Apg focalizza gli investimenti su diritti musicali e legname

Apg è la società olandese che si occupa dei più importanti fondi pensione del proprio paese di appartenenza: le strategie che sono state attuate ultimamente e che vengono sempre più spesso consigliate sono quelle relative agli investimenti nei diritti musicali e nelle foreste di legname. Forse qualcuno strabuzzerà gli occhi nel leggere questa affermazione, ma in realtà si tratta di due classi di assets finanziari che non bisogna disdegnare, soprattutto in questo preciso momento storico, visto che il loro riferimento va al lungo termine. Inoltre, una gestione previdenziale di questo tipo consente di ottenere dei rendimenti economici che sono molto costanti nel tempo e in grado di ridurre al minimo i principali rischi che possono essere presenti in portafoglio.

Beni rifugio: l’alternativa dei terreni agricoli

I dati relativi agli ultimi venti anni sono inequivocabili: le aree agricole del nostro paese non si sono svalutate, anzi sia il nord che il sud hanno fatto registrare degli incrementi percentuali piuttosto importanti. Questo vuol dire che tali terreni devono essere considerati dei beni rifugio su misura per gli investitori? Il fatto che l’inflazione e l’erosione non hanno intaccato minimamente questi beni fa riflettere, ma bisogna anche ricordare che l’andamento del mercato fondiario è stato caratterizzato da un declino, pur non troppo vistoso, delle compravendite, almeno secondo quanto rilevato dall’Inea (Istituto Nazionale di Economia Agraria). Nel corso del 2010, infatti, tali valori sono cresciuti di 0,8 punti percentuali a prezzi correnti, un incremento che non è stato in grado di compensare le perdite degli ultimi anni.

Assogestioni amplia l’offerta dei fondi obbligazionari italiani

Assogestioni tenta di ampliare ulteriormente la proposta di fondi comuni che vengono messi a disposizioni normalmente dei risparmiatori: in effetti, l’associazione ha deciso di venire incontro alle principali esigenze di quei prodotti che investono nel nostro paese con una categoria nuova di zecca. Di cosa si tratta esattamente? Il suggerimento è giunto direttamente dal portale del Salone del Risparmio e consiste in pratica nel lancio di un apposito sistema di classificazione degli strumenti finanziari in questione, i quali beneficeranno della denominazione di “Fondi Obbligazionari Italia”.

Per Baosteel un’emissione massiccia di Dim Sum Bond

Baosteel Group Corporation, seconda maggior azienda di tutta la Cina per quel che riguarda la produzione di acciaio, ha ridotto di almeno 1,5 punti percentuali il proprio indebitamento, un dato che deve essere raffrontato con i rendimenti registrati alla Borsa di Shanghai: il tutto è avvenuto grazie a una delle più grandi operazioni obbligazionarie denominate in yuan che abbiano mai riguardato l’ex Impero Celeste. Nel dettaglio, l’emissione a cui si sta facendo riferimento ha previsto un importo complessivo di 3,6 miliardi di yuan (565 milioni di dollari). Si tratta dei cosiddetti Dim Sum Bond, titoli che in questo caso beneficeranno di varie scadenze, vale a dire, per quel che concerne questo caso, due, tre e cinque anni.

Aig aumenta la protezione relativa ai Cat Bond

L’American International Group, uno dei principali gruppi assicurativi degli Stati Uniti e a livello internazionale, sta aumentando la protezione da ricevere attraverso i cosiddetti Catastrophe Bond: la certezza è giunta con la quotazione di 575 milioni di dollari in titoli di questo tipo, i quali fanno capo alla unità immobiliare della compagnia in questione. Due porzioni da 250 milioni di dollari renderanno l’11,25% e il 10,25% oltre i titoli del Tesoro a stelle e strisce, mentre una terza tranche da settantacinque milioni di dollari renderà nove punti percentuali al di sopra dei medesimi titoli.

Novità Libretti Postali Ordinari: salgono i rendimenti

Con un comunicato stampa appena diffuso la Cassa di Depositi e Prestiti rende noto che dal 1° Gennaio 2012 saranno attivate nuove offerte sui rendimenti dei libretti postali di risparmio ordinari tanto amati dagli italiani.

Nuove regole anche per l’accesso alla classe “Oro” con l’offerta “Tasso Oro per Tutti” ed un nuovo bouns per chi aggiunge liquidità, ma prima di tutto un promemoria sulle caratteristiche dei libretti ordinari; si tratta di strumenti di deposito per la liquidità sottoscrivibili negli uffici delle Poste Italiane e garantiti dallo Stato Italiano. L’emissione è della Cassa Depositi e Prestiti ed offrono un rendimento sul deposito, permettono un massimo di 4 intestatari e consentono tutte le funzioni di prelievi e versamenti oltre che l’accredito della pensione INPS.

Acea: dividendo “natalizio” per gli azionisti

La deliberazione più importante dell’ultimo consiglio di amministrazione di Acea ha riguardato il dividendo della spa romana: in effetti, l’acconto in questione è stato fissato a 0,28 euro per ogni singolo titolo azionario, con il pagamento che comincerà a diventare concreto il prossimo 22 dicembre, mentre lo stacco della cedola avrà luogo tre giorni prima. Visto anche il periodo attuale, si può parlare a ragione di un vero e proprio “regalo di Natale”. Un’altra decisione importante è stata quella della sostituzione di Aldo Chiarini, consigliere dimissionario per il cui ruolo è stato cooptato Giovanni Giani, amministratore non esecutivo e non indipendente.

Walt Disney Company: terza emissione annuale di bond

La Walt Disney Company, celebre operatore americano famoso per i suoi parchi tematici e di divertimenti, ha lanciato la sua terza offerta obbligazionaria del 2011: si tratta di una conseguenza diretta della pubblicazione dei dati relativi al quarto trimestre, con i profitti che hanno notevolmente battuto le stime degli analisti, grazie soprattutto alla crescita in due settori, quello televisivo e quello turistico. La compagnia statunitense ha emesso un miliardo di dollari in titoli a tre anni e con un rendimento pari allo 0,875%, mentre la scadenza maggiore (trentennale) ha beneficiato di seicento milioni di importo complessivo e di un ritorno economico che è stato fissato al 4,125%.

Collezione di monete: un buon investimento?

Sempre più persone stanno rimpiangendo le vecchie valute che erano in vigore prima del varo della moneta unica europea, l’euro: ora, si possono rivalutare le banconote e le monete del passato come un vero e proprio bene rifugio, visto che la necessità di diversificare il portafoglio e i timori per l’attuale crisi finanziaria stanno sostenendo le performance dei coni in questione, senza far troppo caso al metallo utilizzato (oro e argento sono preferibili, ma non si disdegnano nemmeno il bronzo e il nichel). Come si può acquistare in maniera corretta una moneta? Regole precise e prestabilite non esistono in questo caso, ma bisogna sempre ricordare di realizzare ogni operazione in maniera razionale e attenta, altrimenti si rischia di commettere errori gravissimi.

GAM si lancia nuovamente nel mercato dei Cat Bond

La Gam Fund Management, celebre compagnia finanziaria irlandese, ha lanciato una società di investimento a capitale variabile (Sicav) con sede a Dublino e che andrà a investire a livello internazionale sui principali Catastrophe Bond: come è noto, si tratta di uno strumento che consente di trasferire il rischio assicurativo di un evento catastrofico dalle compagnie agli investitori. Questi ultimi, in particolare, ricevono un rendimento più alto rispetto a una normale obbligazione e devono prestare la massima attenzione a fenomeni devastanti come i terremoti e gli uragani.

Sukuk: per Kuveyt Turk è tempo della seconda emissione

Kuveyt Turk ha emesso da pochissimi giorni il suo secondo sukuk islamico, andando a rappresentare una vera e propria avventura pionieristica da questo punto di vista per quel che concerne la Turchia e le obbligazioni rispettose della legge della Shariah: l’istituto in questione è una delle principali banche del paese anatolico, definita in patria come “banca di partecipazione”, stabilita nel 1989 e da almeno dodici anni attiva come ente islamico. Tra i principali azionisti figurano due società importanti come la Kuwait Finance House (la quale detiene una quota del 62%) e la Islamic Development Bank (la partecipazione è minore in questo caso e ammonta al 9%).

Eurozona: la Bank of England prevede l’uscita di un Paese dell’UE

Chi segue il mercato e la finanza sa che le previsioni vengono costantemente fatte sia in periodi di crisi sia in periodi di crescita; prima del crack bancario Statunitense ne sono state dette di ogni su qualsiasi aspetto della finanza mondiale ma pochissimi hanno saputo intravedere il rischio legato ai prodotti tossici USA e nessuno si è salvato a conti fatti. Ora che è l’Eurozona ad essere in pericolo la storia si ripete ed ogni giorno gli opinionisti dicono la loro sul prossimo  crack, sui problemi, sulle soluzioni e nonostante tutto non cambia il fatto che la recessione è sempre più vicina e le misure prese insufficienti.

Dopo il rischio sul downgrade del debito della Francia si torna a parlare di Paesi che potrebbero abbandonare l’area Euro; l’autorità questa  volta fa’ parte del board della Bank of England e la sicurezza con cui addossa all’Euro tutti i problemi attuali è quasi convincente. Secondo David Miles infatti non solo l’Euro è in crisi, ma rischierebbe anche di far crollare l’economia del Regno Unito e qualcuno potrebbe uscire dall’area della Moneta Unica molto presto.

Banca Sella: due incontri per spiegare il mondo dei futures

Il Chicago Mercantile Exchange è uno dei punti di riferimento fondamentali per chi intende puntare sui contratti futures come forma di investimento: ma come funziona esattamente e quali sono i suoi segreti più reconditi? A queste e altre domande proverà a dare una spiegazione Banca Sella, la quale ha programmato per la fine di questo mese due meeting completamente gratuiti in cui si discuterà di tali strumenti finanziari, approfondendo la conoscenza del loro mercato principale. In questa maniera, sarà possibile apprendere molte più nozioni in merito alle commodities e capire come si muovono gli indici statunitensi che sono negoziati presso lo stesso Cme Globex (questa è la denominazione ufficiale della piazza).

Da Ubi Banca un prestito obbligazionario subordinato

Ubi Banca ha scelto la giornata odierna per lanciare sul Domestic Mot della nostra borsa il suo nuovo prestito obbligazionario: si tratta, nello specifico, dell’avvio alle negoziazioni di Ubi Subordinato Lower Tier II – Tasso Misto 2011-2018 Welcome Edition, uno strumento che beneficia del corso secco e di un valore nominale unitario pari a mille euro per oltre 222mila titoli obbligazionari che sono stati messi in circolazione. Il prestito in questione (il codice Isin di riferimento è IT0004767742) prevede degli interessi lordi ogni anno: questi ultimi possono essere pagati in via posticipata il 18 di quattro mesi distinti, vale a dire febbraio, maggio, agosto e novembre, con una cadenza trimestrale come si può facilmente intuire.