Axa Investment Managers: preoccupa la crescita portoghese

Axa Investment Managers, il comparto appositamente dedicato alla gestione degli investimenti dell’omonimo gruppo francese, è solita sbilanciarsi su alcune specifiche situazioni economiche, con delle prospettive per il futuro che riguardano sempre una gamma molto ampia di risparmiatori: l’ultima analisi della compagnia parigina si è soffermata sul Portogallo e sul suo momento non brillante. I bond del paese iberico potrebbero risentire di queste difficoltà: la nazione sta tentando di attuare una adeguata riforma fiscale, imponendo misure di austerity ai propri cittadini. Una delle conseguenze principali di questa cinghia così stretta è stato il pessimo rendimento dei titoli di Stato lusitani, i quali sono anche riusciti a perdere quindici punti base in una sola sessione.


C’è comunque da sottolineare che questi profitti obbligazionari sono molto simili alla fase precedente all’ingresso del Portogallo nell’area dell’euro, dunque è soprattutto la politica della Banca Centrale Europea a influire enormemente in questo senso. La crescita interna rimane però molto debole. Il prodotto interno lordo sta facendo registrare delle medie troppo basse (+1,3% rispetto alla media regionale, 1,9%) e la recessione sta continuando a far sentire i propri effetti. Le uniche luci brillano sul fronte delle esportazioni, con un leggero miglioramento nel deficit delle partite correnti: questo dato vuol significare che la nazione iberica è ancora eccessivamente dipendente dalle fonti estere di finanziamento.

Facendo ancora un riferimento alle esportazioni, occorre precisare che la specializzazione geografica non sta permettendo a questo fattore di approfittare dello sviluppo dei paesi emergenti. Infine, gli investitori finanziari dovranno tener presente che per la riduzione di tale debito sarà inevitabile andare a gravare sul sistema economico, già di per sé fiacco; in aggiunta, con un tasso di disoccupazione superiore al 10% della popolazione attiva e una domanda interna che stride con la rigidità fiscale imposta dal ministro delle Finanze, Fernando Teixeira dos Santos, si preannuncia una nuova fase recessiva.

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