Etf Securities propone tre fondi collegati ai metalli preziosi

Etf Securities si conferma ancora una volta una emittente di spicco per quel che concerne gli Exchange Traded Fund: in effetti, la società londinese ha deciso di lanciare tre nuovi prodotti finanziari di questo tipo, con l’intento ben preciso di consentire agli investitori interessati di esporsi ai metalli preziosi. Giusto tre mesi fa, invece, la stessa Etf Securities si era focalizzata su quattro fondi collegati al petrolio. Gli strumenti in questione si chiamano, nel dettaglio, Etfs Physical Gold, Etfs Physical Silver e Etfs Physical Platinum e sono garantiti in maniera più che efficace dai metalli che sono inclusi nella loro denominazione, ovvero l’oro, l’argento e il platino.

Rialzo deciso per i futures sull’oro

Poco prima che iniziasse l’ultima settimana di ottobre, oro e argento erano ai minimi da inizio settembre 2012: la situazione da allora è profondamente mutata, tanto è vero che proprio nel corso della giornata odierna i contratti futures legati al “biondo metallo” hanno fatto registrare un aumento importante. Si è trattato, infatti, del maggior rialzo settimanale da dieci mesi a questa parte, visto che è forte la convinzione che il secondo mandato di Barack Obama come presidente americano favorirà gli stimoli monetari e, di conseguenza, la domanda della preziosa commodity. Neanche le previsioni settimanali per i futures aurei relative agli ultimi giorni dello scorso mese erano state ugualmente incoraggianti.

Gli hedge fund scommettono sul rialzo del palladio

Gli hedge fund (fondi speculativi) stanno convincendo gli analisti finanziari a effettuare previsioni ben precise per quel che riguarda i prezzi del palladio: in effetti, questi ultimi sono destinati a raggiungere i livelli più alti degli ultimi dieci anni, visto che gli investitori hanno tagliato le loro holding relative agli Etp (Exchange Traded Products) a causa delle pessime performance di quest’anno del metallo. Eppure, poco meno di un mese e mezzo fa si parlava con grande entusiasmo di volumi da record per gli Etp legati al platino, ma la situazione poi è profondamente cambiata. Il mese di ottobre, in particolare, è stato deleterio per tali strumenti finanziari, scesi ai loro minimi degli ultimi sette mesi.

Le previsioni settimanali per i futures aurei

L’ultima settimana relativa alle contrattazioni dei futures collegati all’oro è stata molto interessante: la giornata di venerdì scorso si è caratterizzata, in particolare, per una quotazione bassa, ma nelle previsioni, a causa dei dati sulla crescita americana per quel che concerne il terzo trimestre di quest’anno. Tra l’altro, oro e argento erano ai minimi da inizio settembre 2012 non meno di una settimana fa. Entrando maggiormente nel dettaglio, il Comex di New York ha evidenziato come le spedizioni del prossimo mese di dicembre si siano attestate sugli 1.719,35 dollari l’oncia, con la caduta più consistente di tali prodotti finanziari che è avvenuta il 24 ottobre.

Oro e Argento ai minimi da inizio settembre 2012

Non è di certo un buon momento per i metalli preziosi, che da inizio mese hanno messo in piedi una robusta correzione in un clima di maggiore incertezza sui mercati finanziari per i problemi del debito di Spagna e Grecia, ma anche a causa del nervosismo che precede le elezioni presidenziali americane di inizio novembre. Oggi i metalli preziosi hanno aggiornato i minimi più bassi da oltre un mese: l’oro è sceso a 1.706$ l’oncia, mentre l’argento a 31,6$ l’oncia.

Qual è il momento migliore per investire in oro

Il momento migliore per investire in oro è quando tutto è confuso e incerto. L’oro fisico non dà cedole e ha prezzi abbastanza volatili, ma offre la certezza di un rendimento praticamente sempre positivo se si guardano gli ultimi dieci anni. Anche nel 2012, nonostante numerosi alti e bassi, il rendimento risulta positivo: da area 1.570$ di inizio anno, oggi siamo in area 1.620$ l’oncia. Alcune società di consulenza del settore e banche d’affari sono convinte che entro fine anno l’oro volerà verso i 2.000 dollari l’oncia.

Migliori investimenti ultimi 10 anni

Quali sono gli investimenti che hanno reso di più negli ultimi 10 anni? Dopo il boom degli anni ’90, il Duemila si è aperto con lo scoppio della bolla internet e solo a partire dal 2003 è avvenuta una forte ripresa dei mercati finanziari. Il decennio 2002-2012 è stato caratterizzato da una prima parte molto brillante, culminata con la crisi finanziaria del 2008 e il crack di Lehman Brothers che ha poi aperto le porte per un forte deprezzamento delle principali asset class. Da allora la volatilità è aumentata a dismisura, condizionando soprattutto l’andamento dei mercati azionari.

Il nuovo Etf americano sui metalli preziosi e industriali

United States Commodity Funds ha annunciato questa settimana il debutto di un Exchange Traded Fund (Etf) che è in grado di offrire una interessante esposizione a un paniere di metalli, più precisamente ai loro contratti futures: in questa maniera, gli investitori interessati possono focalizzare il loro portafoglio sul mercato delle commodities con uno strumento di sicura appetibilità. In pratica, si farà riferimento allo United States Metals Index Fund, nel tentativo di replicare un altro indice, il SummerHaven Dynamic Metals Index Total Return, un benchmark che sposta continuamente l’esposizione finanziaria tra i vari contratti e in base alle condizioni di mercato.

Un maggio da incubo per gli Etf sull’oro

Gli Exchange Traded Fund collegati all’oro sono riusciti a far registrare una perdita piuttosto pesante nel corso del mese di maggio: si tratta di ben sei punti percentuali, a causa soprattutto del fatto che i metalli preziosi e i titoli azionari sono stati messi a dura prova dal risorgere del dollaro americano. Per il biondo metallo si tratta della frenata più brusca dal 2000, un dato eloquente per tutti gli investitori finanziari. Come hanno spiegato analisti e strateghi, si sta assistendo al tipico comportamento di una commodity che è in fase declino come il resto del settore, quindi non bisognerebbe stupirsi più di tanto.

Un calo inatteso per il platino

Il primo calo delle scorte minerarie di platino dopo ben quattro anni, insieme al record fatto registrare dalle vendite di autovetture, hanno rappresentato i due elementi preponderanti per quel che concerne le performance del metallo: in effetti, si parla già di un calo della produzione pari a quattro punti percentuali, per un totale complessivo di 6,14 milioni di once nel corso di questo 2012. Un altro dei motivi determinanti in tal senso è senza dubbio la serie di scioperi che andranno a coinvolgere le miniere del Sudafrica, il maggior produttore al mondo di platino, come è stato stimato in questi ultimi giorni da Barclays. Questo vuol dire che il surplus di output è destinato a diminuire di ben novanta punti percentuali, fino a circa 37mila once.

Borsa Italiana: lunedì sarà lanciato un Etc sull’oro fisico

Sarà compito di Borsa Italiana dare il benvenuto lunedì prossimo a un nuovo Etc che promette di sfruttare al massimo le performance dell’oro fisico che si trova in territorio svizzero: il lancio ufficiale a Piazza Affari è infatti previsto per il 14 maggio, mentre la società emittente sarà Etfs Metal Securities Limited, da sempre attiva, come suggerisce anche il nome, nella strutturazione di prodotti finanziari che hanno a che fare con i metalli. In questo caso, si avrà a che fare con un Exchange Traded Commodity (il codice Isin di riferimento è JE00B588CD74) con un programma ben preciso per quel che concerne la preziosa materia prima.

Conviene ancora investire in diamanti?

Per capire cosa significa un investimento finanziario in diamanti, ci si può affidare alle parole di Ronald Schiller: secondo il giornalista e scrittore americano, infatti, esso rappresenta qualcosa di più affascinante rispetto a un normale certificato azionario, senza dimenticare la totale assenza di preoccupazioni quando il mercato è in una fase fluttuante. Il fatto, poi, che il valore aumenti di giorno in giorno è un altro punto a suo favore per chi decide di investire in diamanti. Bisogna però specificare che non si sta parlando dei normali diamanti che siamo abituati ad ammirare in una gioielleria. Una delle caratteristiche principali di questo bene come investimento è senza dubbio la semplicità con cui è possibile vendere e rivendere ogni pietra. Il brillante in questione, però, deve anche incontrare i gusti e i favori dell’acquirente, altrimenti la transazione non può essere completata in alcun modo.

Etp e argento: in aumento il quantitativo delle holding

Gli Exchange Traded Products collegati all’argento hanno visto aumentare le loro holding fino a quasi 627 milioni di dollari: questo risultato è stato possibile grazie soprattutto ai prezzi di scambio, i quali non erano così bassi da almeno tre mesi, senza dimenticare il rialzo fatto registrare dalle scorte complessive, comunque inferiore alle attese a causa del rallentamento dell’economia internazionale. Gli assets in questione hanno quindi ceduto ben 3,6 punti percentuali nel corso della giornata di ieri, il declino più consistente da inizio 2008, dunque ben quattro anni. Allo stesso tempo bisogna sottolineare che l’argento come metallo è stato protagonista di un -3,8%, performance che ha fatto arrivare la quota totale a 30,48 dollari l’oncia, il livello minore da inizio anno per la precisione.

Oro, contratti futures ancora in rialzo

L’oro è stato capace di avanzare per la terza volta nelle ultime quattro sessioni, grazie a un dollaro più debole e a un accresciuto appeal nei confronti del prezioso metallo come investimento finanziario alternativo: entrando maggiormente nel dettaglio, la moneta verde ha perso oltre 0,4 punti percentuali nel confronto con un paniere composto da altre divise. Su questa performance hanno inciso profondamente i rendimenti in calo dei titoli obbligazionari spagnoli e italiani, segno che la crisi del debito dell’eurozona si sta inasprendo. Allo stesso tempo, la sterlina inglese ha raggiunto il suo livello più alto da quasi sei mesi nei confronti del dollaro.