappresenta in pieno il grado speculativo, in piena zona di rischio, con cedole del 10%). Questa differenza di rendimento è però presto spiegata: Giamaica, Pakistan e Belize hanno consentito allo stesso Fmi di valutare le loro politiche economiche in cambio di assistenza finanziaria, una condizione che l’Argentina invece non accetta, a causa di alcuni precedenti non incoraggianti in questo senso con l’organizzazione sorta a Bretton Woods. Intanto, si rincorrono le indiscrezioni circa una revisione da parte del fondo stesso dell’Articolo IV argentino: tra smentite e conferme, l’istituzione parigina rimane comunque pronta a intervenire in qualsiasi momento.

Entrando nel dettaglio statistico, c’è da dire che il debito governativo del Pakistan ha garantito il 17,6% nel 2010, mentre la Giamaica ha ottenuto un importante 52% (l’Fmi ha giudicato più che positivamente questa performance): infine, il Belize, anch’esso in trattative per la revisione sopracitata, ha posto in essere un guadagno di ben 62 punti percentuali. A contraddistinguere il pessimo momento dell’Argentina c’è poi anche il ribasso conseguito dai covered warrant collegati alla crescita dell’economia nazionale (-0,05%), i quali si sono attestati a quota 10,75 centesimi di dollaro.

Lascia un commento