Investimento chimica verde

Che le energie rinnovabili ed ecosostenibili siano uno dei settori sui quali valga la pena riporre le maggiori considerazioni in ottica di investimento pluriennale, è ben noto. Una conferma giunge ora dalle ultime dichiarazioni dell’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, che ha recentemente illustrato al ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera e al sottosegretario Claudio De Vincenti, lo stato di avanzamento dei lavori del cantiere di Matrica, evidenziando che l’investimento e’ stato di “piu’ di un miliardo di euro”.

Fondi comuni obbligazionari che pagano la cedola

La raccolta delle società di gestione del risparmio in Italia è tornata positiva nel terzo trimestre, evidenziando un attivo di 1,4 miliardi di euro dopo anni caratterizzati da continue fuoriuscite di flussi monetari. Il settore del risparmio gestito inizia così a vedere la luce fuori dal tunnel, merito anche di nuove formule e prodotti di investimento che hanno riavvicinato i risparmiatori dopo anni di delusioni sia dal lato dei rendimenti che dei costi di gestione da sopportare. Una grande novità è senza dubbio quella dei fondi comuni di investimento che staccano cedole periodiche.

L’Etf sul rame fisico che fa tanto discutere

Il via libera da parte della Securities and Exchange Commission (Sec, la Consob americana) ha consentito agli investitori di beneficiare del primo Exchange Traded Fund che punta sugli acquisti di rame fisico: il prodotto in questione era stato proposto in maniera ufficiale da JPMorgan, ma i produttori e i commercianti della commodity si erano opposti con veemenza. Che cosa si teme nello specifico? Il timore è che il settore possa essere sconvolto nei suoi equilibri da un fondo di questo tipo. Un esempio emblematico lo si è avuto proprio due settimane fa, quando il manifatturiero Usa ha fatto rallentare i futures sul rame.

Fiscal cliff effetti sui mercati finanziari secondo Pimco

Continuano a tenere banco le problematiche relative al fiscal cliff negli Stati Uniti. Wall Street sembra ritenere possibile un’intesa in tempi brevi tra repubblicani e democratici, anche perché in caso di mancato accordo il prossimo anno scatterebbero tagli automatici alla spesa pubblica e gli aumenti delle tasse per 600 miliardi di dollari. Si tratta di una vera e propria bomba ad orologeria, da disinnescare al più presto per evitare un crollo del pil di 3-4 punti percentuali e l’inabissamento dell’economia americana in una profonda e dolorosa recessione.

EuroMot: i due nuovi bond del Fondo Salva Stati

È l’Efsf (European Financial Stability Facility), meglio noto come Fondo Salva Stati, l’assoluto protagonista delle negoziazioni odierne presso l’EuroMot di Borsa Italiana: il segmento destinato alle euro-obbligazioni ha infatti accolto a partire dalla giornata odierna due strumenti finanziari che hanno come società emittente proprio l’organismo in questione. Nello specifico, si tratta di Efsf Eur Zero Coupon Notes due 17 June 2013 (il codice Isin è EU000A1G0A40) e di Efsf Eur 1.125 per cent. Guaranted Notes due 30 November 2017 (EU000A1G0A24), due bond di sicuro interesse per gli investitori finanziari.

Investimento cinese per Club Med

Club Med, uno dei principali tour operator mondiali, ha scelto di investire in Cina per incentivare l’esplosione del proprio fatturato. A tal fine, ha altresì deciso di aumentare il livello qualitativo della propria offerta, sbarcando nell’importante mercato del Paese asiatico con un proprio marchio, e andando in tal modo incontro alle esigenze di svago e di riposo dei cittadini cinesi in possesso di elevata capacità di spendita, alla ricerca di resort di alto livello con una buona capacità ricettiva.

Investire in azioni nel 2013 secondo Pioneer Investments

L’investimento in azioni nel 2013 sembra trovare un forte consenso tra i grandi money manager mondiali, come ad esempio tra gli strategist di Financière de L’Echiquier. A credere in una forte ripresa dell’azionario c’è anche Pioneer Investments, gruppo Unicredit, al terzo posto in Italia per masse gestite. Allo stesso tempo glli esperti della casa d’affari consigliano maggiore cautela sul fronte delle emissioni societarie e sui bond di paesi emergenti, dove non può essere escluso del tutto un rischio bolla.

Stm rating tagliato da S&P a BBB

Giornata negativa a Piazza Affari per il titolo STMicroelectronics, che paga il downgrade di Standard & Poor’s. L’agenzia di rating ha deciso di abbassare il giudizio sul merito di credito del colosso dei chip a BBB da BBB+, confermando l’outlook negativo. Ciò vuol dire che l’agenzia di rating ha lasciato aperte le porte per eventuali nuovi downgrade nei prossimi mesi. A Piazza Affari le azioni del gruppo italo-francese mostrano una perdita dello 0,76% a 5,255 euro, in una giornata complessivamente positiva per le borse grazie al possibile accordo sul fiscal cliff negli Stati Uniti.

Sedex: gli ultimi covered warrant di Société Générale

Quasi duecento covered warrant targati Société Générale hanno invaso pochi giorni fa Borsa Italiana: dopo il premio al certificato leverage a leva, è stato il turno di una delle ultime quotazioni del 2012. Si tratta di strumenti che avranno come riferimento principale dei titoli azionari e degli indici esteri, oltre che materie prime e anche tassi di cambio. Il Sedex, come accade di consueto in questi caso, è stato il segmento selezionato per il collocamento vero e proprio. Che tipi di prodotti ha lanciato l’istituto di credito francese? Nel dettaglio, i 193 covered warrant in questione sono sia call che put e beneficiano di un prezzo strike costantemente aggiornato.

Italcementi promossa da Citigroup

Citigroup ha promosso Italcementi, conducendo il rating da sell a neutral, e con target price fissato a 3,6 euro, sotto l’attuale quotazione. Insomma, per gli analisti di Citi Italcementi ha compiuto importanti passi in avanti grazie al recente piano di riorganizzazione, ma le fondamenta del settore del cemento – di cui Italcementi costituisce tra i massimi leader insieme a Buzzi Unicem – rimangono molto fragili anche per il prossimo anno.

Il rally dei futures sulla carne bovina

È davvero interessante il rally di cui si stanno rendendo protagonisti i contratti futures sulla carne bovina: i rialzi sono stati registrati in contemporanea ai segnali di minori scorte per quel che concerne il manzo americano. I futures sulla carne suina hanno invece concluso la giornata di ieri con un ribasso. Nello specifico, la produzione di manzo scenderà di ben cinque punti percentuali il prossimo anno, raggiungendo 24,68 miliardi di libbre complessive (11,2 milioni di tonnellate per la precisione), almeno secondo gli ultimi dati del dipartimento agricolo americano.

Come investire nel 2013 secondo Financière de L’Echiquier

Sono ormai molte le case di investimento che puntano sull’Europa nel 2013, grazie alle valutazioni a sconto e ai tassi di interesse sui minimi storici. Le azioni europee sono diventate, dunque, l’asset da riscoprire, grazie soprattutto alla credibilità dell’azione della BCE e del suo governatore Mario Draghi. Il gruppo francese Financière de L’Echiquier, che ha masse totali gestite per 4,7 miliardi di euro, privilegia un’esposizione azionaria all’interno dei portafogli ma a una condizione: dare la massima importanza alla selezione dei titoli. Insomma, non tutte le azioni sono uguali.

Le elezioni giapponesi fanno volare i futures sulla gomma

La gomma ha messo a segno il suo rialzo più consistente degli ultimi sette mesi: la performance positiva è stata resa positiva dalle aspettative che riguardano gli stimoli economici a seguito delle recenti elezioni in Giappone, con un maggiore ottimismo per quel che concerne l’aumento delle importazioni da parte della Cina (i dazi sono stati ridotti e bisogna ricordare che tra i due paesi non corre buon sangue). L’ultima volta che si è parlato di questa commodity le notizie non erano state molto positive, con un venerdì negativo per i futures sulla gomma verso la fine del mese di ottobre. Una situazione simile a quella di queste ore, invece, si era registrata a maggio, con i futures sulla gomma in rialzo grazie alla crescita cinese.

Su quali borse asiatiche puntare nel 2013 secondo BlackRock

Negli ultimi mesi alcuni listini azionari del Far East asiatico hanno deluso le aspettative, in particolare le borse cinesi che hanno sofferto il rallentamento economico del paese nella prima parte del 2012 e le aspettative di un possibile hard landing, a causa del rischio bolla nel settore del credito e degli immobili. Tuttavia, i money manager consigliano agli investitori di non allontanarsi da questi mercati. In particolare, Andrew Swan – responsabile per l’azionario asiatico (escluso il Giappone) di BlackRock – è convinto che “da questo momento in avanti occorre selezionare con attenzione titoli e i settori in cui investire”.