Intesa Sanpaolo stima utile netto 2010 in crescita

Il Gruppo Intesa Sanpaolo stima di conseguire per l’intero 2010 un utile netto in crescita rispetto all’anno precedente. A farlo presente è stato proprio il Gruppo bancario tenendo conto dei dati dei primi nove mesi del 2010 che sono stati esaminati ed approvati da parte del Consiglio di Gestione di Intesa Sanpaolo. In particolare, il Gruppo bancario stima di riportare profitti 2010 in crescita anno su anno tenendo conto sia dell’apporto delle componenti non ricorrenti, sia della riduzione e della diminuzione dei costi del cattivo credito, degli oneri di integrazione e degli oneri operativi. Per quel che riguarda il trimestre in corso, il quarto del 2010, il Gruppo Intesa Sanpaolo con un comunicato ufficiale ha fatto presente che continuerà a perseguire la propria politica di garantire una redditività sostenibile nel medio periodo attraverso un calibrato controllo dei costi, fidelizzazione della clientela, ma anche presidio della qualità del credito, della patrimonializzazione e della liquidità.

Entrando nel dettaglio dei dati dei primi nove mesi del 2010, il Gruppo Intesa Sanpaolo ha archiviato il periodo con proventi operativi netti a 12.312 milioni di euro, in calo del 7,1% rispetto ai 13.255 milioni di euro dei primi nove mesi del 2009. L’utile netto, sempre nel periodo gennaio-settembre 2010, si è attestato a 2.200 milioni di euro rispetto ai 2.262 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno, andando quindi a segnare un calo del 2,7%.

Per quel che riguarda la liquidità, Intesa Sanpaolo ha fatto presente come questa sia eccellente sia per effetto di una posizione netta interbancaria ben bilanciata, sia per gli attivi stanziabili presso le Banche Centrali che, al 30 settembre scorso, erano pari ad una liquidità di ben 59 miliardi di euro attualmente non utilizzata. Inoltre, le fonti di raccolta del Gruppo bancario sono sia stabili, sia ben diversificate. Per quel che riguarda infine i coefficienti patrimoniali, il Tier 1 ratio di Intesa Sanpaolo al 30 settembre scorso era pari all’8,9%.

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