Fortescue Metals Group Limited è uno dei principali emittenti di junk bond, per la precisione il più grande di tutta l’Australia: in effetti, il gruppo di East Perth, oltre che nell’estrazione di ferro è specializzato anche nei cosiddetti “titoli spazzatura”, obbligazioni dal rendimento elevato e dall’alto rischio per l’investitore. Non è quindi un caso, se questa stessa compagnia oceaniana si sia cimentata in una nuova cessione di questo tipo, vale a dire 1,5 miliardi di dollari con una scadenza fissata nel 2019 e il denaro da utilizzare per il finanziamento di alcune operazioni minerarie. L’interesse che Fortescue è disposta a pagare in tale occasione è pari all’8,25%, una percentuale davvero molto alta.
Tata Motors: i bond sono i più rischiosi del settore automobilistico
Tata Motors Limited, colosso automobilistico indiano, vanta un record non certo invidiabile dal punto di vista finanziario: in effetti, il rischio collegato al debito del gruppo asiatico è uno dei più alti in assoluto per quel che concerne il settore di riferimento, a causa soprattutto della crescita delle vendite interne e del rallentamento pericoloso della rupia, due fattori che hanno potenziato l’outlook delle esportazioni. In pratica, si sta parlando dei Credit Default Swap, i contratti che indicano in maniera chiara e inequivocabile le probabilità di fallimento delle società. Nel dettaglio, il costo relativo agli swap quinquennali per assicurarsi contro i bond del gruppo di Mumbai è sceso di ben 171 punti base nel corso dello scorso mese di settembre, un declino che va inevitabilmente raffrontato con quello della General Motors (cinquanta punti base in meno) e della Renault (quarantasei punti per la precisione).
Sias, il cda approva l’acconto sul dividendo
La Società Iniziative Autostradali e Servizi spa (meglio nota con l’acronimo Sias) è la compagnia torinese che beneficia della scissione parziale proporzionale dell’Autostrada Torino-Milano: in pratica, si tratta di una vera e propria holding industriale, quotata in Borsa a Piazza Affari e che opera in diversi ambiti. In particolare, si può ricordare il settore autostradale (tratte prevalentemente settentrionali come la Torino-Alessandria-Piacenza e la Asti-Cuneo), quello tecnologico (fibre ottiche e software per la gestione del traffico) e quello delle costruzioni (in primis le attività di manutenzione).
Buoni Fruttiferi Postali: arriva il nuovo BFP3x4
La Cassa di Depositi e Prestiti rende nota l’immissione sul mercato di un nuovo prodotto finanziario che va’ ad ampliare l’offerta di Poste Italiane riguardo i Buoni Fruttiferi; uno dei prodotti più apprezzati dagli italiani può infatti vantare del nuovissimo BFP3x4 che va’ a collocarsi come caratteristiche tra il classico BFP Ordinario a 20 anni ed il BFP a 18 mesi.
La flessibilità nella durata dell’investimento (e quindi del vincolo monetario) diventa una priorità nei periodi di incertezza, ma se 18 mesi sono fin troppo pochi, e 20 anni decisamente troppi viste le condizioni economiche e finanziarie attuali, 12 anni diventano invece un numero ragionevole (come tetto massimo) per la durata di un investimento che resta comunque flessibile.
La nuova serie verrà identificata come T’01 e la caratteristica particolare dell’emissione è quella di riconoscere ogni 3 anni gli interessi maturati, che crescono ogni 3 anni di vincolo; se fino al terzo anno il rendimento effettivo lorto è del 3%, al sesto anno è del 3.30% mentre al nono 3.60% per poi concludere con 3.90% di tasso lordo alla scadenza del dodicesimo anno di investimento. Come per gli altri buoni fruttiferi postali c’è la possibilità di richiedere il rimborso anticipato con liquidazione degli interessi maturati mentre l’aliquota sui guadagni è del 12,50%.
Rbs e mercato farmaceutico: lanciato il Global Big Pharma Etn
Royal Bank of Scotland ha deciso di affidarsi alle compagnie farmaceutiche per il lancio del suo nuovo Exchange Traded Note: tale prodotto, il quinto Etn che beneficia del marchio dell’emittente britannica, intende sfruttare un settore piuttosto redditizio e resistente alla crisi. Nel dettaglio, il Global Big Pharma Etn è stato quotato presso il Nyse Arca e avrà come riferimento di base ben sedici tra i maggiori colossi in campo farmaceutico, offrendo agli investitori un profitto potenziale relativo all’aumento dell’uso di medicinali tra la popolazione dei paesi più sviluppati (anche la Cina viene ricompresa in questo novero).
Metalli di base, prosegue il rally al London Metal Exchange
I metalli industriali stanno proseguendo imperterriti il loro incredibile rally: si tratta infatti del secondo giorno consecutivo che il London Metal Exchange fa registrare dei guadagni importanti, configurando uno dei migliori risultati dell’ultimo biennio (era dal 2009 che non si verificava una situazione simile), grazie soprattutto ai buoni dati manifatturieri che sono giunti dalla Cina. Nel dettaglio, l’ex Impero Celeste ha messo in luce una interessante crescita delle proprie produzioni nel corso di questo mese, almeno secondo quanto rilevato dagli indici di Hsbc e Markit Economics. Ma c’è anche da dire che i metalli hanno subito questo fondamentale rialzo a causa delle buone performance delle esportazioni giapponesi, aumentate più di quanto ci si potesse aspettare.
Titoli di Stato: nuove aste di Btp, CCTeu e BTP€i di Ottobre 2011
Insieme ai comunicati per l’emissione da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze dei Bot e dei CTZ di fine Ottobre 2011, sono stati diffusi anche i dettagli per le aste di Btp e CCTeu del 28 Ottobre 2011 e dei BTP€i del 27 Ottobre 2011.
Andiamo subito a vedere i dettagli di questi ultimi: si tratta dei Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’Inflazione dell’Area Euro con scadenza decennale (il 15 Settembre 2021) e tasso di interesse reale al 2.10% annuo pagabile semestralmente. L’ammontare dell’emissione sarà da un minimo di 500 milioni di euro ad un massimo di 750 milioni di Euro ed i BTP€i saranno riconoscibili sul mercato con l’ISIN IT0004604671.
Per quanto riguarda invece l’asta del giorno successivo (il 28 Ottobre) si tratta di Buoni del Tesoro Poliennali con decorrenza 1 Luglio 2011 e scadenza 1 Luglio 2014, con tasso di interesse al 4.25% annuo ed ISIN IT0004750409.
Pennsylvania, bond municipale dopo il crack di Harrisburg
Lo stato federale della Pennsylvania ha venduto 815 milioni di dollari in bond municipali nel corso dell’ultima asta, vale a dire quella di giovedì scorso: si tratta, nello specifico, della prima emissione in tal senso da quando la capitale amministrativa Harrisburg, ha dichiarato bancarotta nel corso dell’ultima settimana. Volendo essere ancora più precisi, c’è da dire che i titoli in questione beneficeranno di scadenze variabili, comprese tra uno e vent’anni, in modo da venire incontro alle esigenze più svariate. Una tranche, in particolare, si riferisce a bond decennali con un rendimento economico pari al 2,63%, mentre altri 49,8 milioni sono collegati a un arco temporale di venti anni e con un ritorno superiore a quello appena menzionato, ovvero quattro punti percentuali.
La Johnson & Johnson propone un dividendo da 57 centesimi
I detentori delle azioni della Johnson & Johnson avranno trovato pane per i loro denti nell’ultimo annuncio del consiglio di amministrazione della compagnia americana: nonostante l’indagine avviata dalla Commissione Europea per possibili ostacoli all’accesso al mercato farmaceutico, il colosso in questione assicurerà un dividendo trimestrale pari a cinquantasette centesimi di dollaro nel corso di quest’ultimo trimestre del 2011, somma che si riferisce ovviamente a ogni singolo titolo azionario. Il pagamento vero e proprio, comunque, si verificherà il prossimo 13 dicembre.
Titoli di Stato: nuove aste di Bot e CTZ del 26 Ottobre 2011
Arrivano le comunicazioni per le aste della seconda metà del mese di Ottobre, ed in particolare i primi due comunicati stampa pubblicati ieri nella tarda giornata descrivono l’emissione di Bot e Ctz in attesa in asta per il 26 Ottobre prossimo.
Massima attenzione sicuramente ai Bot Semestrali, con scadenza quindi il 30/04/2012 (182 giorni) ed importo di 8500 milioni di euro che vanno a sostituire gli 8525 milioni di euro di Bot a scadenza il 31 Ottobre prossimo; come sempre l’importo minimo sottoscrivibile è di mille euro ed anche questa volta i rendimenti dei semestrali saranno sotto il mirino non solo di Piazza Affari ma anche di tutta l’Europa, visto che dopo lo spread Btp-Bund il rendimento dei Bot è il secondo indice di misura del rischio italiano. Nonostante il periodo per questa seconda emissione di Ottobre si prevede una domanda sostenuta anche se non ci sono troppi elementi a favore se non il fatto che il rischio italiano è più pubblicizzato che altro e non troppo diverso dagli altri stati dell’Eurozona senza tener conto della Grecia che fa’ caso a parte.
State Street: quotati due Spdr Etf a Francoforte e Londra
State Street Global Advisors, una delle principali società finanziarie degli Stati Uniti, ha avviato la negoziazione di due Spdr Etf: le piazze scelte in questo caso sono la tedesca Deutsche Boerse di Francoforte e il britannico London Stock Exchange, con una focalizzazione piuttosto marcata sulle economie emergenti e sugli Usa. Questi due fondi della compagnia di Boston sono infatti di tipo azionario e puntano soprattutto sui rendimenti dei dividendi. La sigla Spdr, come è noto, sta a indicare gli Standard & Poor’s Depositary Receipts. La denominazione, inoltre, vista la scelta delle piazze in questione, è l’euro.
Société Générale: pioggia di covered warrant per il Sedex
La giornata di ieri è stata caratterizzata dal lancio di un numero davvero impressionante di covered warrant sul nostro mercato: la protagonista di questa maxi-emissione è la banca francese Société Générale, la quale ha quotato per la precisione sessantasette prodotti, un’ampia gamma che consente quindi una scelta molto accurata agli investitori interessati a questa tipologia di strumento. Nel dettaglio, i prezzi strike in questione saranno aggiornati in maniera continua, in modo che i sottoscrittori possano sempre sapere in quale modo focalizzarsi sui titoli azionari, sugli indici e sulle materie prime relative al nostro paese.
Nigeria, decima asta mensile per i bond sovrani
La Nigeria ha deciso di scindere in tre tranche distinte la propria emissione di bond sovrani: i titoli obbligazionari in questione, infatti, prevedono una scadenza a tre, cinque e dieci anni, per un importo complessivo di 55,67 miliardi di naira (al cambio fanno circa 354 miliardi di dollari). In pratica, si tratta della decima asta mensile che il paese africano pone in essere, come annunciato anche dal Debt Management Office locale. I ritorni economici stabiliti in tal caso, poi, sono piuttosto alti e questa consistenza riflette, in particolare, l’incremento del tasso di interesse da parte della banca centrale, un rialzo pari a 275 punti base e che è stato realizzato la scorsa settimana.
Value Investing: le direttive dell’ultimo congresso
Il metodo del Value Investing consiste essenzialmente nella ricerca sul mercato di quei titoli che sono venduti a basso prezzo: questo non vuol dire che tutte le azioni che quotano pochi centesimi (le cosiddette “penny stocks”) vengono acquisite, bensì si sfruttano alcuni parametri per la misurazione e il calcolo del valore aziendale. Inoltre, si vanno a identificare quelle compagnie che hanno un valore inferiore rispetto a quello intrinseco. L’ultimo congresso dedicato a questa metodologia di investimento finanziario ha visto sicuramente come protagonista Leon Cooperman. Quest’ultimo, fondatore dell’hedge fund Omega Advisors, ha cominciato la propria carriera all’interno di Goldman Sachs nel 1967 e ha messo in luce quali sono le strategie più vincenti di questo momento. In particolare, lo stesso Cooperman ha sottolineato come non ci sia bisogno di avere come riferimento un mercato azionario forte e in crescita per riuscire a guadagnare somme importanti di denaro.