La Finlandia sta pianificando con la massima cura l’emissione di un nuovo titolo obbligazionario per un periodo che non supererà il primo semestre del 2013: in pratica, il governo di Helsinki ha intenzione di proseguire nella strada finora intrapresa, vale a dire una politica improntata a due nuovi bond denominati in euro ogni anno. Non è forte soltanto l’appeal degli Etf dei paesi scandinavi, anche questo segmento può riservare delle sorprese molto interessanti. Cerchiamo dunque di capire che intenzioni ha il paese nordico.
Azioni italiane sottovalutate da comprare nel 2013
A Piazza Affari, nonostante il rally degli ultimi 5 mesi che ha portato l’indice FTSE MIB a guadagnare più del 32%, sembra che le occasioni d’acquisto a prezzi di saldo non manchino. La borsa italiana quota su livelli molto bassi, se confrontata con altre piazze finanziarie europee: molte azioni di borsa presentano livelli di p/e molto allettanti: Telecom Italia è la regina dello sconto, ma anche tra le banche ci sono opportunità a prezzi stracciati. Un altro indicatore utile per trovare titoli sottovalutati è il rapporto tra prezzo di borsa e patrimonio netto per azione.
Soft commodities: brusco calo per i futures sul cacao
I contratti futures collegati al cacao sono scesi al loro livello più basso degli ultimi cinque mesi: si tratta di una reazione inevitabile all’impasse che sta riguardando gli Stati Uniti e le discussioni sul fiscal cliff. Anche gli strumenti che osservano da vicino le performance dello zucchero e del succo d’arancia si sono caratterizzati per i loro ribassi, mentre quelli del caffè e del cotone sono cresciuti. Senza una risoluzione sul cosiddetto “precipizio fiscale”, si rischia seriamente una grave recessione per l’economia americana, con evidenti ripercussioni anche sugli investimenti di capitale. Tra l’altro, anche l’indice Standard & Poor’s 500 ha messo a segno la sua seconda sessione in calo.
Le ultime obbligazioni cinesi del 2012
Una vera e propria infornata di titoli obbligazionari: la Cina è assoluta protagonista per quel che riguarda le ultime quotazioni di bond del 2012, tanto è vero che le aziende coinvolte appartengono ai settori più svariati. Cerchiamo dunque di fare un po’ di chiarezza. Anzitutto, si può cominciare con i Dim Sum Bond della provincia canadese della Columbia Britannica, la quale si è affidata ad Hsbc per la gestione dell’offerta. Passando invece ad esaminare le obbligazioni domestiche, non si può che cominciare con Bank of Beijing Company: si tratta di un lancio da trenta miliardi di yuan che riguarda il mercato interbancario e che ha già ricevuto l’approvazione da parte della banca centrale dell’ex Impero Celeste.
Borse europee +18% nel 2013 secondo Goldman Sachs
Negli ultimi mesi le borse europee hanno messo a segno performance davvero interessanti, facendo anche meglio dell’azionario americano. Francoforte è stata ancora la migliore piazza europea, ma ha sorpreso il rimbalzo delle borse di Atene e Madrid, che però in precedenza erano stato bistrattate quando la crisi dell’euro sembrava ancora di difficile soluzione. Nel 2012 lo Stoxx Europe 600 delle grandi capitalizzazioni è salito del 13% circa, ma secondo Goldman Sachs non resterà un caso isolato. La banca newyorkese si aspetta un 2013 ancora più interessante per l’equity europeo.
Patrimonio MPS – nuove dichiarazioni della banca
Il rafforzamento patrimoniale sembra essere in cima ai pensieri del top management del Monte dei Paschi di Siena, istituto di credito sotto la lente di ingrandimento degli istituti banchieri centrali di Italia ed Europa. Al fine di evitare il crollo finanziario di quella che è – ad oggi – la terza banca nazionale dopo Intesa Sanpaolo e Unicredit, le negoziazioni e le operazioni preparatorie sembrano farsi sempre più concrete. Ma cosa accadrà al patrimonio della banca?
Taiwan ha già pianificato le emissioni di bond del 2013
Il 2012 sta ormai per terminare e anche Taiwan guarda con fiducia e ottimismo al nuovo anno: questi due sentimenti sono così forti, che il governo di Taipei sta già pianificando l’emissione dei primi titoli obbligazionari del 2013, per un importo complessivo che dovrebbe essere pari a 275 miliardi di nuovi dollari di Taiwan (circa una decina di miliardi di euro per la precisione). I prossimi tre mesi saranno decisivi in questo senso, senza dimenticare che l’ammontare appena descritto risulta essere superiore del 22,2% rispetto a quanto avvenuto nel primo trimestre di quest’anno.
Investire in Unipol dicembre 2012
Ulteriori approfondimenti sul progetto di integrazione tra Premafin e Fonsai, per il quale Unipol prevede nuovi rafforzamenti patrimoniali. L’ammontare stimato per l’esercizio in corso, afferma la società, è di circa 750 milioni di euro. Ma non solo: cerchiamo di capirne di più sulle operazioni preparatoria a una delle maxi operazioni societarie del decennio in ambito assicurativo.
Dove investire nel 2013 secondo Credit Suisse
A poco più di una settimana dall’inizio del 2013 iniziano le grandi manovre nei portafogli dei gestori internazionali. Il 2012 è stato tutto sommato un anno positivo per le borse e per i bond, nonostante la grave crisi finanziaria nella zona euro nella prima parte dell’anno e le incognite legate al fiscal cliff negli Stati Uniti. Secondo Stefan Keitel, responsabile mondiale degli investimenti di Credit Suisse, intervistato da Plus24 Il Sole-24 Ore, si aspetta ancora buone performance dei principali asset finanziari e una maggiore crescita dell’economia americana.
Sei banche sono pronte a quotare gli Etf filippini
Sono sei le banche filippine che hanno mostrato un certo interesse per quel che riguarda la quotazione di Etf presso il locale Stock Exchange: il numero uno del Philippine Stock Exchange, Hans Sicat, ha reso nota in un’intervista questa possibilità finanziaria, facendo intendere come si tratti di istituti di credito locali e internazionali. Per quale motivo c’è così tanto bisogno di Exchange Traded Fund nel paese asiatico? Anzitutto, bisogna subito sottolineare che la prima emissione in questo senso dovrebbe avvenire non più tardi del primo trimestre del 2013 (il periodo compreso tra i mesi di gennaio e marzo per la precisione).
Mot: dal 2 gennaio la nuova obbligazione di Ubi Banca
Bisognerà attendere il prossimo 2 gennaio per il debutto ufficiale del nuovo titolo obbligazionario a tasso fisso di Ubi Banca: la denominazione di questo prodotto è davvero molto lunga, ma significativa, vale a dire “Ubi-Tasso Fisso Step Up 3% -31.12.2012-2015 WE – UBI Comunità per Fondazione Umberto Veronesi” (il codice Isin di riferimento è IT0004869860). Per la negoziazione presso il Mercato Telematico delle Obbligazioni (Mot) di Borsa Italiana c’è ancora tempo, ma intanto si conoscono nel dettaglio le caratteristiche più importanti. Anzitutto, la modalità di negoziazione sarà quella del corso secco.
Investimento Unicredit nell’online
Unicredit è uno dei principali istituti di credito italiani, ed è certamente tra i massimi leader dell’innovazione bancaria. Nel corso degli ultimi anni ha avuto modo di rendersi parte fondamentale di un percorso di sviluppo nella digitalizzazione dei servizi, che potrebbe subire una corposa accelerazione nel corso dei prossimi anni. La banca guidata dall’amministratore delegato Federico Ghizzoni ha infatti appena lanciato nuove prospettive per il percorso online dell’azienda.
Le nuove regole della Covip sui fondi pensione
La Covip (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione) ha emanato nuove disposizioni su questi specifici strumenti e sulla relativa politica di investimento: ecco perché la Rbc Investors Services ha deciso di capire meglio cosa sta accadendo, interpellando i professionisti della previdenza integrativa. Ben tre quarti di questa platea ha riscontrato degli elementi positivi in queste novità, visto che sarebbero in grado di rendere maggiormente centrale il ruolo della banca depositaria per quel che concerne il sistema (gli assets totali ammontano a novantaquattro miliardi di euro per la precisione).
Ice acquista Nyse – Euronext
L’Intercontinental Exchange (Ice) ha annunciato ufficialmente di aver concluso un accordo che la condurrà ad acquistare Nyse Euronext per 33,12 dollari per azione in un’operazione del valore complessivo di oltre 8 miliardi di dollari. Sulla base della valutazione effettuata, la società di Borsa avrebbe oggi un valore di mercato pari al 38% in più rispetto alla quotazione del giorno precedente alla conclusione dell’intesa. Ad affermarlo è una nota societaria, che di fatto ufficializza l’avvenuta conclusione delle negoziazioni tra le parti