Primi bond decennali dopo il salvataggio per il Portogallo

banco_de_portugal_-placaIl Portogallo ha perfezionato la prima vendita di titoli obbligazionari a dieci anni dopo il piano di salvataggio del 2011 (vedi anche Rendimento bond PIGS dopo piano salva-euro): si tratta di un momento fondamentale per la nazione lusitana, visto che si stanno compiendo numerosi sforzi per riguadagnare la fiducia degli investitori e per dimostrare che le politiche di austerità sono state utili. Come ha spiegato il ministro delle Finanze, Paulo Portas, la cessione di bond a cui si sta facendo riferimento serve a sottolineare come le riforme economiche del governo di Lisbona stiano funzionando.

In aggiunta, i rendimenti su questi strumenti decennali sono recentemente scesi fino al 5,5%, una percentuale interessante, visto che appena un anno fa era addirittura doppia. Il tasso di interesse dovrebbe aggirarsi attorno al 5,7% per la precisione, con una domanda di mercato pari a nove miliardi di euro, una importante boccata di ossigeno per le casse portoghesi. In effetti, l’operazione relativa a tale debito è stata definita un grande successo. La notizia, poi, è positiva anche per coloro che hanno garantito i prestiti del salvataggio quasi due anni fa, con il paese che sembra sul punto di ripristinare il proprio benessere fiscale.

È parecchio tempo che Lisbona non si cimenta in una operazione che coinvolge appunto il suo debito a lungo termine, più precisamente due anni fa l’importo fu pari a settantotto miliardi di euro. Come è noto, le tre principali agenzie di rating a livello internazionale hanno declassato il giudizio portoghese fino al grado “spazzatura”. Quei momenti sono ora solo un brutto ricordo? La tentazione di rispondere in maniera affermativa è forte, ma bisogna andarci molto cauti: di sicuro, si può dire che questo caso è molto più simile a quello irlandese (con un programma di austerity economica che ha dato i suoi frutti) che a quello greco, ancora alle prese con difficoltà e crisi di ogni tipo.

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