Pronti contro termine MyProfit di WeBank per investimenti minimi

L’offerta di WeBank (del gruppo Banca Popolare di Milano) è completa praticamente sotto tutti i punti di vista e replica i vantaggi di offerte simili inserendosi nel mercato direttamente tra le offerte favorite degli ultimi anni.

I pronti contro termine di WeBank meritano un capitolo a parte, sopratutto in un periodo come questo in cui le famiglie risparmiano a fatica capitale da investire; la possibilità di vincolare somme di denaro a partire da 1000 Euro è sicuramente da preferire ad altre soluzioni simili (ieri abbiamo parlato dell’offerta di Unicredit in cui il minimo era di 5000 Euro), anche se questo fattore costringe a diminuire leggermente i rendimenti del denaro vincolato.

Anche se i pronti contro termine non vantano di certo rendimenti particolarmente alti in tutti i casi, in questo particolare vengono ulteriormente ristretti, anche se il “malus” è compensato dalla possibilità di investire in tutta sicurezza una cifra davvero irrisoria. Vincolando i propri risparmi a scelta per 3, 6 o 9 mesi avremo a scadenza la garanzia del ritorno del 100% del capitale più l’interesse in misura rispettivamente di 1,50%, 1.80% o 2.40%, in tutti i casi netto (anche se c’è da ricordare che quotidianamente WeBank aggiorna il tasso in linea con il mercato).

Gli effetti della manovra finanziaria sulle banche online

I risvolti economici della manovra finanziaria non sono certo di poco conto, tanto meno quelli che vanno a riferirsi agli istituti di credito presenti su internet: come se la passeranno d’ora in poi le banche online? I risparmiatori italiani devono far fronte a nuove situazioni e scenari, quindi bisogna capire bene come e dove conviene investire alla luce del decreto tanto voluto dal nostro governo. Alcuni istituti di credito sono già abituati a coprire a loro spese il bollo relativo al deposito dei titoli, così come espressamente richiesto dalla manovra: è questo il caso delle banche online, le quali appunto mettono a disposizione dei clienti i pronti contro termine a tassi piuttosto competitivi con quelli dei conti di deposito più tradizionali.

Bollo titoli: Altroconsumo, aumento è confisca di Stato

Continua a suscitare aspre critiche la decisione del Governo, con la manovra finanziaria triennale di correzione dei conti pubblici, di aumentare a dismisura l’imposta di bollo sul deposito titoli bancario. Ad esempio, secondo Altroconsumo più che di aumento del bollo si può tranquillamente parlare di una sorta di confisca di Stato. Nel migliore dei casi per il solo bollo titoli in banca si pagheranno ben 120 euro all’anno che incideranno e non poco sui piccoli patrimoni, quelli che per intenderci hanno in banca, ad esempio, 10 mila euro o poco più, magari proprio investiti in Buoni Ordinari del Tesoro (Bot). A regime, inoltre, per i patrimoni sopra i 50 mila euro, il bollo sul deposito titoli balzerà a ben 380 euro. Adesso, probabilmente nei prossimi giorni, vedremo se questo inasprimento della tassazione indiretta sul risparmio sarà alleggerito oppure sarà mantenuto.

Bollo deposito titoli: quando investire diventa sconveniente

E’ polemica, a tutto campo, per quanto riguarda l’aumento stratosferico dell’imposta di bollo sul deposito titoli in linea con quanto contenuto nella manovra finanziaria triennale di correzione dei conti pubblici. Per i tanti risparmiatori sono tempi duri, visto che ora ai rincari dei servizi bancari, spesso con commissioni discutibili, si accoda anche lo Stato stangando i piccoli risparmiatori. Certo, lo Stato deve fare cassa per riportare il Bilancio al pareggio nel 2014, ma la misura introdotta va penalizzare milioni di italiani che in banca hanno piccoli patrimoni, spesso investiti in Bot, Cct, Ctz e così via, ovverosia in titoli del debito pubblico italiano. Finora l’imposta di bollo sul deposito titoli era pari a 8,55 euro a trimestre, al pari di quella applicata sul conto corrente, ma ora si passa a ben 120 euro che diventeranno 150 nel 2013 per i patrimoni sotto i 50 mila euro; e per quelli sopra tale soglia nel 2013 l’imposta di bollo prenderà il volo a 380 euro.