E’ possibile sottoscrivere, essendo titolari di un conto corrente e di un deposito titoli, quote di Fondi Comuni di Investimento direttamente via Internet senza recarsi in filiale e leggendo il Prospetto Informativo dal Web prima dell’acquisto? Ebbene, la risposta è affermativa visto che sono oramai numerose le Banche italiane che offrono questo comodo servizio per chi vuole diversificare gli investimenti puntando sul risparmio gestito ed in particolare su Fondi in linea con il proprio profilo di rischio. Tra queste c’è anche il colosso bancario europeo Unicredit Group che alla propria clientela propone “MoneyPlan Self Service“, il servizio di sottoscrizione online di quote di Fondi Pioneer Investments attraverso dei conferimenti mensili. L’investitore, in particolare, non deve far altro che scegliere la rata mensile, a partire da un importo minimo molto basso, e pari a 50 euro, scegliere il piano di rateazione, con un minimo di 36 rate, quindi della durata minima di tre anni, ed effettuare il versamento iniziale che deve essere pari a sei rate, quindi 300 euro se si sceglie come importo quello minimo pari a 50 euro.
Buoni Fruttiferi: rimborso 100% capitale anche prima della scadenza
I Buoni Fruttiferi, emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, e distribuiti in esclusiva dal Gruppo Poste Italiane, garantiscono sempre il rimborso del 100% del capitale investito sia alla scadenza naturale del Buono, sia nel caso in cui il risparmiatore decida di chiederne l’estinzione anticipata. A farlo presente è la Cassa Depositi e Prestiti sul proprio sito Internet nella apposita sezione delle “FAQ” sui Buoni Fruttiferi Postali, dove si legge altresì come gli interessi in caso di estinzione anticipata del Buono possano essere corrisposti o meno al risparmiatore in funzione della tipologia dello strumento sottoscritto. In particolare, per i Buoni Fruttiferi ordinari con estinzione prima della maturazione di dodici mesi viene corrisposto il capitale al 100%, sempre e come accennato, ma non vengono però pagati gli interessi.
Libretto di risparmio postale con classe di rendimento oro
Come ottenere un rendimento più alto da un libretto di risparmio postale nominativo? Ebbene, le classi di rendimento per questi strumenti finanziari a basso rischio, emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, e distribuiti in esclusiva dal Gruppo Poste Italiane, sono due: la classe di rendimento “giallo”, e la classe di rendimento “oro” che offre sulle giacenze in libretto degli interessi più elevati. Al momento dell’apertura del libretto di risparmio postale nominativo la classe di rendimento è quella base, ovverosia la classe di rendimento “giallo” che può passare a quella “oro” se, al momento della definizione della classe di rendimento, la variazione della giacenza sul libretto nell’anno di riferimento è cresciuta di almeno il 35% rispetto all’anno precedente.
Stefanel: aumento capitale, supplemento al Prospetto Informativo
Nella giornata di ieri, giovedì 8 luglio 2010, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob) ha autorizzato la pubblicazione del Supplemento al Prospetto Informativo riguardante l’aumento di capitale di Stefanel. A comunicarlo è la società quotata in Borsa nel far presente come il supplemento al Prospetto Informativo vada ad operare un rettifica di taluni errori materiali, e come vada ad integrare, rispetto al Prospetto Informativo, le informazioni inerenti alcuni contratti di finanziamento che sono stati sottoscritti da Noel International SA e The Nuance Group AG, società partecipate cui fa capo, nel settore del retail aeroportuale, il gruppo Nuance. Ai sensi di Legge, il supplemento al Prospetto Informativo sarà messo a disposizione del pubblico presso la sede sociale di Stefanel, sul suo sito Internet, e presso Borsa Italiana S.p.A. ed il sito Internet. Così come prevede il Testo Unico, in corrispondenza dell’art. 95 bis, comma 2, agli investitori che hanno concordato per la sottoscrizione delle Azioni Stefanel oggetto dell’Offerta in Opzione agli azionisti, possono esercitare la revoca.
Biancamano: CdA delibera per passaggio al segmento Star
Il Consiglio di Amministrazione di Biancamano, società leader nel comparto dello smaltimento dei rifiuti e nell’igiene urbana, attraverso le controllate Aimeri Ambiente S.r.l. e Ponticelli S.r.l., ha deliberato per richiedere il passaggio al segmento “Star” organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.. A darne notizia con una nota ufficiale è la società nel far presente che dal 22 giugno dello scorso anno, a seguito dell’accorpamento del mercato Expandi e dell’MTA, il Mercato Telematico Azionario, le azioni Biancamano sono quotate al segmento standard classe 1 del MTA. Secondo quanto dichiarato dal Presidente e Amministratore Delegato di Biancamano, Giovanni Battista Pizzimbone, la richiesta di passaggio dall’MTA allo Star approvata dal Consiglio di Amministrazione rispecchia la necessità dell’azienda di essere quotata su un mercato a maggior liquidità e capitalizzazione, ma anche con una maggiore visibilità presso gli investitori istituzionali esteri.
Intesa fissa il prezzo del bond decennale: cedola al 5,15%
L’obbligazione Lower Tier II è il bond che Intesa Sanpaolo ha lanciato di recente sul mercato, con tanto di scadenza a dieci anni e un importo che è stato pari a 1,25 miliardi di euro: come è stato confermato, comunque, da Banca Imi, Credit Suisse, Deutsche Bank e Bnp Paribas, la transazione ha subito un nuovo prezzo di offerta, il quale ammonta a 99,663 euro, mentre, per quel che riguarda il resto, gli elementi più interessanti in questo senso sono rappresentati dalla cedola del 5,15% e dal premio di rendimento di 230 punti base rispetto al midswap (come è noto, si tratta della media tra il valore denaro-lettera dell’interest rate swap a sette anni). La scadenza, come è già stato precisato, è stata fissata alla data del 16 luglio del 2020, ma non si deve dimenticare che il prodotto dell’istituto creditizio può beneficiare di un rating di Aa3 da parte di Moody’s. Come mai si è resa necessaria una simile correzione del prezzo di fronte a prospettive interessanti?
Banca Generali: primo semestre 2010 molto positivo
Per Banca Generali il primo semestre s’è chiuso in maniera molto positiva in quanto, escludendo il contributo straordinario offerto dallo scudo fiscale, la raccolta nei sei mesi si è attestata sugli stessi livelli dell’intero esercizio 2009. Questo è quanto, in estrema sintesi, ha dichiarato Giorgio Girelli, l’Amministratore Delegato di Banca Generali, il quale ha inoltre sottolineato come i risultati del primo semestre 2010 dimostrino come la strategia societaria permetta di continuare comunque a crescere anche in uno contesto caratterizzato da mercati che risultano essere altamente volatili. Banca Generali, nel dettaglio, ha chiuso il mese di giugno con una raccolta netta da risparmio gestito pari a 160 milioni di euro che porta a 1,25 miliardi di euro il bilancio dall’inizio dell’anno. La raccolta netta totale a giugno è stata di 117 milioni di euro, di cui 50 milioni di euro realizzati da Banca Generali Private Banking, ed i restanti 67 milioni di euro dalla rete di Banca Generali; su base semestrale la raccolta netta totale segna un valore complessivo di 646 milioni di euro, di cui 243 milioni di euro realizzati da Banca Generali Private Banking, ed i restanti 403 milioni di euro dalla rete di Banca Generali.
Bot e Btp: collocamento 12 e 14 luglio 2010
Il Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha reso noto d’aver disposto per lunedì prossimo, 12 luglio 2010, con data di regolamento 15 luglio, un’asta di Bot, Buoni Ordinari del Tesoro, per un ammontare complessivo pari a 7,5 miliardi di euro. Trattasi, nello specifico, dei Bot 15.07.2011 con scadenza a 365 giorni che saranno collocati dal Tesoro in concomitanza con la scadenza, in data 15 luglio 2010, di 11,97 miliardi di euro di Buoni Ordinari del Tesoro, di cui 8,47 miliardi di euro con scadenza a dodici mesi, e 3,5 miliardi di euro trimestrali. Come al solito i risparmiatori potranno prenotare i titoli in asta per il tramite degli intermediari e per importi pari a nominali 1.000 euro o multipli. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha inoltre fornito un aggiornamento dei Bot in circolazione, pari a 148.982,595 milioni di euro, che, alla data dello scorso 30 giugno 2010, risultavano essere così distribuiti: 57.088 milioni di euro di Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza a sei mesi, 6.500 milioni di euro di Bot a tre mesi e 85.394,595 milioni di euro di Bot annuali.
La seconda emissione del bond spagnolo ammonta a 6 miliardi
L’evento in questione era molto atteso, in territorio iberico, ma non solo (si pensi all’Unione Europea ovviamente): il governo spagnolo ha provveduto a portare a compimento la sua seconda emissione di obbligazioni del Tesoro della nazione europea (uno dei componenti del “celebre” gruppo dei Pigs, il quale prevede anche l’Irlanda, il Portogallo e la Grecia, paesi attualmente in forte difficoltà economica), riuscendo in tal modo a far incrementare il totale dei bond che sono stati collocati nel corso del mese di luglio fino a sei miliardi, con riferimento particolare a quei titoli che avranno una scadenza tra dieci anni. Ebbene, cosa c’è da dire in merito a questa operazione e ai suoi esiti? Anzitutto, la notizia ha assunto i contorni della piena positività, visto che l’emissione obbligazionaria si è chiusa molto bene, così come è stato confermato da più fonti interne.
Gruppo Ceramiche Ricchetti: al via l’aumento di capitale
L’aumento di capitale del Gruppo Ceramiche Ricchetti può partire. Questo dopo che, in accordo con quanto ha reso noto la società in data odierna, mercoledì 7 luglio 2010, è stata acquisita dalla Consob l’autorizzazione alla pubblicazione del Prospetto Informativo relativo all’operazione di aumento di capitale, da offrire in opzione agli azionisti, che così può partire lunedì prossimo, 12 luglio 2010, primo giorno del periodo di Offerta in opzione agli azionisti che terminerà il venerdì 30 dello stesso mese. Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Ceramiche Ricchetti ha definito le condizioni dell’operazione di aumento di capitale costituita dalla sottoscrizione di numero 28.461.078 azioni di nuova emissione a fronte di un controvalore massimo pari a poco meno di otto milioni di euro, per la precisione 7.969.101,84 euro.
Uni Land: convenzione urbanistica per House Building
La società House Building S.p.A., controllata da Uni Land, ha sottoscritto una convenzione urbanistica ad Imola, in Provincia di Bologna, per un cantiere da 174 unità abitative. A darne notizia è Uni Land con un comunicato ufficiale nel precisare che la convenzione urbanistica riguarda, nell’ambito di “N5 quartiere Zolino”, il piano particolareggiato di iniziativa pubblica con l’Amministrazione comunale. L’atto siglato, in particolare, è propedeutico alla costruzione di 174 unità residenziali aventi tutte la “Classe A”, presso il quartiere Zolino di Imola, per una superficie totale pari a poco più di 26 mila e seicento metri quadrati. In base alla banca dati delle quotazioni immobiliari dell’Agenzia del Territorio, il controvalore al pubblico delle unità residenziali ammonterà a complessivi 53 milioni di euro sulla base di un prezzo pari a duemila euro al metro quadro rispetto a costi di costruzione stimati invece in 1.200 euro al metro quadrato.
Amber Capital si specializza nel private equity italiano
Il nome di Amber Capital è associato a uno dei principali fondi di investimento statunitensi e internazionali, il quale detiene anche una diramazione importante nel nostro paese: quindi, non deve stupire in nessun modo l’ingresso della compagnia nell’ambito del private equity italiano, un’operazione che dovrebbe consentire di acquisire partecipazioni aziendali davvero appetibili, viste soprattutto le medie dimensioni degli obiettivi di Amber, oltre che dei piani industriali molto attendibili e promettenti. Sono stati proprio questi ragionamenti a dar vita nei giorni scorsi al primo investimento di Amber Energia, un fondo che, in pratica, verrà gestito e controllato in modo totale da Amber Italia. Tra l’altro, il regolamento ha già ricevuto da tempo l’approvazione da parte della Banca d’Italia, una valutazione positiva che è stata resa possibile anche e soprattutto grazie all’acquisto di una quota consistente di Marcopolo Engineering.
Fondi hedge: Fondaco propone il nuovo Select Opportunities
Il mondo degli investimenti finanziari del nostro paese può accogliere con tutti gli onori del caso un debutto davvero importante per quel che riguarda la categoria degli hedge fund: in effetti, Fondaco, società di gestione del risparmio che può vantare una certa indipendenza a livello gestionale e operativo, ha lanciato sul mercato italiano il primo di questi strumenti di diritto italiano, una novità che promette di diventare uno dei prodotti di punta del comparto. Anzitutto, può essere utile ricordare come la stessa Fondaco altro non è che il risultato di un importante accordo, datato ormai 2002, che ha visto la collaborazione tra la Compagnia di San Paolo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna ed Ersel Finanziaria, senza dimenticare che, soltanto due anni fa, si è aggiunto un nuovo nome, quello della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
Fotovoltaico: Uni Land compra terreno in provincia di Bologna
Uni Land, società italiana quotata in Borsa ed attiva nel land banking, nel franchising immobiliare, nel settore delle costruzioni residenziali e nell’energia da fonti rinnovabili, ha annunciato l’acquisto da EOS Energia di un terreno in Provincia di Bologna. Trattasi, nello specifico, di un’area dove, a fronte di un investimento complessivo pari a quattro milioni di euro, nascerà un impianto fotovoltaico che è in fase di autorizzazione e che ha una potenza complessiva cumulata pari ad 1 MW. L’investimento, effettuato per il tramite di Energia Verde, società a sua volta controllata al 100% da Uni Land, rientra nell’ambito dei piani di sviluppo di “Energie Rinnovabili”, una divisione della società specializzata nell’individuare aree e terreni dove possano essere progettati, realizzati e messi esercizio impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili ed in prevalenza con il fotovoltaico e l’eolico.