Collocati 1,3 miliardi di titoli portoghesi: scadenze 2016 e 2020

L’ultima collocazione di titoli di Stato da parte del governo del Portogallo ha riguardato ben 1,3 miliardi di strumenti finanziari: una cifra davvero ingente, la quale è stata comunque suddivisa in maniera pressoché equa, con 629 milioni di titoli che beneficeranno di una scadenza tra sei anni (nel 2016) e altri 672 milioni che invece avranno un arco temporale decennale (la scadenza è stata infatti fissata nel 2020). In particolare, poi, c’è da sottolineare come i prodotti con scadenza nel 2016 avranno anche un’altra caratteristica davvero interessante, vale a dire una cedola pari al 4,20%; in tal senso, il rendimento di cui gli investitori interessati possono usufruire e beneficare è giunto fino al 4,312% e già è stata registrata una domanda due volte superiore all’offerta del governo di Lisbona.

Invece, per quel che concerne i titoli che hanno una scadenza a dieci anni, bisogna precisare come essi presentino un rendimento leggermente più alto (circa il 5,31%), mentre la domanda ha superato l’offerta di 1,8 volte; tra l’altro, il rendimento appena citato è superiore a quello che era stato registrato nel corso dell’asta di circa tre mesi fa (inizio di giugno), periodo in cui al titolo di Stato decennale era stato assegnato un 5,23%. Il tutto è una diretta conseguenza del maggiore spread che sta caratterizzando il Bund a dieci anni della Germania e delle sue ultime prestazioni piuttosto positive.

Il 2010 lusitano, invece, ha fatto molto parlare di sé per la collocazione totale di 15,4 miliardi di euro in titoli di diverso tipo, vale a dire ben il 72% del target di emissioni che era stato prefissato proprio per quest’anno, dunque si è ancora in linea con gli obiettivi dichiarati. L’attuale classifica della raccolta europea vede il Portogallo piazzarsi a un lusinghiero terzo posto, alle spalle solo di Grecia e Irlanda, anche se in questi casi si deve parlare più correttamente di linee di credito messe a disposizione dall’Ue.