Buy Back, perché in Europa le banche stanno comprando loro azioni

Perché i maggiori gruppi bancari europei si stanno muovendo sulla linea del buy back? È interessante quel che sta accadendo ora che le limitazioni imposte dalla BCE sono cadute: soprattutto perché di aggregazioni e fusioni non si parla moltissimo. E in un contesto nel quale queste procedure sembrano non soddisfare, il buy back è diventato la scelta primaria.

Banco Popolare: parte buyback per premio aziendale 2010

Lunedì 13 giugno 2011 partirà il programma di acquisto di azioni proprie, da parte del Gruppo bancario quotato in Borsa a Piazza Affari Banco Popolare, a servizio, nell’ambito del premio aziendale 2010, del piano di attribuzione dei titoli a favore dei dipendenti del Gruppo bancario. A darne notizia nella giornata di ieri, venerdì 3 giugno 2011, è stato proprio il Banco Popolare nel ricordare come l’avvio del piano di buyback per il premio aziendale 2010 avvenga in forza ad una deliberazione, il 24 aprile del 2010, da parte dell’Assemblea dei Soci del Gruppo bancario riunitasi per l’occasione in sede ordinaria. Il tutto, in sede di acquisto dei titoli, a fronte di un controvalore massimo del buyback pari a 35 milioni di euro; l’acquisto dei titoli avverrà comunque fino al raggiungimento di quel numero di azioni del Banco Popolare sufficienti per andare a soddisfare le adesioni pervenute da parte dei dipendenti.

Banca Finnat Euramerica: il CdA approva la trimestrale

Si è chiuso con gli indicatori economici tutti in miglioramento il primo trimestre dell’anno 2011 di Banca Finnat Euramerica. Questo dopo che il Consiglio di Amministrazione della Banca quotata in Borsa a Piazza Affari si è riunito nella giornata di giovedì scorso, 12 maggio del 2011, per esaminare ed approvare i dati al 31 marzo del 2011, caratterizzati innanzitutto da un utile netto consolidato in crescita a 1,36 milioni di euro rispetto ai 0,33 milioni di euro conseguiti nello stesso periodo dello scorso anno. Crescono nel trimestre a due cifre, rispettivamente del 17%, del 12% e del 19%, sia il margine di interesse, sia le commissioni nette ed il margine di intermediazione. Il tutto a fronte di costi operativi che, in accordo con un comunicato ufficiale emesso giovedì scorso da Banca Finnat Euramerica, si sono mantenuti stabili. Dal fronte prettamente patrimoniale, Banca Finnat Euramerica chiude il primo trimestre del 2011 con un Tier 1 Capital Ratio che balza al 31,4% rispetto al valore del 27,9% al 31 dicembre del 2010.

Azioni I Grandi Viaggi: piano buy-back al via

Partirà il 6 aprile 2011 il programma di acquisto di azioni proprie ordinarie de I Grandi Viaggi, società quotata in Borsa a Piazza Affari facendo seguito da una delibera approvata dall’Assemblea degli Azionisti il 28 febbraio scorso. A darne notizia è stata proprio I Grandi Viaggi nel precisare che il programma è finalizzato, tra l’altro, a favorire l’andamento regolare delle contrattazioni, ad intervenire in caso di contingenti situazioni di mercato, ma anche a facilitare gli scambi sulle azioni de I Grandi Viaggi nelle fasi del ciclo di Borsa caratterizzate da scarsa liquidità. Tenendo conto delle azioni proprie che già I Grandi Viaggi detiene, la quantità massima di azioni proprie che possono essere detenute in portafoglio è pari a 7.798.447 azioni ordinarie, corrispondenti al 20% del capitale sociale.

Ceramiche Ricchetti: buy back, Assemblea approva il rinnovo

Via libera da parte dell’Assemblea degli Azionisti Ceramiche Ricchetti al rinnovo del piano di buy back. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stato proprio il Gruppo Ceramiche Ricchetti nel precisare che il piano di buy back ha una validità pari a diciotto mesi a fronte di un limite massimo di azioni pari al 20% del capitale sociale che la società può detenere; inoltre, il prezzo di acquisto unitario di ogni singola azione non potrà essere superiore o inferiore al 20% rispetto al prezzo ufficiale che le azioni del Gruppo Ceramiche Ricchetti avranno fatto registrare nella precedente sessione di Borsa. Il Gruppo Ceramiche Ricchetti, lo ricordiamo, è una holding di tipo industriale che opera sia nella produzione, sia nella commercializzazione di ceramiche per pavimenti e per i rivestimenti di esterni e di interni. La società ha circa 1.700 addetti a fronte di ben dieci stabilimenti produttivi, dei quali tre in Italia ed i restanti sette in Europa.

Saras: acquisto azioni proprie, prezzo medio unitario a 3 euro

impianto-raffinazioneSaras nel 2009 ha riportato un utile netto adjusted di Gruppo pari a -54,5 milioni di euro, mentre nell’ultimo trimestre dello scorso anno l’utile netto adjusted di Gruppo è stato negativo per 24 milioni di euro. Sono questi alcuni dei dati salienti del preconsuntivo consolidato 2009 di Gruppo esaminati dal Consiglio di Amministrazione di Saras che, in accordo con la propria politica di distribuzione dei dividendi, ha proposto all’Assemblea degli azionisti di non retrocedere alcuna cedola a valere sull’esercizio di bilancio 2009. La società, leader in Italia ed in Europa nel settore della raffinazione del petrolio, ha inoltre fornito un aggiornamento in merito al piano di riacquisto di azioni proprie (buyback) che è scaduto il 29 ottobre scorso in accordo con la delibera da parte dell’Assemblea degli azionisti del Gruppo Saras del 29 aprile del 2008.