Gruppo Tod’s: fatturato 2009 in crescita per il marchio Hogan

tods-hogan-fatturatoNel 2009 il marchio Hogan, posseduto da Tod’s, ha conseguito un fatturato in crescita del 7,6% passando da 238,7 milioni a 256,9 milioni di euro. A darne notizia è la società dopo l’approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione, dei dati preliminari relativi all’esercizio 2009 durante il quale, secondo quanto sostiene la società, sono stati centrati gli obiettivi aziendali. Complessivamente, il fatturato 2009 del Gruppo Tod’s segna una moderata crescita, pari allo 0,8%, rispetto all’esercizio precedente; nel dettaglio a fronte degli ottimi risultati del marchio Hogan, tenendo conto della congiuntura, le vendite a marchio Tod’s hanno mostrato una buona tenuta segnando una contrazione circoscritta al 2,2%, mentre il brand Fay segna un trend di fatturato in calo dell’1,7%.

Pramac e Philippe Starck insieme per le microturbine eoliche

starck-microturbine-pramacLa società Pramac, leader di livello mondiale nel comparto dei macchinari per la movimentazione logistica interna, e nei gruppi elettrogeni per la generazione di energia elettrica, ed operante altresì, attraverso la società Pramac Swiss S.A., nel fotovoltaico e nelle energie alternative, ha annunciato la nascita di “Revolutionair”, una nuova gamma di microturbine eoliche che all’innovazione tecnologica per il mercato delle rinnovabili coniugano anche un design innovativo. Per “Revolutionair”, infatti, Pramac si affida per il design a Philippe Starck; sono in particolare due i modelli di microturbine eoliche che sono stati presentati in data odierna alla Triennale di Milano, e che sono tra l’altro destinati anche all’uso domestico.

Mercati emergenti: il 2010 può essere l’anno della Russia

russia_medvedev-300x242La Russia può, a ragione, rappresentare una delle più ghiotte occasioni da sfruttare per gli investitori che sono alla ricerca di buone opportunità nel 2010: il 2009 è stato senza dubbio un anno difficile per il listino di Mosca e si cerca ora di ripartire sulla scia della ripresa mostrata dai prezzi del petrolio, del miglioramento dell’attività economica nel settore privato e del calo dell’inflazione. Sono stati soprattutto questi fattori ad aver convinto Fitch, la nota agenzia di rating, a migliorare l’outlook del paese europeo da negativo a stabile, confermando inoltre il giudizio BBB per il debito a lungo termine. Altre conferme in questo senso vengono da due analisti di Goldman Sachs, Sergei Arsenyev e Rory MacFarquhar, i quali hanno letto nell’ottimo inizio d’anno della Borsa di Mosca, la netta volontà di riacquistare le posizioni perse; in effetti, bisogna sottolineare come l’Rsi abbia già guadagnato ben sette punti percentuali nel 2010, ma secondo alcune previsioni lo scenario attuale potrebbe addirittura migliorare ulteriormente, consentendo un possibile apprezzamento del 21% nei prossimi dodici mesi.

 

Gruppo Coin: con Upim diventa leader distribuzione abbigliamento

upim-coin-abbigliamentoPer il Gruppo Coin ci sono le premesse affinché nei prossimi tre anni il suo fatturato consolidato possa arrivare a toccare la quota dei due miliardi di euro. A dichiararlo è stato Stefano Beraldo, Amministratore Delegato di Gruppo Coin, in scia al perfezionamento dell’operazione che porterà all’acquisizione di Upim, e che permette alla società di diventare nel nostro Paese il più grande gruppo tricolore per quel che riguarda la distribuzione dell’abbigliamento. Con l’acquisizione di Upim, il Gruppo Coin metterà infatti le mani su una rete di vendita che si compone di ben 149 punti di vendita diretta che solo nel 2009 hanno realizzato un fatturato pari a ben 369 milioni di euro a fronte di una superficie di vendita che supera i 210 mila metri quadrati. Il 30% di questi punti vendita sono situati in location di primo livello in città come Milano, Napoli, Torino, Firenze e Roma; in più ai punti di vendita diretti si vanno ad aggiungere anche oltre 200 negozi Upim in franchising che manterranno l’insegna e che verranno integrati nella rete in franchising del Gruppo Coin.

Titoli di Stato: Bot a sei mesi, rendono sempre meno

investimenti-liquiditaContinua ad essere poco profittevole l’investimento in titoli di Stato a breve termine, ed in particolare in Buoni Ordinari del Tesoro (Bot) a sei mesi; nell’asta odierna, disposta dal Mef, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, infatti, i rendimenti del Bot semestrale, collocato sul mercato per un importo pari a ben 9,5 miliardi di euro, si sono attestati in calo allo 0,559% lordo. Tolte le tasse, con l’aliquota al 12,5%, e le commissioni bancarie, il rendimento netto conseguito dall’investitore è praticamente vicino allo zero; per fortuna, tra l’altro, un recente Decreto del Mef impone che, nel caso in cui le commissioni bancarie dovessero far scendere sotto lo zero il rendimento, queste per Legge dovranno essere abbassate. In sostanza, quindi, il Bot a sei mesi resta in tutto e per tutto uno strumento di investimento per il parcheggio della liquidità ma a fronte di un rendimento tanto irrisorio quanto risibile.

Il successo dei bond greci: quali prospettive future?

greek-flagIl collocamento del bond greco a cinque anni (la scadenza è stata fissata al 20 agosto 2015) sta riscuotendo un enorme e inatteso successo: l’offerta programmata (5 miliardi di euro) è stata infatti superata di ben cinque volte dalla domanda da parte degli investitori. A questo punto, il governo di Atene potrebbe anche decidere di incrementare l’importo, ma in tale ipotesi vi sarebbe il rischio di dover riconoscere una cedola superiore a quanto previsto. Secondo gran parte degli esperti, comunque, sarà molto difficile che la nazione ellenica provveda ad emettere titoli per una somma superiore ai 7 miliardi di euro: le attese del mercato si riferiscono a un coupon del 6,12%, vale a dire un premio di 380 punti base sul corrispondente titolo tedesco. C’è da ricordare che questa emissione è stata curata sostanzialmente da un gruppo di banche, un pool composto da Deutsche Bank, Credit Suisse, Eurobank Efg, Goldman Sachs, Morgan Stanley e National Bank of Greece.

 

Fiat: dividendo azioni ordinarie, privilegiate e di risparmio

fiat-dividendoIl Consiglio di Amministrazione della Fiat si è riunito in data odierna per approvare i dati del quarto trimestre 2009 e dell’intero esercizio della casa automobilistica torinese; a conclusione del CdA, il Consiglio, tra l’altro, ha proposto per le tre tipologie di azioni, ordinarie, privilegiate e di risparmio, il pagamento del dividendo; il monte dividendi, che dovrà essere approvato dall’Assemblea degli azionisti, è pari a 244 milioni di euro, che scende a 237 milioni di euro se si escludono le azioni proprie detenute da Fiat. Il Consiglio di Amministrazione ha proposto l’ammontare dei dividendi considerando il 30% del saldo risultante tra i profitti netti consolidati dell’esercizio 2008, e la perdita netta consolidata conseguita nel 2009. La decisione di Fiat di riprendere con la distribuzione dei dividendi, in accordo con quanto recita una nota emessa dalla società torinese, riflette la convinzione che Fiat abbia la capacità di generare utili anche se il contesto di mercato presenta dei tratti significativamente differenti; inoltre, il pagamento della cedola segue anche i segnali di normalizzazione e di stabilizzazione del mercato dei capitali che rappresenta per il gruppo Fiat una fonte di finanziamento.

Banco Popolare: roadshow per emissione obbligazioni garantite

banco-popolareIl Gruppo bancario Banco Popolare ha annunciato l’avvio di roadshow europeo attraverso il quale verrà lanciato e messo in atto un programma di emissione di obbligazioni bancarie garantite per un importo pari a ben cinque miliardi di euro. Il programma di obbligazioni bancarie garantite, in accordo con la vigente normativa italiana, sarà destinato agli investitori istituzionali, e permetterà al Gruppo bancario di diversificare le proprie forme di finanziamento. Al riguardo, infatti, il Banco Popolare sottolinea come lo strumento relativo all’emissione di obbligazioni bancarie garantite permetterà di fare provvista a medio ed a lungo termine, ed a condizioni di mercato competitive, anche attraverso le operazioni di trasformazione di titoli ABS che sono stati emessi nell’ambito di operazioni di “autocartolarizzazione”. Sarà proprio il Banco Popolare ad emettere le obbligazioni bancarie che, sulla prima richiesta irrevocabile e non condizionata, potranno altresì beneficiare di una garanzia rilasciata dalla società BP Covered Bond S.r.l. a valere su un portafoglio di mutui residenziali che sono stati erogati dagli istituti di credito del Gruppo Banco Popolare, e che sono di elevata qualità.

Venture capital: gli investimenti ai livelli più bassi dal 1997

venture_capitalist1Non è un momento molto brillante, quello attuale, per quel che concerne gli investimenti di venture capital nelle start-up statunitensi, i quali sono scesi in maniera drastica ai livelli più bassi dal 1997: si tratta di una riduzione che riguarda tutti i settori, anche quelli del software e delle tecnologie verdi. I dati giungono direttamente da un sondaggio che è stato realizzato da PricewaterhouseCoopers e dalla National Venture Capital Association, secondo il quale i venture capitalisti avrebbero investito nell’ultimo anno 17,7 miliardi di dollari in circa 2.800 operazioni finanziarie. Ciò vuol dire che, rispetto al 2008, vi è stata una riduzione consistente di ben 37 punti percentuali in relazione al volume di dollari e del 30% nel volume di accordi portati a termine; tra l’altro, siamo di fronte al secondo calo consecutivo, visto che nel 2008 erano stati registrati dei cali rispettivamente dell’8,27% e dell’1% rispetto a un anno prima.

 

Libretti postali: i tassi annui lordi in vigore

libretti-postali-tassiQuali sono i tassi annui lordi in vigore sui libretti del risparmio postale? Ebbene, innanzitutto occorre far presente che il tasso annuo lordo offerto dai libretti postali dipende dalla loro tipologia; complessivamente, sono cinque i libretti di risparmio postale sottoscrivibili. Quelli più comuni sono i libretti postali nominativi ed al portatore: ebbene, questi ultimi offrono attualmente un rendimento annuo lordo dello 0,75%, mentre i libretti postali nominativi sono di due tipi. Una tipologia è rappresentata dai libretti di risparmio “Nominativi Ordinari Giallo“, il cui rendimento annuo lordo è anche in questo caso pari allo 0,75%, mentre i libretti di risparmio “Nominativi Ordinari Oro” offrono un tasso annuo lordo dell’1,25%.

Fondo immobiliare RealEnergy II: specializzato nelle fonti rinnovabili

fondi-fotovoltaicoSi chiama “RealEnergy II”, ed è un Fondo immobiliare, di tipo chiuso, che è in attesa dell’autorizzazione da parte della Banca d’Italia, e che punta a specializzarsi nell’energia prodotta dalle fonti rinnovabili. RealEnergy II, infatti, si propone di investire in campo immobiliare sulla componente legata allo sviluppo delle energie alternative. Il Gestore di RealEnergy II è EstCapital SGR S.p.A., con il Fondo che avrà un apporto finanziario di minimo 20 milioni di euro e massimi 100 milioni di euro; l’ammontare minimo di una quota, in fase di sottoscrizione, è pari a ben 250 mila euro, il che indica come il Fondo, per quanto sia aperto alle persone fisiche e giuridiche, è comunque appetibile per l’ampia categoria degli investitori qualificati. RealEnergy II, nel momento in cui le sottoscrizioni si saranno chiuse, opererà per un periodo pari a 20 anni con la possibilità di proroga per altri cinque anni cui potrà altresì aggiungersi un periodo di grazia della durata di altri tre anni al fine di effettuare il completo smobilizzo degli asset detenuti.

Buoni fruttiferi BFPPremia: durata fino a sette anni

buoni-fruttiferiPer chi vuole puntare sui mercati azionari, ma nello stesso tempo preservando il capitale, e garantendosi un rendimento minimo, attraverso Poste Italiane è possibile sottoscrivere, per importi minimi pari a 250 euro, con sottoscrizione in forma dematerializzata, i Buoni fruttiferi BFPPremia, che hanno una durata fino a sette anni ed un rendimento che in parte è fisso, ed in parte, se conseguito, variabile in funzione dell’andamento e della eventuale rivalutazione del mercato azionario europeo. I Buoni fruttiferi BFPPremia, infatti, offrono un rendimento fisso garantito e, annualmente, degli interessi aggiuntivi, ovverosia un premio di rendimento, a partire dalla fine del secondo anno del Buono in funzione dell’andamento dell‘indice azionario Dow Jones Euro Stoxx 50.

Ctz e Bot semestrali: asta 26 gennaio 2010

botE’ fissata per martedì prossimo, 26 gennaio 2010, un’asta di Buoni Ordinari del Tesoro (Bot) semestrali disposta dal Mef, il Ministero dell’Economia e delle Finanze; trattasi, nello specifico, dei Bot 30.07.2010, con scadenza a 182 giorni, offerti per un ammontare pari a 9,5 miliardi di euro e con data di regolamento fissata per venerdì 29 gennaio 2010. L’asta, in accordo con quanto precisa il Ministero dell’Economia e delle Finanze, è stata disposta in concomitanza con Buoni Ordinari del Tesoro in scadenza per il 29 gennaio 2010 e per un ammontare pari a 10,302 miliardi di euro. Come al solito, i risparmiatori possono prenotare i Buoni in asta per importi pari a minimo 1.000 euro o multipli di 1.000 euro. Per quanto riguarda l’ammontare di Buoni Ordinari del Tesoro in circolazione, il Mef ha reso noto che, alla data dello scorso 15 gennaio 2010, c’erano in circolazione Bot per un ammontare pari a 153.597,638 milioni di euro, dei quali 88.299,595 milioni di euro con scadenza ad un anno, 61.798,043 milioni di euro a sei mesi e 3.500 milioni di euro con scadenza a tre mesi.

Fondi Comuni di Investimento: Tavolo Tecnico interassociativo

fondi-comuniLe Associazioni che rappresentano l’industria dei Fondi Comuni di Investimento, ed in particolare gli operatori di mercato, hanno avviato in data odierna, venerdì 22 gennaio 2010, un Tavolo Tecnico interassociativo finalizzato ad dare attuazione ad un piano di lavoro così come delineato in un documento, pubblicato da parte della Banca d’Italia e della Consob, riguardante il rapporto conclusivo sulla valutazione di fattibilità della dematerializzazione delle quote dei Fondi Comuni. A darne notizia è l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, spiegando che, in particolare, il Tavolo Tecnico interassociativo sarà chiamato, con il gruppo di lavoro, ad attuare, per l’industria dei Fondi, una standardizzazione dei processi nell’industria ma anche la standardizzazione dei linguaggi; la messa a punto della standardizzazione è attesa per la prossima estate, dopodiché, entro la fine del 2011, si procederà alla relativa implementazione.