Nel primo semestre di quest’anno il fatturato consolidato di TBS Group, società quotata all’AIM Italia, e attiva nel settore socio sanitario ed ospedaliero, ed in particolare nei servizi integrati in outsourcing di e-Government, e-Health ed ingegneria clinica, è cresciuto del 17,2% a 90,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo è uno dei dati positivi emersi dalla relazione finanziaria al 30 giugno 2010 che è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di TBS Group; inoltre, nel periodo l’utile netto di Gruppo è balzato a 3,5 milioni di euro andando a segnare un incremento di 2,4 milioni di euro rispetto al periodo gennaio – giugno 2009. Invariato, a 8,7 milioni di euro, si è invece attestato il margine operativo lordo, ovverosia l’Ebitda, mentre il risultato operativo, ovverosia l’Ebit, è sceso rispetto al primo semestre dello scorso anno del 10,9% a 4,3 milioni di euro. In linea con quanto approvato nel giugno scorso dall’Assemblea Ordinaria degli Azionisti di TBS Group, al fine di avviare il programma di buyback la società ha affidato l’incarico per l’esecuzione ad Intermonte Sim S.p.A..
Investimenti News
Buoni Fruttiferi: le nuove serie ottobre 2010
Un nuovo mese è appena iniziato e puntuali arrivano le sei nuove serie di Buoni Fruttiferi. In accordo con quanto reso noto dalla Cassa Depositi e Prestiti, infatti, a partire da oggi, venerdì 1 ottobre 2010, e per tutto il mese, saranno sottoscrivibili, presso gli Uffici di Poste Italiane, i Buoni fruttiferi aventi le seguenti sigle: “B72”, “P37”, “D10”, “X05”, “J05” e e “M52”, mentre non sono più sottoscrivibili da oggi i Buoni fruttiferi della serie “B71”, “P36”, “D09”, “X04”, “J04” ed “M51”. Tra le nuove serie segnaliamo la serie “D10”, il Buono fruttifero ideale per chi, avvalendosi della garanzia dello Stato, vuole mettere al sicuro i risparmi a fronte di una durata dell’investimento di breve termine. Alla serie “D10”, infatti, corrisponde il “Buono BFPDiciottomesi“, il Buono fruttifero che paga un tasso crescente semestre dopo semestre; in particolare questa nuova serie, sottoscrivibile per tutto il mese di ottobre, paga un interesse lordo dello 0,70% il primo semestre, l’1,05% il secondo semestre, e l’1,40% nel terzo ed ultimo semestre.
Bond greci, primo guadagno dall’inizio della crisi del debito
L’ultimo trimestre del 2010 è stato caratterizzato, a livello europeo, dall’andamento più che positivo da parte delle obbligazioni del governo greco: i bond ellenici, infatti, sono stati i migliori performer in questo senso, visto che sono riusciti a guadagnare per la prima volta da quando il debito sovrano ha dovuto affrontare la propria crisi. C’è da sottolineare, tra l’altro, che gli investitori hanno puntato su rendimenti molto alti, di gran lunga superiori a quelli che sono necessari per compensare la possibilità di un default. Ricavi così importanti non venivano registrati addirittura dal terzo trimestre del 2009: in questo caso, il ritorno economico è stato pari al 3,9%, prendendo come riferimento temporale i tre mesi che si sono conclusi giusto due giorni fa.
Jp Morgan ha lanciato un nuovo certificato dedicato all’Asia
Non c’è al mondo paese uguale, che vi offra tali delizie così che uno si crede in paradiso: così Marco Polo descriveva la Cina del XIII secolo e a queste stesse “lusinghe” dell’ex Impero Celeste deve aver ceduto anche Jp Morgan, la celebre società finanziaria di New York, la quale ha deciso di puntare con grande convinzione sulla nazione asiatica. In effetti, il Sedex ha accolto da pochissimi giorni un nuovo sprint certificate emesso dalla compagnia americana; entrando nel dettaglio, il prodotto in questione, lanciato lo scorso 24 settembre, farà riferimento alle performance dell’indice Hang Seng China, mentre la gestione verrà affidata a Jp Morgan Structured Products. Di quali caratteristiche e peculiarità beneficia questo certificato di investimento?
CSP International compra il 100% del Gruppo Well
CSP International, società quotata in Borsa a Piazza Affari, ha sottoscritto un accordo finalizzato all’acquisizione del 100% delle quote del Gruppo Well a fronte di un controvalore dell’operazione pari a 16 milioni di euro. A darne notizia è stata la stessa CSP International nel sottolineare come al perfezionamento dell’operazione, previsto entro il mese di ottobre, il Gruppo diventerà a livello europeo uno dei principali player. CSP International, lo ricordiamo, è un produttore di calze, collant, costumi da bagno, intimo, ma anche bodywear e maglieria a marchio Lepel, Oroblù, Liberti, Sanpellegrino e Le Bourget; inoltre, la società sul mercato italiano distribuisce anche le calze sportive a marchio Puma. Il closing dell’operazione con Ixen Partners, che ha accettato la proposta di acquisizione, è stato fissato per il 27 ottobre prossimo dopo che le consultazioni con le rappresentanze sindacali si sono concluse con un parere positivo unanime.
ING consiglia gli investimenti migliori in caso di deflazione
Le ultime indagini macroeconomiche condotte da ING Investment Management, il comparto relativo agli investimenti finanziari della nota compagnia olandese, hanno messo in luce una tendenza non troppo incoraggiante in relazione all’inflazione e alla deflazione: la società in questione, più precisamente uno dei suoi analisti, Valentijn van Nieuwenhuijzen, è del parere che la domanda troppo bassa possa condurre a una deflazione piuttosto accentuata nelle nazioni sviluppate, a causa dell’attuale gap di produzione. Le previsioni in tal senso parlano di una situazione che dovrebbe protrarsi almeno fino al 2012. La preoccupazione, dunque, si riferisce alla crescita non eccezionale di queste specifiche economie, anche perché l’espansione recente del credito ha causato una erronea allocazione delle risorse.
Finmeccanica e Trenitalia insieme per l’Alta Velocità
Attraverso la società controllata AnsaldoBreda, il colosso aerospaziale Finmeccanica ha reso noto d’aver sottoscritto, insieme a Bombardier, il contratto con Trenitalia per la fornitura di ben 50 treni per l’Alta Velocità. Trattasi di una commessa avente un controvalore pari ad oltre 1,5 miliardi di euro, 1.540 milioni di euro per l’esattezza; il contratto è stato siglato dopo che il Tar del Lazio, in merito all’aggiudicazione della gara, ha respinto un ricorso presentato da una società francese concorrente ed operante nello stesso ramo. In particolare, secondo quanto recita una nota ufficiale emessa dal Gruppo Finmeccanica, in data 5 agosto scorso era stata proprio Trenitalia ad annunciare l’aggiudicazione della gara al consorzio che è formato dalla società canadese Bombardier e dalla controllata di Finmeccanica AnsaldoBreda.
Edmond de Rothschild: tre nuovi prodotti destinati all’Italia
La Compagnie Financière Edmond de Rothschild è una delle principali banche private di tutta la Francia e deve il proprio nome all’omonimo barone che la creò nel 1953: la sua gestione del risparmio è ben sviluppata e una conferma arriva proprio nei confronti del nostro paese, visto che la società transalpina ha deciso di lanciare tre nuovi fondi comuni di investimento, in modo da ampliare la propria gamma in questo senso. I prodotti in questione si chiamano Quadrim 8, Geo-Energies e Multigest Select Alpha. Cerchiamo di comprendere e approfondire le caratteristiche e le peculiarità di ognuno di questi fondi. Si può cominciare a parlare di Quadrim 8: in pratica, si tratta di un fondo che beneficia di una gestione quantitativa e di una volatilità che non va oltre l’8% ogni anno. L’intento è sostanzialmente quello di sfruttare le performance positive mediante un’accurata diversificazione di portafoglio, visto che le zone geografiche e le strategie (breve termine Techincal, medio termine Global e lungo termine Value, a seconda delle preferenze di mercato) non mancano.
Bond Usa: grado di investimento e prestiti non sono proporzionali
Gli investitori sono riusciti a totalizzare una cifra superiore ai 100 miliardi di dollari per quel che concerne le obbligazioni investment-grade americane (vale a dire i bond con un maggiore grado di affidabilità) nel corso di quest’ultimo mese: si tratta, per la precisione, dei trenta giorni più dispendiosi in questo senso e in relazione alle emissioni del 2010, tenendo anche conto che, contemporaneamente, i prestiti sono giunti al loro livello più basso. Anche le vendite sono state piuttosto consistenti, con le previsioni degli istituti di credito che inducono all’ottimismo in questo senso. Le opportunità più interessanti sono state offerte da società quali Microsoft, Johnson& Johnson e altre compagnie industriali: si tratta, nello specifico, di emittenti che curano molto il costo del debito e quanto sono effettivamente in grado di pagare ai clienti.
Gruppo Danieli: CdA propone distribuzione dividendo
Ricavi in calo del 20%, Ebitda in contrazione del 9%, ma risultato netto attribuibile al Gruppo in aumento del 49% da 135,1 a 201 milioni di euro. Sono questi i dati salienti del bilancio annuale al 30 giugno 2010 del Gruppo Danieli che è stato approvato nella giornata di ieri dal Consiglio di Amministrazione. Trattasi, in particolare, di risultati che in termini di volume d’affari risultano essere in linea con le previsioni, che quindi sono state rispettate, mentre hanno superato il target sia in termini di acquisizione ordini, sia in termini di redditività. Per quel che riguarda il comparto della fabbricazione dell’acciaio, i prodotti offerti dalla società hanno contribuito ad alleggerire il rallentamento della domanda legata ad una crisi che è scoppiata nel 2008 ma che sta rientrando a ritmi decisamente più lenti di come invece si è manifestata. Di conseguenza, il Gruppo Danieli stima che lo slow down, quantomeno nei mercati di Stati Uniti ed Europa, possa perdurare ancora per uno o due anni.
Amplifon: shopping in Australia con acquisizione Gruppo NHC
Il Gruppo Amplifon ha reso noto d’aver messo a segno un’altra acquisizione strategica, stavolta in Australia attraverso l’acquisto del 100% del capitale di NHC Group Pty Ltd, un Gruppo che, con un network che, composto complessivamente da circa 200 negozi, opera sia in Australia, sia in Nuova Zelanda nel mercato delle soluzioni uditive. L’acquisizione, in accordo con una nota ufficiale emessa dal Gruppo Amplifon, avviene a fronte di un corrispettivo pari a 460 milioni di dollari australiani che saranno corrisposti per cassa; il perfezionamento dell’operazione risulta essere subordinato sia all’approvazione, in Nuova Zelanda, da parte dell’Overseas Investment Office, sia in Australia, da parte dell’organo regolatore del Foreign Investment Review Board. L’acquisizione, come sopra accennato, è strategica per Amplifon in virtù del fatto che la società entra in un mercato che non è ancora presidiato e che presenta nel futuro delle grandi potenzialità e margini di crescita.
Le nuove aspettative su Bank of Japan sospingono i bond governativi
I bond governativi giapponesi hanno appena terminato un ottimo periodo di performance positive, sostenuti in larga misura dalle rinnovate aspettative nei confronti di Bank of Japan: in particolare, sono stati molto importanti i ricavi fatti registrare nei confronti dei tassi overnight del Tesoro statunitense. Rimane comunque molto alta l’attenzione nei confronti dell’istituto di credito centrale della nazione nipponica, visto che l’indice Tankan (si tratta del riferimento utilizzato per osservare l’economia del paese nel breve termine) ha condotto i contratti futures fino a un range compreso tra 143,02 e 143,14 punti. La possibilità maggiore è che questo stesso indice metta in luce una crescita moderata da parte delle imprese giapponesi, a causa soprattutto dell’attuale outlook, così come è stato confermato dagli analisti di Royal Bank of Scotland Securities.
Il New Jersey pensa alla vendita di bond da 1,4 miliardi sui trasporti
Il governatore dello Stato del New Jersey Chris Christie intende seriamente vendere 1,4 miliardi di dollari in titoli obbligazionari da destinare poi al Transportation Trust Fund nel prossimo mese di ottobre: in questo senso, occorre sottolineare come siano già state avviate le trattative con il legislatore statunitense. I bond erano comunque stati progettati per essere ceduti nel corso di questo mese, anche perché è da diverso tempo che si parla di un piano a lungo termine volto a rimpinguare le casse del fondo sui trasporti, il quale dovrebbe essere a corto di denaro per i progetti dei prossimi anni. Il ritardo in questione è stato provocato essenzialmente da un fattore eccezionale: in effetti, i governi locali e gli stati federali stanno attualmente fronteggiando dei tassi di interesse mai così bassi come in questo momento per quel che concerne il debito municipale del mercato.
Eurotech: Parvus, nuova commessa con la Marina Americana
Eurotech in data odierna, lunedì 27 settembre 2010, ha reso noto che la propria controllata Parvus ha acquisito un nuovo contratto di fornitura per la Marina Americana, con la Lockheed Martin Systems Integration, per la fornitura di schede rugged VME con Switch Ethernet. Parvus, che da oltre sei anni, in materia di Switch Ethernet VME, effettua forniture a favore degli elicotteri della Marina, ha acquisito un ordine per alcune centinaia di unità che saranno consegnate nel corso dell’anno per andare ad equipaggiare gli elicotteri Seahawk MH-60 R e MH-60S; trattasi di componenti fondamentali ai fini dell’interfacciamento con tutta la strumentazione utilizzata a bordo degli elicotteri. In particolare, l’MH-60S è un elicottero utilizzato, tra l’altro, per le operazioni di salvataggio e di ricerca, per i rifornimenti in verticale, per interventi speciali nei conflitti, ma anche per missioni anti-mina in volo. L’MH-60R, in accordo con quanto recita una nota ufficiale emessa da Eurotech, è invece l’elicottero navale più performante al mondo, ed è stato progettato per il decollo dalle portaerei, fregate ed incrociatori.