New Orleans emette bond per ristrutturare le strade

La città di New Orleans ha deciso di vendere nuovi titoli obbligazionari per un importo complessivo di quaranta milioni di dollari, circa il 50% in più dell’offerta per le riparazioni stradali e il resto degli interventi, tra cui l’istituzione di biblioteche e la costruzione di altri edifici pubblici. La municipalità americana in questione dovrebbe ottenere il denaro in questione il prossimo 1° marzo. Il Board of Liquidation ha accettato proprio questa settimana la scommessa relativa a un interesse pari al 4,678% dalla Raymond James & Associates.

Strategie di investimento in bond nel 2013 secondo Jp Morgan AM

Il 2012 è stato un anno esaltante per i mercati obbligazionari globali. L’eccesso di liquidità presente sui mercati e il costante aumento dell’appetito per il rischio degli investitori hanno decretato il successo di tutti i principali segmenti del mercato del reddito fisso (fixed income), dai corporate bond agli high-yield bond. Tuttavia, praticamente tutti i grandi gestori di fondi obbligazionari sono concordi sul fatto che il 2012 resterà un anno irripetibile, per cui è necessaria una rotazione settoriale o comunque una modifica sostanziale delle strategie di asset allocation.

La Turchia si affida ai bond denominati in yen

La Turchia ha annuncio il lancio di titoli obbligazionari in scadenza tra venti anni e denominati in valuta giapponese: in effetti, l’importo complessivo è pari a 18,4 miliardi di yen (l’equivalente di circa 150 milioni di euro), una emissione che rappresenta il debito più lungo in assoluto che la nazione anatolica abbia mai messo a disposizione nella divisa asiatica. Perché proprio lo yen per questa nuova offerta di bond? Proprio a inizio anno, tra l’altro, Hsbc ha consigliato di investire sulla Turchia nel 2013.

Tassi bond tedeschi tornano positivi

Il clima di forte appetito per il rischio sta favorendo gli investimenti in asset rischiosi, in particolare l’azionario mondiale e i bond della periferia europea. I cosiddetti “beni rifugio” stanno trovando sempre meno posto nei portafogli degli investitori internazionali, in quanto sta diminuendo l’esigenza di allocare le proprie sostanze in strumenti finanziari sicuri. Così il nuovo anno sta evidenziando una fase di forte correzione per i Bund tedeschi, che durante il 2012 avevano garantito ritorni in conto capitale molto elevati agli investitori che cercavano un porto sicuro durante la fase più turbolenta della crisi dei debiti sovrani europei.

Clerical Medical consiglia di uscire dai bond

Il rally dei mercati obbligazionari potrebbe essere ormai prossimo al capolinea e lasciare il posto all’investimento in azioni per il prossimo decennio. E’ quanto afferma Patrick Armstrong, gestore dei fondi della società di investimento britannica Clerical Medical. L’esperto ritiene che il tema dominante del 2013 sarà come fronteggiare l’inizio della fase ribassista del mercato obbligazionario governativo e corporate, che dovrebbe durare fino al 2020. Secondo Armstrong i rendimenti sono stati schiacciati verso lo zero dalle politiche ultra-espansive delle principali banche centrali, con la sola eccezione del Giappone che finora ha sperimentato la deflazione.

Primi eurobond lituani dopo nove mesi di attesa

Tautos jėga vienybėje, la forza del popolo è nell’unità: il motto ufficiale della Lituania spiega molto bene i miglioramenti economici che sono stati conseguiti negli ultimi tempi, segno di un paese coeso e coraggioso. Questa crescita dell’economia è stata tradotta immediatamente dal governo di Vilnius con l’emissione dei primi bond denominati in euro dallo scorso mese di aprile (la divisa ufficiale è il litas). Nel dettaglio, la nazione baltica ha deciso di lanciare questi strumenti per un importo complessivo di quattrocento milioni di euro, anche perché sono sempre più numerosi i passi compiuti per ridimensionare il deficit di bilancio.

Non esiste più l’investimento senza rischio secondo Ubs

Il 2012 è stato archiviato con un soft landing, dopo un inizio burrascoso dovuto al peggioramento della crisi dei debiti sovrani europei. Secondo Fabio innocenzi, amministratore delegato in Italia del colosso bancario svizzero Ubs, il 2012 “è stato un anno che ci ha consegnato una lezione formidabile: non esiste più l’attività priva di rischio”. Si tratta quindi di una svolta epocale, che cambia completamente l’approccio agli investimenti così come viene spiegato nelle università, ovvero iniziare a investire partendo dal risk free rate.

Tassa transazioni finanziarie Ecofin

L‘Ecofin, riunitosi pochi giorni fa a Bruxelles, ha dato il via libera all’utilizzo del procedimento di cooperazione rafforzata, utile per poter introdurre l’attesa tassa sulle transazioni finanziarie negli 11 Paesi che hanno già avuto modo di aderire alla bozza di proposta studiata dalla Francia e dalla Germania. Un passo in avanti molto significativo, pertanto, nonostante si debba ammettere che la sua attuazione sarà territorialmente limitata alle nazioni aderenti volontariamente.

Come può crescere ancora il mercato dei Cat Bond

L’uragano Sandy può essere stato devastante quanto vuole, ma non ha di certo distrutto l’interesse degli investitori finanziari nei confronti dei Catastrophe Bond ad alto rendimento: il mercato in questione, infatti, ha appena concluso il suo miglior anno di sempre dal 2007, grazie soprattutto alle ottime performance registrate nel corso del quarto trimestre (ottobre-dicembre), nonostante qualche prodotto più “vecchio” possa essere soppiantato per motivi di tempo. In particolare, la prima offerta subito dopo Sandy fu quella della compagnia Usaa, più precisamente a novembre.

Grande successo per l’emissione obbligazionaria di eDreams

Dai viaggi alla finanza il passo è breve: si potrebbe tradurre in questa maniera l’operazione che ha visto coinvolta eDreams, celebre agenzia di viaggi che opera sul web (si tratta della maggiore struttura in questo senso per quel che riguarda il continente europeo), visto che è stata emessa una obbligazione per un importo complessivo di 325 milioni di euro. Volendo essere ancora più precisi, il lancio in questione è stato perfezionato attraverso una affiliata, la Geo Debt Finance, molto più specializzata, come appare evidente dal nome, negli strumenti finanziari. L’offerta è stata superata di parecchio, tanto è vero che sono giunte richieste per circa 1,3 miliardi di euro, quattro volte oltre l’ammontare previsto.

Come investire nel 2013 secondo Dexia Am

Secondo quanto emerge dagli studi degli esperti di Dexia Asset Management, nel primo semestre del 2013 le maggiori opportunità di investimento arriveranno da Piazza Affari e dalla borsa di Madrid. Secondo gli specialisti di Dexia Am i due listini azionari della periferia europea hanno ancora basse valutazioni, per cui i margini di crescita sono potenzialmente elevati. Da un punto di vista economico, Dexia si aspetta una stabilizzazione nella zona euro, una crescita intorno al 2% negli Stati Uniti e un’accelerazione della crescita nei paesi emergenti.

Importi record per i nuovi bond della Polonia

La Polonia ha emesso un volume da record di bond domestici nel corso dell’asta odierna: gli oneri finanziari, inoltre, sono scesi ai minimi di tutti i tempi, visto che gli investitori sono ormai convinti che la banca centrale polacca continuerà a tagliare i tassi di interesse per potenziare l’economia interna. Giusto ieri, si è proprio discusso di questo argomento, ritenendo più che probabile il fatto che la Polonia dovrà tagliare i tassi per evitare la stagnazione. Il Ministero delle Finanze ha deciso di aumentare l’offerta fino a un importo pari a 13,7 miliardi di zloty (si tratta di circa sei miliardi di euro per la precisione).

Banco Popolare colloca bond per 1,25 miliardi con spread a 310

Dopo il tentativo poco fortunato di ottobre scorso, Banco Popolare è tornato sul mercato dei capitali attraverso un’emissione obbligazionaria accuratamente preparata nelle ultime settimane con scambi di contatti frequenti con investitori istituzionali di grande caratura internazionale. Alla fine Banco Popolare ha emesso un bond con scadenza triennale per complessivi 1,25 miliardi di euro. L’importo emesso è stato finora visto solo con le emissioni di grandi istituti di credito. Il successo del collocamento ha quasi oscurato l’emissione della spagnola Santander, che ha allocato 2 miliardi di covered bond.

Nuove indiscrezioni sul sukuk di Dubai

Il governo di Dubai ha incaricato quattro banche per la vendita di un potenziale bond islamico: le indiscrezioni su questo sukuk sono sempre più insistenti, anche perché l’emirato arabo vuole beneficiare quanto prima dei bassi costi dei prestiti, scesi ai livelli precedenti la crisi del 2009. Si sta parlando soprattutto di un annuncio entro la giornata odierna, ma anche dell’importo complessivo della vendita, vale a dire un miliardo di dollari per la precisione. Le fonti in questione, comunque, non sono ancora state identificate, in quanto si tratta di una informazione non pubblica.