Peter Swartz, ex manager di portafoglio presso Galleon Group Llc, ha avviato un nuovo hedge fund tecnologico destinato a un’altra compagnia finanziaria, la Fortress Investment: il suo ruolo sarà quindi quello di direttore degli investimenti per quel che concerne il Fortress Tmt Fund, strumento che andrà a scommettere appunto sui titoli azionari del comparto tecnologico, mediatico e delle telecomunicazioni, come è stato annunciato ufficialmente in questi ultimi giorni. Gli ex colleghi di Swartz, Michael Levine e Murali Abburi, diventeranno invece gli analisti azionari del prodotto in questione.
Amlin quota per la prima volta dei Catastrophe Bond
Amlin, una delle principali compagnie londinesi per quel che concerne il comparto assicurativo, ha annunciato ufficialmente la vendita di ben 150 milioni di dollari in Catastrophe Bond: l’operazione ha avuto luogo grazie al contributo determinante di una sussidiaria con sede alle Bermuda, e avrà l’obiettivo di garantire una protezione piuttosto ampia dalle perdite potenziali che potrebbero causare i terremoti e gli uragani americani, oltre alle tempeste del Vecchio Continente, cercando quindi di venire incontro al numero più alto possibile di soggetti.
I futures sul petrolio crescono grazie ai beni durevoli americani
La crescita dei contratti futures che fanno riferimento al petrolio è senz’altro incoraggiante per la fine di quest’anno e l’inizio di quello nuovo: nel dettaglio, tali strumenti hanno chiuso le contrattazioni di ieri con un guadagno dello 0,7%, subito dopo la pubblicazione dei dati relativi ai beni durevoli statunitensi, i quali sono aumentati lo scorso mese di novembre come non accadeva da diverso tempo (almeno sei mesi). I principali indicatori, inoltre, sono avanzati ben oltre le previsioni, lasciando ben sperare anche per l’attuale mese di dicembre. Il greggio, tra l’altro, ha guadagnato 6,7 punti percentuali a New York, il ricavo più importante dal 28 ottobre scorso.
Asta di bond a cinque e sette anni per il Cile
Il governo del Cile ha appena emesso 299 milioni di dollari in titoli obbligazionari del proprio debito che prevedono due specifiche scadenze: si tratta, infatti, dei cinque e dei sette anni per giungere a maturazione, mentre la denominazione ufficiale di tali strumenti è avvenuta in pesos locali, con l’unità nazionale degli inflation linked che è riuscita a ricevere scommesse per 700 milioni di dollari, secondo quanto emerso da un comunicato ufficiale apparso sul sito web della banca centrale del paese andino. Come può dunque essere interpretata questa offerta specifica?
Nuova emissione di Bot e CTZ del 28 Dicembre
Arrivano anche oggi puntuali i comunicati stampa del Ministero dell’Economia e delle Finanze riguardo la nuova asta di Bot e di CTZ prevista per il 28 Dicembre 2011, che risulta essere l’ultima di questo tipo per l’anno corrente. Nel dettaglio si tratta per quanto riguarda i primi di un’offerta di Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza semestrale (29.06.2012 per 179 giorni totali) per un’importo in milioni di euro di 9.000. I titoli di Stato sono sottoscrivibili all’emissione presso gli istituti abilitati per importi minimi di 1.000 euro.
Nella nota, come di consueto, viene specificato che il 30 Dicembre 2011 scadono Bot per 8.800 milioni di Euro mentre l’aggiornamento sulla circolazione totale in fondo specifica che al 15 Dicembre 2011 ci sono 142.993 milioni di euro di cui 2.500 a 74 giorni, 51.828 milioni di euro a sei mesi e 88.665 milioni di euro annuali.
Piazza Affari chiude a 15027 punti, spread fisso a 497
Buona giornata sui mercati azionari, o meglio non brutta; ci si attendeva un movimento ma i volumi scarsi ed il disinteresse degli ultimi giorni frenano le contrattazioni che a Piazza Affari risultano comunque positive. Il close giornaliero a 15027 del FTSE-Mib dopo il gap-up mattutino costringe a prendere in considerazione un Venerdì rosso per chiudere proprio la finestra di prezzo lasciata aperta ma in ogni caso l’attenzione sarà tutta sullo spread Btp-Bund che nel medio-lungo periodo farà la differenza anche sull’azionario.
Viste le tensioni degli ultimi mesi, la fase attuale anche se viene seguita passo per passo è una fase di stabilizzazione che si spera corrisponda all’ultimo top relativo prima di un ritracciamento consistente; per il momento comunque questo sembra il valore attorno a cui lo spread potrebbe continuare ad oscillare, corrispondente quindi a quello che il mercato ritiene attualmente la quota corretta che rispecchia la situazione Italiana in Europa.
Nuova asta di CCTeu e BTP del 29 Dicembre
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha appena reso noto, tramite il solito comunicato stampa, i dettagli sulla nuova asta di medio-lungo termine prevista per il 29 Dicembre con regolamento al 2 Gennaio 2012. Il primo prestito emesso riguarda i Certificati del Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi (CCTeu) con decorrenza 15 aprile 2011 e scadenza 15 aprile 2018, contraddistinti dall’ISIN IT0004716319 ed un tasso di interesse semestrale lordo uguale al tasso Euribor a sei mesi maggiorato dell’1%.
Seguono nella nota i dettagli riguardanti i Buoni del Tesoro Poliennali con ISIN IT0004780380 con decorrenza 15 novembre 2011 e scadenza 15 novembre 2014 e tasso di interesse al 6% e quelli riguardanti il prestito identificato con l’ISIN IT0004759673 con decorrenza 1° settembre 2011 e scadenza 1° marzo 2022 e tasso di interesse lordo annuo al 5%. Per quanto riguarda i prestiti non più in corso di emissione nella nota si legge dei BTP con ISIN IT0004695075 con decorrenza 1° marzo 2011 e scadenza 1° settembre 2021 e tasso di interesse annuo lordo pari al 4.75%.
Borsa Italiana cancella dai listini sei Etf di JPMorgan
Borsa Italiana ha comunicato in via ufficiale di aver liquidato, e conseguentemente cancellato dal listino, sei Exchange Traded Fund a marchio JPMorgan: la società oggetto di questo avviso di delisting è il comparto Structured Fund Management della stessa banca americana, il quale dovrà ora fare i conti con questa cancellazione che avrà effetto a partire dal prossimo 3 gennaio. Che cosa è successo di preciso? I fondi che sono rimasti coinvolti sono quelli Gbi Emu (la divisione selettiva del gruppo), per la precisione quello collegato agli Stati Uniti e gli altri prodotti con scadenze diversificate (da 1 a 3 anni, da 3 a 5 anni, da 5 a 7 anni e da 7 a 10 anni). Il comunicato inoltre ha precisato anche i motivi per una decisione così drastica.
Fitch Rating: nuova tempesta sull’Eurozona
Se nel 2008 tutto il mondo aveva gli occhi puntati su Wall Street, ora sembra proprio che il protagonista di questa nuova fase di crisi sia Eurozona e tutto ciò che riguarda i Paesi membri. Non passa infatti giorno che le potenze USA (le agenzie di rating appunto) emettano sentenze contro il Vecchio Continente e quando non possono abbassare il rating per non sembrare troppo prevenuti allora mettono i soggetti in rating watch (negativo, ovviamente).
Questo è il caso della Cassa dei Depositi e Prestiti italiana che ha visto nella giornata del 20 Dicembre il provvedimento di Fitch sul rating a lungo e breve termine (che attualmente è 1+/F1). Sembra che questa scelta non sia valutata sulla Manovra salva-Italia, ma piuttosto faccia semplicemente seguito ai precedenti down-grade del Bel Paese che vanno ad aumentare la volatilità del mercato nel lungo periodo.
Gli zero coupon Atto Unico di Mediobanca
Da appena una settimana Mediobanca ha collocato presso il DomesticMot (segmento del Mercato Telematico delle Obbligazioni) di Borsa Italiana i suoi zero coupon Atto Unico: si tratta appunto di titoli obbligazionari in scadenza nel 2017 e che sono in grado di garantire interessi impliciti al momento della maturazione. Quest’ultimo valore non sarà altro che la differenza tra il prezzo di rimborso e quello di emissione del prestito. Il prodotto in questione, il cui codice Isin è IT0004783046, ha anche beneficiato di un numero di bond in circolazione pari a mezzo milione di unità, per un valore nominale unitario di mille euro, il che vuol dire che l’importo complessivo della banca in questione è di 500 milioni di euro.
Primo bond trentennale per la Corea del Sud
La Corea del Sud potrebbe decidere a breve di vendere dei bond trentennali: le previsioni più attendibili sono rivolte al 2012 e, tra l’altro, si tratterebbe della prima volta in cui si punta su questa scadenza così ampia per quel che concerne ol debito, un modo in più per aiutare il governo di Seul e gli investitori domestici a gestire i relativi rischi. I titoli in questione dovrebbero essere emessi nel corso del primo semestre del prossimo anno, come confermato dal ministero delle Finanze locale, anche perché i fondi pensionistici e gli assicuratori coreani sono alla disperata ricerca di scadenze simili per accrescere la stabilità dei loro investimenti.
Previsioni Oro 2012: scenderà la domanda?
Anche se in periodi di crisi è lecito attendersi un ritorno ai beni primari (commodities) ed all’intramontabile Gold, sembra che per il 2012 le aspettative siano contrastanti. Mentre per le prime ci si attende un raddoppio del valore di mercato da più parti, per il secondo ci sono visioni molto contrastanti; secondo i fondamentali le carte in regola per un rialzo immediato nei primi mesi dell’anno nuovo oltre quota 1800 ci sono tutte, ma a guardare il grafico dal punto di vista tecnico ed il close annuale ormai imminente intorno a 1600 punti sembra che non sia così scontato avere un’ondata di nuovi acquisti sul mercato dell’Oro.
Il grafico annuale mostra una candela relativa al 2011 (che ormai possiamo definire definitiva come pattern) con una shadow estremamente ampia verso l’alto. Questo nei grafici più brevi richiama l’attenzione dei trader per l’esaurimento della forza rialzista che effettivamente ha caratterizzato l’Oro da diversi anni a questa parte.
Tesco Bank, buona domanda per il bond inflation-linked
Tesco Bank ha provveduto a vendere tutte le obbligazioni inflation-linked che aveva in previsione nel giro di appena dieci giorni: in effetti, tutti quei risparmiatori e clienti che hanno avvertito con maggiore nettezza il timore per l’aumento dei costi della vita hanno fornito all’istituto di credito britannico depositi per ben sessanta milioni di sterline, una cifra davvero importante di questi tempi. In effetti, questo ammontare relativo alla domanda ha superato di gran lunga i cinquanta milioni di sterline che erano stati quotati di recente in relazione al titolo obbligazionario di tipo corporate che è collegato alla crescita di uno specifico indice, il Retail Prices Index (conosciuto anche con l’acronimo Rpi).
Banca Mediolanum si affida al Voip per il risparmio gestito
Il piano è cominciato in questo mese di dicembre, ma durerà almeno tre anni: Banca Mediolanum ha deciso di rendere ancora più innovativa e tecnologica la propria offerta, puntando a nuove applicazioni che possano rendere le normali operazioni finanziarie ancora più rapide ed efficienti. Il riferimento non può che andare all’applicazione per le video-chiamate in Voip: si tratta della tecnologia Voice over Internet Protocol, la quale consente nello specifico di dar vita a una conversazione telefonica mediante una semplice connessione al web. In questo caso, si è deciso di fare affidamento sul sistema operativo Android, così da poter venir incontro alle principali esigenze dei clienti.