La Johnson & Johnson propone un dividendo da 57 centesimi

I detentori delle azioni della Johnson & Johnson avranno trovato pane per i loro denti nell’ultimo annuncio del consiglio di amministrazione della compagnia americana: nonostante l’indagine avviata dalla Commissione Europea per possibili ostacoli all’accesso al mercato farmaceutico, il colosso in questione assicurerà un dividendo trimestrale pari a cinquantasette centesimi di dollaro nel corso di quest’ultimo trimestre del 2011, somma che si riferisce ovviamente a ogni singolo titolo azionario. Il pagamento vero e proprio, comunque, si verificherà il prossimo 13 dicembre.

Come hanno spiegato gli stessi vertici aziendali, la partecipazione nel comparto delle blue chip sanitarie sarà aumentata; in effetti, non bisogna dimenticare che si tratta pur sempre di un’azione tra le più diversificate in assoluto, oltre che dotate di uno dei più interessanti assetti difensivi. Ecco perché molti analisti e strateghi hanno azzardato l’ipotesi di puntare con convinzione su tale settore, i cui strumenti finanziari possono garantire dei risultati davvero lusinghieri. Il dividendo in questione consente infatti di approfondire l’argomento: il segmento farmaceutico si sta dimostrando resistente all’attuale crisi economica, nonostante sia costellato di problemi relativi ai brevetti. Di conseguenza, non ci si deve stupire più di tanto se gli investitori hanno tutta questa confidenza e fiducia nei riguardi di una multinazionale importante come la Johnson & Johnson, i cui prodotti commerciali hanno garantito ben il 24% del reddito totale del comparto; i brand più conosciuti da questo punto di vista sono diversi, ma si possono citare gli esempi più importanti, come Listerine, Sudafed, Neutrogena e molti altri.

La domanda rimane da tempo relativamente stabile, quindi si può ben capire come questa società possa permettersi di garantire dividendi di un certo tipo: in aggiunta, gli ampli flussi di cassa e le prospettive future relative a nuovi beni da mettere in commercio inducono all’ottimismo, con guadagni e crescenti e dividendi che saranno ben collegati a questa situazione così florida.

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