Barclays ha appena avviato la negoziazione italiana di un certificato che interesserà sicuramente gli amanti di questo specifico strumento di investimento: si tratta del Nasdaq OMX Emerging Markets Technology Index Tracker Certificate, il quale fa riferimento, come si intuisce piuttosto facilmente, al mercato azionario americano. Le caratteristiche del prodotto in questione sono presto dette. Anzitutto, c’è da precisare che il codice Isin per la sottoscrizione è GB00B3WSK572 e che la data di scadenza è prevista tra cinque anni, visto che è stata fissata alla data del 27 settembre del 2016. Inoltre, elemento non certo da trascurare, l’indice sottostante sarà lo statunitense Nasdaq Omx Emerging Markets Technology: quest’ultimo è stato progettato ed ideato in modo da replicare in maniera più fedele possibile l’andamento e le performance del settore tecnologico, in particolare di quelle compagnie che hanno sede nei paesi generalmente conosciuti come “mercati emergenti”.
Investimenti News
Diaspora Bond, le difficoltà del mercato del Kenya
L’incertezza attuale sulla direzione effettiva dei tassi di interesse si sta facendo sentire in maniera pesante soprattutto nel mercato keniano dei cosiddetti Diaspora Bond, i titoli obbligazionari emessi da un paese per finanziare appunto la diaspora all’estero: le sottoscrizioni in questione soffrono infatti di livelli troppo bassi proprio dal momento in cui il Tesoro della nazione africana ha cominciato a vendere questi strumenti. In particolare, il governo di Nairobi ha appena terminato di quotare una obbligazione collegata al settore delle infrastrutture, un titolo della durata di dodici anni e per un ammontare complessivo di venti miliardi di scellini (circa 148 milioni di euro), anche se bisogna precisare che la gestione effettiva ha riguardato solamente il 66% di questa somma.
Commerzbank: il nuovo certificato è legato all’Eurostoxx Banks
Phoenix Autocallable Certificates on Eurostoxx Banks: è questa la denominazione scelta da Commerzbank per uno dei suoi ultimi prodotti finanziari che sono stati lanciati presso la nostra borsa. La scelta della banca di Francoforte, come si può facilmente intuire, è ricaduta su un certificato di investimento che è stato già collocato presso il segmento Sedex e che prenderà a riferimento le performance di uno specifico indice, appunto l’Eurostoxx Banks. Lo strumento in questione (il codice Isin è IT0006720020) avrà una durata quadriennale, dato che la scadenza è stata fissata alla data del 26 giugno 2015; il valore nominale è pari a mille euro, per un quantitativo di ventimila certificati e un ammontare complessivo di venti milioni di euro.
Mondo TV, aumento capitale per la famiglia Orlandi
Il consiglio di amministrazione di Mondo TV, la spa romana attiva nella produzione e distribuzione di audiovisivi animati, ha deliberato un importante aumento di capitale che potrà interessare tutti quegli investitori che detengono le azioni della compagnia in questione: nello specifico, il prezzo di emissione che è stato scelto in questo caso è pari a 5,20 euro. Gli obiettivi sono facilmente intuibili, visto che la stessa Mondo TV è fortemente intenzionata a tagliare l’entità del proprio debito interno, operazione possibile soltanto in tale maniera, visto che il quantitativo ammonta a 5,6 milioni di euro. Di conseguenza, l’aumento del patrimonio sarà identico all’indebitamento. L’operazione interessa da vicino la famiglia Corradi (in primis Orlando Corradi, presidente e amministratore delegato del gruppo), la quale porterà la propria partecipazione fino al 70%.
Albaraka Banking, la filiale turca venderà nuovi sukuk
Albaraka Banking Group, maggior prestatore islamico di tutto il Bahrain, e la sua filiale presente in Turchia, potrebbero emettere a breve dei sukuk per un importo totale di cinquecento milioni di dollari: l’operazione, infatti, è prevista entro il termine di quest’anno, come spiegato chiaramente dall’amministratore delegato del gruppo, Adnan Ahmed Yousif. L’unità presente nella nazione anatolica, la cui denominazione precisa è Albaraka Turk Katilim Bankasi As, dovrebbe gestire la vendita in questione nel corso del mese di novembre, con la prima tranche che sarà probabilmente pari a duecento milioni di dollari. Non è un caso che siano stati scelti i bond che rispettano la legge della Shariah, visto che non sono poche quelle istituzioni che in questo momento preferiscono diversificare il loro portafoglio con questa soluzione finanziaria.
Enel, acconto sul dividendo dopo la semestrale
Il calo che è stato conseguito da Enel per quel che riguarda il proprio utile netto al 30 giugno del 2011 (si tratta quindi di una semestrale) non ha impedito al consiglio di amministrazione di assicurare un acconto sul relativo dividendo: il prospetto contabile della società energetica ha ricevuto l’approvazione proprio nel corso della giornata odierna, con una situazione patrimoniale ed economica che non desta comunque preoccupazioni, visto che ha consentito questa novità interessante nei confronti degli azionisti dell’ente stesso. Nel dettaglio, il dividendo in questione ammonta a dieci centesimi di euro per ogni singolo titolo azionario, con il pagamento che verrà garantito a partire dal prossimo 24 novembre, attraverso lo stacco della cedola, evento che si verificherà invece tre giorni prima. Come già anticipato, l’utile netto di Enel è calato di quasi cinque punti percentuali (4,9 per la precisione) rispetto allo stesso periodo del 2010.
Petrolio, previsioni al ribasso per la domanda del 2012
Il petrolio sarà pure l’oro nero, ma sono in molti a sperare che le previsioni per il 2012 di questa commodity non siano dello stesso colore: battute a parte, cosa bisogna attenderci dal prossimo anno in questo senso? Ci si può affidare soprattutto a organizzazioni, banche e compagnie, le quali si sono cimentate di recente proprio in questo compito. Non si può non cominciare dall’Opec, l’organizzazione internazionale che raggruppa i paesi esportatori di petrolio: secondo i suoi calcoli, le previsioni relative alla domanda devono essere ritoccate al ribasso, così come è stato fatto appunto nei giorni scorsi, anche perché la situazione viene resa piuttosto critica dalla guerra civile in Libia che sembra non finire mai. Il rapporto mensile dell’Opec, inoltre, ha messo in luce come il prossimo anno sarà caratterizzato da 89,26 milioni di barili al giorno, mentre soltanto due mesi fa lo stesso dato era pari a 89,44 milioni.
Ing Direct propone i Pronti Contro Termine Arancio
Ing Direct è la banca online olandese che siamo ormai abituati ad associare al celebre Conto Arancio: ma le sue offerte non si limitano ovviamente soltanto a questo prodotto, quindi non deve stupire più di tanto se lo stesso gruppo di Amsterdam ha deciso di ampliare la propria gamma di strumenti, lanciando nel nostro paese degli interessanti pronto contro termine. Di cosa si tratta esattamente? La banca, la quale vanta proprio in Italia più di un milione di clienti, sta stringendo un legame molto stretto con la penisola; in effetti, sono previste a breve nuove filiali, ma soprattutto i già citati prodotti, i Pronti Contro Termine Arancio, i quali sono stati progettati e creati per venire incontro alla clientela privata e che possono essere sottoscritti con l’omonimo conto citato in precedenza.
Genertellife, i vantaggi della polizza Sicuramente
Genertellife, la scelta assicurativa per chi è propenso a navigare su internet, oltre che parte integrante del gruppo Generali, sta proponendo proprio in questi giorni Sicuramente, un investimento che punta alla protezione dei risparmi: quest’ultimo obiettivo si potrà ottenere, inoltre, senza alcun rischio di perdere il capitale versato al momento iniziale, senza dimenticare che la sottoscrizione in questione non prevede alcun tipo di costo. Quali sono le caratteristiche principali di tale strumento?
Ossiam, un comitato scientifico per migliorare l’offerta
Ossiam, una delle società più attive nell’emissione di Exchange Trade Fund, dimostra ancora una volta di avere a cuore gli investimenti, predisponendo un apposito Comitato Scientifico: quattro professori di università, le cui specialità si riferiscono ovviamente alle scienze economiche e alla matematica finanziaria, comporranno questo organo così particolare, il quale svolgerà il ruolo di “assistente” al team di ricerca della stessa compagnia francese, filiale di Natixis. In pratica, gli strumenti finanziari del futuro verranno creati e progettati anche grazie al contributo di queste menti, in modo da comprendere più a fondo quali sono le principali dinamiche macroeconomiche del mercato e a quali investitori bisogna andare incontro.
Credit Suisse lancia un nuovo Etn legato a Usa, Europa e Giappone
Credit Suisse, celebre istituto di credito elvetico, ha appena lanciato un Exchange Traded Note nuovo di zecca: per la precisione, sono passati appena sei giorni dalla quotazione ufficiale, con questo prodotto finanziario che si presenta in maniera molto interessante e con un collegamento strategico alle performance di determinati indici. L’intento dell’emittente svizzera è soprattutto quello di fornire un’adeguata esposizione agli investimenti neutrali di mercato, in particolar modo per quel che concerne i titoli azionari del Nord America, del continente europeo e del Giappone. Il Credit Suisse Market Neutral Global Equity Etn, questa la denominazione ufficiale dello strumento in questione, andrà a prendere come riferimento principale l’indice Hs Market Neutral Index Powered (il quale utilizza solitamente una strategia particolare riferibile agli hedge fund).
Nike: primo trimestre fiscale migliore delle attese
Chissà come si sarà festeggiato a Beaverton: la città statunitense è infatti la sede ufficiale della Nike e la celebre multinazionale dell’abbigliamento e degli accessori sportivi è riuscita a mettere a segno una trimestrale che francamente in pochi si attendevano. Le stime finanziarie relative al periodo che è terminato lo scorso 31 agosto sono state superiori a qualsiasi attesa, perfino a quelle degli investitori: l’arco temporale rappresenta, nello specifico, il primo trimestre fiscale per l’azienda a stelle e strisce. Quali risultati sono stati conseguiti di preciso? Anzitutto, c’è da rimarcare come i ricavi complessivi siano aumentati di ben diciotto punti percentuali, attestandosi a quota 6,08 miliardi di dollari, ma non è stato da meno neanche l’utile netto con il suo +15% e gli 1,36 dollari che hanno contraddistinto ogni singolo titolo azionario.
Taiwan, nuova vendita di bond per gestire il debito
Il quarto trimestre di quest’anno è il periodo che è stato scelto dal governo di Taipei per la vendita di 140 miliardi di nuovi dollari di Taiwan (circa 4,61 miliardi di dollari) in titoli obbligazionari: l’importo è davvero importante, ma comunque in linea con le emissioni dei precedenti riferimenti temporali, visto che la nazione asiatica ha quotato 480 miliardi complessivi nel corso dei primi nove mesi del 2011, anche perché il deficit di bilancio ammonta proprio a 142,6 miliardi. La nuova offerta, infatti, dovrebbe riuscire a coprire parte del debito, ma si provvederà anche a finanziare dei progetti speciali dal punto di vista infrastrutturale, così come ha spiegato in maniera dettagliata il ministero delle Finanze di Taiwan.
Colombia, stop ai bond internazionali per tutto il 2011
La Colombia è fortemente intenzionata ad abbandonare tutti i piani relativi alla vendita di bond internazionali: il programma originale, infatti, prevedeva una cessione pari a 240 milioni di dollari in titoli obbligazionari, operazione da completare entro la fine di quest’anno, ma evidentemente le tempeste dei mercati finanziari hanno fatto cambiare idea alle autorità di Bogotà. L’annuncio ufficiale è giunto per voce del ministro delle Finanze, Juan Carlos Echeverry. Si trattava in pratica di una vendita accessoria a quella posta in essere lo scorso mese di luglio, quando erano stati messi a disposizione bond decennali per un ammontare complessivo di due miliardi di dollari (la denominazione era avvenuta nella divisa statunitense), mentre si parlava della possibile emissione di Samurai Bond nel corso del secondo semestre del 2011.