Kinexia riorganizza il business delle rinnovabili

solare-fotovoltaicoNella giornata di ieri, mercoledì 14 luglio 2010, Kinexia, società quotata in Borsa ed attiva nel settore della produzione di energia pulita da fonti rinnovabili, ha annunciato l’avvio di un importante progetto di riorganizzazione del proprio business finalizzato, in particolare, alla fusione per incorporazione di due società interamente controllate. Questo al fine, tra l’altro, di poter ridurre i costi generali, amministrativi e finanziari permettendo, semplificando e razionalizzando la struttura societaria, di ottenere una migliore valorizzazione delle proprie attività. Le due società controllate oggetto dell’operazione di fusione per incorporazione, in accordo con quanto rende noto Kinexia con un comunicato ufficiale, sono in particolare Volteo Energie S.p.A. e le sub-holding Oxygen Wind Capital S.r.l., Gaon S.r.l., e Next S.p.A., con effetto retroattivo a partire dallo scorso 1 gennaio 2010. L’operazione avviene attraverso la procedura semplificata di fusione che, tra l’altro, non comporta di conseguenza la determinazione di alcun rapporto di concambio.

Le rispettive assemblee dei soci nell’ambito di una seconda operazione di riorganizzazione societaria di Kinexia per il business delle fonti rinnovabili, hanno inoltre approvato il progetto di fusione inversa per incorporazione di Cirò Windpower S.r.l. nella società E-Vento Ciro S.r.l, in questo caso con effetto retroattivo a far data dallo scorso 10 febbraio 2010. Anche in questo caso, avvalendosi della procedura di fusione semplificata, non è necessario procedere alla determinazione di un rapporto di cambio.

L’Assemblea, inoltre, apportando la correzione al nome del Comune dove le attività sociali hanno sede, ha provveduto a modificare la denominazione societaria di E-Vento Ciro S.r.l. in E-Vento Cirò S.r.l.. Per quanto riguarda gli obiettivi di medio periodo di Kinexia, ricordiamo che, in accordo con l’ultimo Piano Industriale, la società punta ad effettuare investimenti cumulati per un controvalore pari a ben 900 milioni di euro nel periodo 2009 – 2013 a fronte di una potenza da impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili pari complessivamente ad oltre 450 MW.

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