Migliori investimenti ultimi 10 anni

Quali sono gli investimenti che hanno reso di più negli ultimi 10 anni? Dopo il boom degli anni ’90, il Duemila si è aperto con lo scoppio della bolla internet e solo a partire dal 2003 è avvenuta una forte ripresa dei mercati finanziari. Il decennio 2002-2012 è stato caratterizzato da una prima parte molto brillante, culminata con la crisi finanziaria del 2008 e il crack di Lehman Brothers che ha poi aperto le porte per un forte deprezzamento delle principali asset class. Da allora la volatilità è aumentata a dismisura, condizionando soprattutto l’andamento dei mercati azionari.

Se si effettua una simulazione di 100 euro investiti – a partire da metà giugno 2002 – nelle varie asset class, si arriva alla conclusione che il migliore investimento in assoluto sarebbe stato quello in oro. A quei tempi il valore dei lingotti era di 330$ l’oncia, ma a settembre 2011 il metallo giallo è arrivato a toccare quota 1.920$ l’oncia. In generale, 100 euro investiti in oro sarebbero diventati oggi circa 380 euro se si considera anche la “depurazione” dall’effetto valuta (tutte le materie prime sono quotate in dollari americani).

DOVE INVESTONO I MIGLIORI FONDI DI WALL STREET

Accanto all’oro spicca l’apprezzamento dei prezzi del petrolio, che nel giugno 2002 quotava intorno a 25$ al barile. A luglio 2008 il greggio americano sfiorò 147$ al barile, come del resto anche il Brent. Il boom delle quotazioni avvenne in concomitanza con l’impressionante aumento della domanda su scala mondiale, grazie all’ascesa della Cina e di altri paesi emergenti. L’investimento di 100 euro ad oggi avrebbe permesso un profitto superiore a 298 euro (depurando l’effetto valuta).

Gli investimenti più redditizi sono poi quelli in Bund, Btp e Treasury Bond, considerando che il reinvestimento delle cedole. A giugno 2002 il Bund tedesco quotava intorno a 105, ma il vero boom delle quotazioni è iniziato dopo il crack-Lehman quando gli investitori sono andati alla ricerca di beni rifugio (tendenza che si è consolidata con lo scoppio della crisi dei debiti sovrani europei). Deludente, invece, l’investimento in borsa. L’indice S&P500 avrebbe offerto un rendimento solo leggermente positivo (ma va considerato l’effetto-valuta), mentre sarebbe stato decisamente negativo l’investimento in azioni italiane: 100 euro si sarebbero trasformati in poco più di 71 euro.

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