Citigroup: indagine della Sec sui fondi obbligazionari

Non c’è ancora pace per la finanza statunitense: l’ultima indagine della Sec (Securities and Exchange Commission, la Consob a stelle e strisce) ha messo in luce, secondo una indiscrezione del Wall Street Journal, una situazione piuttosto ambigua che riguarda Citigroup. La celebre compagnia newyorkese, tra le maggior aziende per quel che riguarda la capitalizzazione di mercato, è illuminata da questi riflettori per verificare se sono state fornite agli investitori le informazioni necessarie in relazione al rischio che veniva corso con i fondi obbligazionari della propria gamma. L’attenzione maggiore, poi, è stata rivolta al fondo Falcon, il cui livello di rischiosità era tra i più alti in assoluto: la scala in questione prevede un livello 5 per indicare un rischio altissimo e questo prodotto era stato valutato con un 4.


Ci sono dei broker che sostengono con convinzione la totale assenza di tali informazioni, con una conseguente scorrettezza nei confronti dei soggetti maggiormente interessati al debito ipotecario e alle obbligazioni municipali; il percorso storico di questa inchiesta parte addirittura dal 2007, quando il comparto dei mutui ha cominciato a mostrare segni di cedimento, fino a perdere il 77% del suo valore. Le contestazioni nei confronti di Citigroup sono sorte proprio in seguito a questo evento, tanto che la stessa società ha poi deciso di acquistare nuovamente i titoli azionari che erano stati offerti, bloccando in tal modo le perdite.

Anche la gestione dei rischi dei fondi è al vaglio della stessa Sec, ma per il momento non esistono conferme ufficiali: tra l’altro, Citi aveva scelto proprio il nostro paese non molto tempo fa per porre in essere nuove attività di investimento bancario e corporate, puntando sui fondi in questione (Borghesi Colombo & Associati), dunque si tratta di una vicenda che ha degli orizzonti piuttosto ampi e si spera non possa colpire in maniera negativa i risparmiatori italiani.

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