Gli effetti della manovra finanziaria sulle banche online

I risvolti economici della manovra finanziaria non sono certo di poco conto, tanto meno quelli che vanno a riferirsi agli istituti di credito presenti su internet: come se la passeranno d’ora in poi le banche online? I risparmiatori italiani devono far fronte a nuove situazioni e scenari, quindi bisogna capire bene come e dove conviene investire alla luce del decreto tanto voluto dal nostro governo. Alcuni istituti di credito sono già abituati a coprire a loro spese il bollo relativo al deposito dei titoli, così come espressamente richiesto dalla manovra: è questo il caso delle banche online, le quali appunto mettono a disposizione dei clienti i pronti contro termine a tassi piuttosto competitivi con quelli dei conti di deposito più tradizionali.

Quando si parla di pronti contro termine, ci si riferisce a dei contratti in cui il venditore (l’istituto di credito) cede dei titoli a un acquirente e si assume l’impegno di riacquistarli dallo stesso a un prezzo e a una data prestabiliti. Cosa succederà con il bollo che è previsto in aumento? Tale imposta è valida nel caso in cui la giacenza supera i 50mila euro, quindi si possono immaginare due scelte distinte per le banche online, vale a dire l’opzione dell’offerta di conti correnti piuttosto che dei già citati pronti contro termine, oppure l’alternativa di rendere più gravosi i conti economici, andando a scaricare le somme in questione interamente sui clienti.

E cosa accadrà in relazione ai conti detenuti da una stessa famiglia, con più depositi e dossier e un unico estratto conto? L’Agenzia delle Entrate dovrà monitorare con molta attenzione queste situazioni, cercando di scongiurare i possibili fenomeni di elusione fiscale: ad esempio, l’investitore che ha optato per le banche online potrebbe anche decidere di evitare il pagamento del bollo attraverso un trasferimento del risparmio amministrato presso una banca o anche un intermediario che hanno sede all’estero.

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