Eni sigla in Regno Unito accordo per giacimento Deborah

Nell’Europa nord occidentale in futuro sia la flessibilità del mercato del gas, sia la sicurezza degli approvvigionamenti, potranno aumentare grazie ad un accordo che il colosso energetico italiano Eni ha siglato ed ha annunciato nei giorni scorsi con l’ente demaniale britannico, il Crown Estate. L’accordo, nello specifico, consiste nell’uso, quale sito di stoccaggio, del cosiddetto giacimento Deborah per quello che, in accordo con quanto sottolineato venerdì scorso proprio dalla società del cane a sei zampe con una nota, rappresenta in oltre 25 anni il primo accordo concluso nel Regno unito con l’ente demaniale britannico per i giacimenti esausti offshore su vasta scala.

Banco Popolare: aumento capitale fino a due miliardi di euro

Un aumento di capitale da due miliardi di euro sia per dare un nuovo impulso e sostegno alle piccole imprese ed alle famiglie, sia per il rimborso dei cosiddetti Tremonti bond. Sono questi i principali obiettivi dell’operazione di ricapitalizzazione annunciata in via ufficiale dal Banco Popolare a fronte di un aumento che risulta essere garantito da un consorzio che, in qualità di global coordinators, è costituito da BofA Merrill Lynch e da Mediobanca, mentre in qualità joint bookrunners per l’operazione il Banco Popolare si avvarrà della collaborazione di Deutsche Bank, ma anche della Goldman Sachs e di Credit Suisse. L’operazione di aumento del capitale sociale del Banco Popolare, fino a due miliardi di euro, è stata approvata dai Consigli di Sorveglianza e di Gestione, ragion per cui ora tutto passerà all’approvazione da parte dell’Assemblea degli azionisti del Gruppo bancario che dovrà riunirsi in sede straordinaria. In particolare, il capitale potrà essere aumentato in una o più volte, fino a due miliardi di euro, entro un termine massimo di 24 mesi dalla deliberazione dell’Assemblea.

Finmeccanica: Ansaldo Energia, nuova commessa in Siria

In Siria Ansaldo Energia, società controllata da Finmeccanica, ha confermato il proprio ruolo nel Paese andando ad acquisire un contratto per servizi, parti di ricambio e macchine per un controvalore di pertinenza pari a 160 milioni di euro. Nel dettaglio, in accordo con quanto reso noto giovedì scorso da Finmeccanica con un comunicato ufficiale, Ansaldo Energia si è aggiudicata la commessa nell’ambito di un Consorzio con Metka, una società greca, nei confronti della Public Establishment of Electricity for Generation and Transmission (PEEGT), azienda pubblica elettrica siriana. In particolare, il contratto stipulato dal Consorzio con PEEGT prevede che per il sito di Deir Azzour venga fornito un impianto a ciclo combinato. Ad Ansaldo Energia spetta l’equipaggiamento della centrale con una turbina a vapore del modello RT30, e con due turbine a gas modello AE94.3 A4; per le tre turbine è altresì prevista la fornitura sia dei sistemi ausiliari, sia dei relativi generatori.

Hedge Fund, ecco le novità del passaporto europeo

Il ritardo nell’approvazione del cosiddetto passaporto europeo per i fondi dei paesi europei e terzi è dovuto, in particolare, alle questioni che hanno diviso due dei principali paesi dell’Ue, Francia e Germania: i disaccordi sembrano però essere stati finalmente appianati e dunque si può prospettare una nuova era per gli hedge fund del Vecchio Continente. Le nuove regole sono state approvate col voto unanime dei vari ministri delle Finanze, così come è stato annunciato solennemente dall’attuale presidente di turno dell’Unione Europea, il belga Didier Reynders. L’intento principale di questa riforma è quello di proteggere in maniera adeguata gli investitori e i consumatori, una sorta di architettura finanziaria innovativa.

Etf e Malesia: interessante il piano di espansione economica

Il continente asiatico può rappresentare, nel momento attuale, un approdo piuttosto sicuro e appetibile per qualsiasi tipo di investitore: una delle nazioni su cui fare maggiore affidamento è senza dubbio la Malesia (ci troviamo nella zona sudorientale, dove contano molto le vicinanze geografiche con Singapore e Thailandia), la quale sta approntando un ambizioso piano di espansione economica, una operazione che si è resa necessaria alla luce della rivelazione del nuovo budget del paese. Ed è proprio questo piano a far sorgere spontanea una domanda: sarà sufficiente una movimentazione finanziaria di questo tipo per condurre Kuala Lumpur e i suoi Exchange Traded Fund nel paradiso della prosperità economica?

Aletti colloca un Planar e un Autocallable Step Plus sul Sedex

Banca Aletti, l’istituto di credito del Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara attivo prevalentemente nel campo degli investimenti, rinsalda la propria presenza presso il Sedex: il segmento di Borsa Italiana ha infatti visto debuttare tre giorni or sono due nuovi certificati finanziari che beneficiano di questa società emittente. Nello specifico si tratta di un certificato Planar e di un certificato Autocallable Step Plus, entrambi comunque focalizzati su titoli azionari e indici. Entrando maggiormente nel dettaglio finanziario, c’è da dire che il certificato Planar, il cui codice Isin è IT0004627912, osserverà da vicino le performance dell’indice Eurostoxx Oil&Gas; come si evince facilmente dal nome, si tratta di un indice europeo legato saldamente al petrolio e al gas e ai loro principali paesi fornitori, senza dimenticare che lo strike è stato fissato a 286,24 euro, mentre la scadenza sarà quinquennale (avverrà il 31 agosto del 2015), con un livello di protezione piuttosto interessante, vale a dire l’85%.

A&P, per i bond convertibili calo ai livelli dello scorso luglio

Lo stato americano del New Jersey è noto anche per una catena di supermercati dal nome altisonante, The Great Atlantic & Pacific Tea, meglio conosciuta con la sigla A&P: si tratta, nello specifico, di una compagnia attiva in diversi stati federali (tra cui possiamo citare il Connecticut, il Delaware e la Virginia) e suddivisa in più comparti (surgelati, discount, gourmet, liquori e molto altro). È stata proprio la società di Montvale a caratterizzare in negativo le ultime contrattazioni dei titoli obbligazionari, visto che i bond convertibili che beneficiano di questo marchio sono scesi al loro livello più basso da quasi tre mesi a questa parte. C’è un motivo preciso per un declino di questo tipo e risiede nel fatto che la stessa A&P sta tentando di ottenere un prestito per venire incontro a quei soggetti che hanno finora evitato la bancarotta.

Brembo annuncia affitto ramo azienda fornitore

Brembo S.p.A., società italiana quotata in Borsa a Piazza Affari, e leader mondiale nel comparto degli impianti frenanti a disco per i veicoli, ha reso noto nella giornata di ieri d’aver siglato un contratto di affitto di un ramo d’azienda di un proprio fornitore fino alla data del 31 dicembre del 2011. Trattasi, nello specifico, di un ramo d’azienda che, costituito da due società, appartiene ad un importante fornitore di parti meccaniche prodotte attraverso lavorazioni tecnologiche. Nel dettaglio, l’operazione annunciata da Brembo è stata messa in atto al fine di garantire la continuità alla fornitura proprio al Gruppo Brembo tenendo conto dell’attuale stato di difficoltà finanziaria in cui versano le società Iral e Immc nell’ambito di una collaborazione che dura da anni. In questo modo Brembo mira sia a garantire continuità alla forniture, sia a salvaguardare il patrimonio tecnologico ed il know–how che la stessa Brembo in questi anni ha trasferito alle due società. L’affitto del ramo di azienda è avvenuto attraverso La.Cam Srl, una newco di recente costituzione ed interamente controllata da Brembo S.p.A..

Anglo Irish Bank, offerto uno scambio debito-obbligazioni

Anglo Irish Bank rappresenta una delle maggiori banche statali irlandesi, nonché il simbolo della difficile situazione finanziaria che sta vivendo la nazione nordeuropea; c’è comunque una novità di rilievo per gli investitori, visto che l’istituto di Dublino ha offerto uno scambio di 1,6 miliardi di euro del debito subordinato per delle nuove obbligazioni quotate venti centesimi l’una. Pertanto, i detentori di questi bond avranno a disposizione titoli con scadenza nel 2011 e garantiti dal governo. Secondo gli analisti, l’Irlanda sta chiaramente cercando di conseguire una forte partecipazione in questo caso, dato che l’unica altra alternativa possibile e percorribile è quella del processo penale.

Axa Investment Managers: preoccupa la crescita portoghese

Axa Investment Managers, il comparto appositamente dedicato alla gestione degli investimenti dell’omonimo gruppo francese, è solita sbilanciarsi su alcune specifiche situazioni economiche, con delle prospettive per il futuro che riguardano sempre una gamma molto ampia di risparmiatori: l’ultima analisi della compagnia parigina si è soffermata sul Portogallo e sul suo momento non brillante. I bond del paese iberico potrebbero risentire di queste difficoltà: la nazione sta tentando di attuare una adeguata riforma fiscale, imponendo misure di austerity ai propri cittadini. Una delle conseguenze principali di questa cinghia così stretta è stato il pessimo rendimento dei titoli di Stato lusitani, i quali sono anche riusciti a perdere quindici punti base in una sola sessione.

L’Euronext quota dieci nuovi Exchange Traded Funds

In matematica si usa dire che il dieci è un numero “felice”: in effetti, la Borsa francese ha vissuto una certa euforia proprio ieri, ma di tipo maggiormente finanziario, visto che è stato annunciato il debutto ufficiale di dieci nuovi Exchange Traded Funds. Si tratta, in pratica, di strumenti finanziari che beneficeranno dell’emissione e del prestigioso marchio di Lyxor, la sgr transalpina attiva soprattutto in questo segmento degli investimenti; inoltre, la prima negoziazione avverrà domani e c’è una certa attesa circa i rendimenti futuri di questi Etf. Analizziamo tali prodotti, in particolare quelli più appetibili ai risparmiatori. C’è anzitutto il Lyxor Msci W Etr (codice Isin: LU0533032420), quotato sull’Euronext e che andrà ad osservare da vicino l’andamento dell’indice sottostante, vale a dire l’Msci World Energia Index Return.

Etf, notevole il peso del Tarp sui comparti finanziari

Gli Etf finanziari devono aver avvertito in maniera netta lo scossone provocato dall’amministrazione Obama: in effetti, gli istituti di credito di dimensioni minori stanno subendo il peso influente da parte del programma Tarp (acronimo che identifica il Troubled Asset Relief Program, il programma statunitense volto ad aiutare gli istituti di credito in difficoltà), mentre le banche maggiori devono fronteggiare i continui fallimenti e una crescita economica piuttosto debole. Comunque, la sfida comune rimane quella dell’aumento di capitale, nonostante lo stesso Tarp stia tagliando con decisione i dividendi degli azionisti; c’è stato anche qualche caso di tentativo di uscita dal provvedimento in questione, ma il tutto risulta fin troppo difficile.

New York City HHC, bond penalizzati dal dibattito sulla sanità

La New York City Health and Hospitals Corporation, compagnia che fornisce ben 1,3 milioni di dollari nei cinque “borough” della città, ha ricevuto ordini per 188 milioni relativi al debito da investitori individuali: questi ultimi, in effetti, stanno domandando a gran voce dei rendimenti maggiori a causa della riforma che sta coinvolgendo il sistema sanitario americano. I bond che scadranno nel mese di dicembre del 2018 sono stati quotati con un rendimento pari al 2,84%, con un incremento molto vicino al punto percentuale. In questo caso, comunque, c’è da dire che la tematica che bisogna affrontare con maggiore urgenza è l’incertezza che circonda i costi sanitari: secondo alcuni analisti, infatti, anche una struttura che dovesse beneficiare di una doppia A relativa al rating potrebbe pagare i tassi di interesse più alti.

Gas Plus perfeziona acquisto Padana Energia

A fronte di un prezzo a fermo pari a 179,1 milioni di euro, l’operatore Gas Plus, quarto produttore di gas naturale nel nostro Paese, ha perfezionato nella giornata di ieri un’operazione annunciata nelle scorse settimane. Trattasi, nello specifico, dell’acquisto da Eni del 100% delle quote di Padana Energia SpA, interamente posseduta dalla società del cane a sei zampe, facendo seguito ad un accordo che era stato stipulato nell’agosto scorso. Il prezzo a fermo concordato comprende gli aggiustamenti relativi sia alle poste del circolante, sia a quelle per interessi, con i flussi di cassa relativi all’anno 2010 che spetteranno al soggetto acquirente. A fronte del prezzo a fermo, in funzione delle produzioni dei prossimi cinque anni, c’è anche un prezzo integrativo fino ad un massimo di 25 milioni di euro cui eventualmente andrà ad aggiungersi un’integrazione di prezzo legata a ritrovamenti collegati al potenziale esplorativo che è già stato studiato.