JPMorgan: primo bond trentennale dopo otto mesi

JPMorgan può trarre il massimo vantaggio dalla sua posizione di banca col maggiore credito in assoluto all’interno degli Stati Uniti: in effetti, questa sorta di leadership ha permesso al gruppo di vendere ben 1,75 miliardi di dollari in relazione a titoli obbligazionari in scadenza tra trenta anni. Si tratta di una operazione importante, anche perché questo lancio è il primo negli ultimi sei mesi da parte di una compagnia finanziaria americana. I titoli in questione beneficiano di un rendimento pari al 5,6%, 140 punti base al di sopra del ritorno economico che viene invece garantito dal Tesoro. L’ultimo istituto che si è avventurato in una cessione simile era stata Goldman Sachs, più precisamente il 21 gennaio scorso. I rischi che corre JPMorgan non sono poi così alti rispetto al contesto economico in cui ci troviamo: il fatto che si punti su una scadenza così lunga è un chiaro segno di forza secondo gli analisti e anche la scelta del periodo di sottoscrizione viene considerata come la più idonea.

Le ultime obbligazioni trentennali del gruppo newyorkese risalgono al 14 ottobre dello scorso anno, quando si puntò direttamente su un ammontare complessivo di 1,25 miliardi di dollari e su un rendimento pari al 5,5%. Lo spread, inoltre, era pari a oltre 115 punti base. Tra l’altro, i Credit Default Swap, i contratti utilizzati dagli investitori per proteggersi contro le eventuali perdite di un debito o anche per speculare sul credito, sono cresciute di mezzo punto base, stima che è stata registrata subito dopo la pubblicazione dei profitti del primo semestre, undici miliardi di dollari per la precisione.

In pratica, possiamo parlare con una certa sicurezza di un modo particolare di emettere debito, il cui livello viene sicuramente reso appetibile dagli acquisti di lungo termine: il gap di rendimento è di 130 punti base, il quale deve essere confrontato con quello relativo ai bond decennali, notevolmente minore (63,8 punti).

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