Autostrade Meridionali: CdA propone dividendo a 0,80 euro

dividendo-autostrade-meridionaliIl Consiglio di Amministrazione di Autostrade Meridionali S.p.A., riunitosi in data odierna per l’approvazione del progetto di Bilancio annuale, e per la conseguente convocazione dell’Assemblea degli azionisti, ha deliberato per proporre la destinazione dell’utile di esercizio, pari a 12,58 milioni di euro, alla distribuzione di un dividendo invariato rispetto a quello pagato a valere sull’esercizio 2008, e pari a 0,80 euro per azione. A seguito dell’approvazione della proposta da parte dell’Assemblea, la data di stacco della cedola è fissata per il 12 aprile con pagamento in data 15 aprile 2010. Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, Autostrade Meridionali, nonostante il quadro macroeconomico incerto, stima di conseguire dati in linea con quelli dell’esercizio precedente; inoltre, in linea con quanto previsto dalla Convenzione Unica, ed in accordo con gli impegni che sono stati assunti con l’Ente concedente, Autostrade Meridionali poterà avanti anche per il 2010 l’importante piano di investimenti.

UniCredito Immobiliare Uno: provento 2009 a 40,34 euro per quota

unicredito-immobiliare-unoE’ stato approvato in data odierna, 1 marzo 2010, il rendiconto annuale del Fondo di Investimento UniCredito Immobiliare Uno. A comunicarlo con una nota ufficiale è stata Torre SGR S.p.A. A seguito dei risultati raggiunti nel corso dello scorso anno, il provento massimo distribuibile a favore dei possessori delle quote è pari a 6.455.325 euro; questo sarà distribuito nella misura del 99,99%, che corrisponde a 6.454.400 euro. Ne consegue che sarà distribuito nel corrente mese di marzo, con stacco cedola il 22 marzo 2010, un provento per quota pari a 40,34 euro; le operazioni di pagamento dello stesso avranno inizio in data 25 marzo 2010. Il provento in distribuzione corrisponde all’1,11% del valore della quota rilevato al 31 dicembre 2009, ed al 2,06% del suo valore di mercato.

Certificati: il fascino per la cedola non tramonta mai

cdeposito-300x232I mercati finanziari sono tornati finalmente ad avvertire una certa fiducia da parte dei risparmiatori, sempre più propensi a diversificare il loro portafoglio in strumenti meno tradizionali: le prime settimane del 2010 hanno messo in luce un pieno ritorno alla normalità dopo i momenti negativi della crisi. Per quel che riguarda soprattutto i certificati, il primo mese di quest’anno è stato caratterizzato da importanti trattazioni sul Sedex, visto che sono stati raggiunti i 50-60 milioni di scambi giornalieri, più del triplo rispetto allo stesso periodo del 2009. L’offerta è dunque molto varia, ma quali sono le tipologie di questo particolare strumento finanziario più adatte a questa fase di mercato? In questi primi due mesi del 2010, l’interesse maggiore è andato ai certificati che puntano a generare un rendimento cedolare piuttosto che un capital gain; nello specifico, si tratta, in particolare, degli Express Certificates e dei Bonus Certificates.

 

Parmalat: le previsioni per il 2010

dividendo-parmalatIl Gruppo Parmalat, in base all’attuale scenario, stima per il 2010 di conseguire dati in progresso rispetto a quelli pro-forma con cui è stato chiuso il 2009. Ad annunciarlo è stata la società in concomitanza con l’approvazione, da parte del Consglio di Amministrazione, del progetto di Bilancio 2009, caratterizzato per Parmalat S.p.A. da un utile netto che si è attestato a 372,8 milioni di euro; in particolare, per il 2010 il Gruppo Parmalat stima il conseguimento di un EBITDA a 365 milioni di euro circa a fronte di un giro d’affari in progresso e sul livello dei quattro miliardi di euro circa. Nel dettaglio, queste previsioni sono state formulate dalla società tenendo conto della situazione di incertezza a livello economico su scala mondiale, sebbene ci siano a livello geografico delle forti differenziazioni. Parmalat stima infatti una ripresa dell’economia più rapida nei Paesi emergenti, con una conseguente accelerazione dei consumi privati in queste aree, mentre nelle economie più mature i consumatori appaiono decisamente più attenti al rapporto qualità/prezzo nei propri consumi con la conseguenza che sui beni di largo consumo potrà verificarsi una pressione su quei prodotti che hanno caratteristiche “premium“.

Saras: acquisto azioni proprie, prezzo medio unitario a 3 euro

impianto-raffinazioneSaras nel 2009 ha riportato un utile netto adjusted di Gruppo pari a -54,5 milioni di euro, mentre nell’ultimo trimestre dello scorso anno l’utile netto adjusted di Gruppo è stato negativo per 24 milioni di euro. Sono questi alcuni dei dati salienti del preconsuntivo consolidato 2009 di Gruppo esaminati dal Consiglio di Amministrazione di Saras che, in accordo con la propria politica di distribuzione dei dividendi, ha proposto all’Assemblea degli azionisti di non retrocedere alcuna cedola a valere sull’esercizio di bilancio 2009. La società, leader in Italia ed in Europa nel settore della raffinazione del petrolio, ha inoltre fornito un aggiornamento in merito al piano di riacquisto di azioni proprie (buyback) che è scaduto il 29 ottobre scorso in accordo con la delibera da parte dell’Assemblea degli azionisti del Gruppo Saras del 29 aprile del 2008.

Webank: i prodotti di investimento

78399874Webank, la Banca online del Gruppo Bipiemme, offre in materia di investimenti numerose soluzioni sia per far fruttare la propria liquidità, sia per destinare quote di risparmio ai titoli di Stato, obbligazioni, Fondi e Sicav. In particolare, la liquidità può essere remunerata con il deposito di risparmio associato al conto Webank che offre attualmente fino a giacenze pari ad un milione di euro il tasso BCE più uno spread dello 0,10%; attualmente questo tasso lordo complessivo offerto è pari all’1,10% mentre con le linee di risparmio vincolate si può ottenere l’1,70%, il 2% o il 2,50% lordo per vincoli, rispettivamente, pari a tre, sei oppure dodici mesi; il tutto senza spese o imposte di bollo e con la possibilità di disinvestire in caso di bisogno prima della scadenza del vincolo potendo comunque incassare gli interessi maturati corrispondenti al livello del tasso del deposito libero.

Banco Popolare: prestito convertibile, approvate le condizioni

banco-popolareAmmonta a quasi un miliardo di euro, per la precisione 996.386.475,15 euro, l’importo relativo all’emissione del  prestito obbligazionario “Banco Popolare 2010/2014 – 4,75% – convertibile con facoltà di rimborso in azioni”. A darne notizia è il Gruppo bancario dopo che il Consiglio di Gestione del Banco Popolare, con il parere favorevole da parte del Consiglio di Sorveglianza, ed in forza della relativa delibera da parte dell’Assemblea, ha provveduto ad approvare le condizioni del prestito da offrire in opzione sia agli azionisti, sia ai portatori delle obbligazioni “Banco Popolare Prestito Obbligazionario Convertibile subordinato 4,75% 2000/2010″ avente codice ISIN IT 0001444360 nel rapporto, rispettivamente, di 1 obbligazione convertibile per ogni 4 azioni possedute, e  43 obbligazioni convertibili per ogni 400 obbligazioni sopra citate. Il CdA ha fissato in 6,15 euro, prezzo alla pari, il prezzo di emissione di ogni obbligazione convertibile con relativa quotazione a conclusione dell’offerta in opzione sull’MTA, il Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana S.p.A.

Fondi: rischi e opportunità degli investimenti in prestiti aziendali

80-300x299Non c’è alcun dubbio che il collocamento Enel abbia avuto un ottimo successo: ed è proprio grazie a questo forte interesse, insieme ai timori rivolti al debito pubblico dei paesi europei più colpiti dalla speculazione, che i corporate bond rimangono ancora un investimento affascinante e interessante. I fondi obbligazionari che sono specializzati sulle emissioni delle aziende europee hanno già fatto registrare un guadagno medio da inizio anno pari all’1,3%. I livelli più alti sono stati quelli raggiunti da Fidelity e Groupama, che hanno guadagnato ben 2,56 punti percentuali. Quali opportunità di guadagni potenziali rimangono quindi all’interno dei mercati di credito? La domanda di corporate bond è destinata a rimanere alta, visto che gli investitori sono sempre più alla ricerca di alternative, a causa dei bassi rendimenti dei prodotti monetari e dei titoli di Stato. Come suggeriscono alcuni analisti, tra cui quelli di Raiffeisen Capital Management, è comunque necessario far attenzione alle scadenze, inquadrando i titoli lunghi nel tasso fisso in quelli da 3 a 5 anni tra i variabili.

 

Banca Italease: le novità sulle cedole di Preferred Securities

italeaseBanca Italease ha informato proprio in questi giorni che la cedola in previsione per il prossimo 8 marzo, in relazione all’emissione di Preferred Securities e per un ammontare pari a 150 milioni di euro (operazione che è stata garantita dalla stessa società), non sarà più corrisposta; in effetti, la decisione è stata presa visto che ricorrono le condizioni per cui la sospensione può aver luogo, in base alla disciplina dei contratti e a quella di vigilanza. C’è da dire, in particolare, che l’ultimo bilancio annuale individuale che è stato approvato dalla stessa Banca Italease e che è relativo all’esercizio 2008, mette in luce che non vi sono in alcun modo utili da distribuire, ma anche che i primi nove mesi del 2009 hanno fatto registrare delle consistenti perdite d’esercizio.

 

Conto Trader Banca Sella per operare in Borsa online

conto-trader-banca-sellaSi chiama “Conto Trader“, ed è il conto corrente che Banca Sella ha ideato per chi opera online in Borsa; il conto, che si apre direttamente via Internet dal sito di Banca Sella, offre per la prima settimana dall’apertura il trading online a commissioni zero, ragion per cui chi effettua delle movimentazioni di importo elevato può conseguire dei risparmi rilevanti. “Conto Trader” offre sia il conto corrente, sia il conto titoli a canone rigorosamente zero ed un tasso di interesse che cresce in funzione del numero di operazioni effettuate nell’arco di un trimestre. Attualmente rispetto ad un tasso di interesse di apertura sul conto pari a 0, questo passa, in base alle condizioni vigenti all’1 gennaio 2010, allo 0,25% lordo con almeno dieci operazioni a trimestre, passa allo 0,75% con almeno 75 operazioni a trimestre, ed arriva all’1% appena si arriva nel trimestre ad almeno 150 operazioni sui mercati.

Piaggio: dividendo esercizio 2009 in aumento

dividendo-piaggioIl Consiglio di Amministrazione del Gruppo Piaggio, in concomitanza con l’approvazione del progetto di Bilancio 2009, ha deliberato per proporre all’Assemblea degli azionisti della società il pagamento di un dividendo pari a sette centesimi di euro per azione, in rialzo rispetto sei centesimi di euro retrocessi agli azionisti a valere sull’esercizio di Bilancio dell’anno 2008. A seguito dell’approvazione da parte dell’Assemblea, la cedola sarà pagata il 20 maggio del 2010 con stacco il 17 maggio 2010; comprendendo le azioni proprie possedute, il monte dividendi che Piaggio distribuirà è pari a 25,79 milioni di euro. Dall’approvazione del progetto di Bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione è emerso un utile netto che, attestandosi a 47,4 milioni di euro, è cresciuto del 9,4% a fronte di ricavi che, invece, sono scesi rispetto al 2008 del 5,2% a 1,48 miliardi di euro.

Assicurazioni Generali: raccolta premi 2009 supera i 70 miliardi di euro

generali_assicurazioniSi è chiuso positivamente il 2009 per il colosso assicurativo europeo Generali. La società, infatti, ha comunicato in data odierna i dati di produzione 2009, caratterizzati, grazie sia alla diversificazione distributiva, sia a quella geografica, da una raccolta premi che, con un +6,2%, ha superato il livello dei 70 miliardi di euro. Più elevata, con un robusto +9,5%, è stata la crescita del settore vita con risultati positivi sia nei Paesi ad economia matura, sia in quelli Emergenti; ottimo è stato il dato sulla raccolta netta vita che è più che raddoppiata a 16 miliardi di euro, mentre a 5,2 miliardi di euro, con un +3,8%, si è attestato il valore della nuova produzione vita. Per quanto riguarda invece il settore danni, nonostante il contesto macroeconomico non favorevole, i premi con un -0,5% a 21,6 miliardi di euro hanno fatto registrare dei buoni segnali di stabilità.

Obbligazioni Enel 2010: esito collocamento e rendimenti

enel01gLe obbligazioni Enel 2010 a tasso fisso e variabile, destinate al pubblico dei risparmiatori europei, sono andate letteralmente a ruba. Dopo aver innalzato a tre miliardi di euro il quantitativo offerto, e dopo aver annunciato la chiusura anticipata del collocamento, il colosso elettrico italiano, nei tempi previsti ed indicati nel prospetto informativo, ha infatti comunicato l’esito definitivo del collocamento nonché i rendimenti offerti dalle due tipologie di obbligazioni. Ebbene, per i titoli a tasso fisso, ovverosia i Bond Enel TF 2010-2016, il prezzo di emissione è stato fissato al 99,89% del valore nominale, ragion per cui, a fronte di un rendimento nominale al 3,50%, il rendimento effettivo è al 3,52% lordo, ovverosia, togliendo il 12,50% di tassazione, il 3,08% netto annuo per sei anni.

I dubbi sull’inflazione: come proteggersi da un ipotetico aumento

inflazione-minimo-300x212Il recente andamento dell’inflazione a livello internazionale e le prospettive per il futuro sono attualmente di difficile lettura. I dati relativi al mese di gennaio sono sostanzialmente incoraggianti, visto che l’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti è risultato in crescita di 0,2 punti percentuali; a livello tendenziale, l’inflazione americana è stata pari al 2,6%, in leggera diminuzione rispetto al mese precedente. Dunque, sembra che i prezzi possano essere controllati in maniera agevole, nonostante sul costo della vita vada a pesare notevolmente il rialzo dei prezzi energetici. Lo stesso discorso può essere fatto per la Cina: gli ultimi mesi del 2009 erano stati caratterizzati da una sorta di “surriscaldamento” dei prezzi, una tendenza che non è però continuata anche nel nuovo anno.