Nokia Oiy, celebre colosso finlandese attivo nella telefonia mobile, ha provveduto a emettere 750 milioni di euro in obbligazioni convertibili: si tratta di una offerta finanziaria dagli obiettivi ben precisi, vale a dire un utile indirizzamento delle scadenze del debito aziendale. In contemporanea a questo lancio, comunque, il titolo azionario del gruppo è sceso in Borsa. Giusto cinque giorni fa si parlava della società di Espoo, mettendo in evidenza il fatturato Nokia più alto del previsto, perché c’è stato bisogno allora di bond di questo tipo. Anzitutto, gli strumenti a cui si sta facendo riferimento sono previsti in scadenza nel 2017, dunque beneficeranno di una durata quinquennale.
Azioni
Azionario europeo può crescere del 10% a fine 2012 secondo Ubs
Secondo la banca d’affari svizzera Ubs, gli utili delle aziende europee saranno meno ricchi ma dovrebbe esserci spazio per un’ulteriore crescita del 10% dei listini azionari europei da qui a fine anno. Secondo lo strategist per l’azionario della banca elvetica, Nick Nelson, l’indice Stoxx600 europeo dovrebbe mettere a punto un mini-rally per completare al meglio il trend rialzista iniziato lo scorso fine luglio, quando Mario Draghi dichiarò di voler fare tutto il possibile per salvare l’euro.
Produzione Jeep Fiat in Cina
Secondo quanto ha reso noto il ceo di Fiat e Chrysler per l’Asia, Mike Manley, Fiat starebbe pianificando di riportare la produzione della Jeep in Cina, producendo tutti i modelli di questo marchio nel Paese asiatico. “Fiat è in colloqui molto dettagliati con il partner cinese Guangzhou Automobile Group sulla possibilità di costruire le jeep in Cina” – ha detto Manley. Lì infatti “le opportunità di volumi per noi sono molto significative” – ha aggiunto il manager, per poi precisare che si stanno assumendo in esame le opportunità all’interno dell’attuale livello produttivo esistente.
BlackRock consiglia di investire su aziende di qualità
Secondo la casa di investimenti BlackRock, una delle più prestigiose su scala mondiale, lo stile di gestione degli investimenti più opportuno alla luce del contesto macroeconomico attuale porta a scommettere maggiormente su aziende di qualità, con vantaggi competitivi e con un livello di indebitamento conservativo e prudenziale. E’ quanto afferma Stuart Reeve, managing director e portfolio manager del team Global Equity di BlackRock. Secondo l’esperto, non è vero che per ottenere maggiori rendimenti bisogna accettare un rischio maggiore.
Utile Microsoft in calo
Brutte notizie per gli investitori Microsoft. Gli utili della società di Redmond, infatti, hanno subito un profondo calo, penalizzato dal deterioramento economico delle divisioni Windows e Windows Live. Alla vigila dell’uscita del nuovo sistema operativo Windows 8, pertanto, Microsoft si risveglia con dati estremamente deludenti, che pongono nuove ombre sul futuro a breve e medio termine della società. Vediamo nel dettaglio quali sono i risultati conseguiti dalla compagine, e cosa succederà ora all’azienda quotata in Borsa.
Fatturato Nokia più alto del previsto
Sebbene si sia concluso con la sesta perdita consecutiva, l’ultimo trimestre, per Nokia, ha trovato anche dei margini positivi di interpretazione. Il fatturato del colosso finlandese si è infatti accomodato su una soglia pari a 7,2 miliardi di euro, contro gli 8,98 miliardi di euro del terzo trimestre del 2011, e contro stime degli analisti per 6,93 miliardi di euro. Tuttavia, al di là di questa parentesi di ottimismo, la rimanente gamma di valutazioni sull’andamento economico finanziario di Nokia è senza dubbio deludente.
Investire sul titolo A2A dopo calo spread Btp-Bund
Il continuo calo del differenziale di rendimento tra il Btp e il Bund tedesco con scadenza decennale sta facendo scendere sempre più i tassi italiani. In generale, si ravvisa un netto ridimensionamento dei tassi su tutta la curva dei rendimenti italiana. Si tratta di un trend che potrebbe favorire soprattutto le aziende più indebitate, che negli ultimi mesi hanno sofferto molto in borsa proprio a causa dell’elevato carico di indebitamento finanziario netto. Tra le aziende italiane più indebitate ci sono alcune utility, come ad esempio A2A.
Dividendo straordinario Impregilo
Impregilo ha confermato la possibilità di distribuire un dividendo straordinario a margine dell’operazione di cessione di gran parte della partecipazione che detiene nella brasiliana Ecorodovias (il 23 per cento del capitale dell’impresa sudamericana). La società ha affermato la volontà di distribuire un dividendo straordinario durante la conference call che i vertici del gruppo hanno tenuto con gli analisti, ma non sono stati espressi dettagli ulteriori sull’entità della cedola (ad agosto avevamo anticipato: Impregilo garantirà un jumbo dividend ai propri azionisti).
Enel resta idea d’acquisto secondo Citigroup
Il titolo Enel si conferma tra i titoli preferiti di Citigroup sul listino azionario italiano. Gli esperti del colosso bancario americano ritengono che Enel possa offrire ancora solide prospettive di crescita grazie ad una “forte esposizione alle attività regolate e allo sviluppo internazionale”. Citigroup ritiene che Enel sia ancora un’idea d’acquisto interessante, così ha deciso di confermare l’indicazione a “buy” (comprare le azioni) e il target price a 3,6 euro. Oggi il titolo Enel è in rialzo dell’1,15% a 2,982 euro.
Titolo Mediaset +6% su interesse Al Jazeera per pay tv
Gli investitori sembrano apprezzare le voci di un interesse del colosso arabo Al Jazeera sulla tv a pagamento del gruppo Mediaset, ovvero Mediaset Premium. Oggi le azioni del gruppo televisivo di Cologno Monzese svettano in testa all’indice FTSE MIB con un rialzo del 6,14% a 1,624 euro. E’ stato finora toccato un top intraday a 1,634 euro, che ha portato il titolo sui livelli più alti dallo scorso 25 settembre. Secondo indiscrezioni di stampa, Al Jazeera sarebbe interessata soprattutto ai contenuti sportivi della pay tv Mediaset Premium.
Opa Marcolin
Secondo quanto rivela la Reuters, il fondo di private equity PAI ha concluso un accordo per rilevare il 78,39 per cento del capitale di Marcolin a 4,25 euro per azione. Successivamente, il fondo è intenzionato a lanciare un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sempre a 4,25 euro, per un prezzo inferiore alla chiusura di venerdì (a 4,78 euro). Vediamo dunque cosa è accaduto – e cosa accadrà – ai titoli Marcolin e ai possessori delle quote di partecipazione nella società.
Antonveneta – Mps: Mussari indagato
A distanza di cinque mesi dall’acquisizione di Antonveneta da parte di Monte dei Paschi di Siena (transazione che nel lontano 2007 costò alla banca toscana 10,3 miliardi di euro), l’attuale presidente dell’Abi Giuseppe Mussari – ai tempi dei fatti presidente dell’istituto – è stato iscritto nel registro degli indagati. Si chiude in tal modo una prima tappa delle lunghe indagini avviate il 9 maggio dalla Finanza, che ha effettuato una serie ripetuta di ispezioni nella sede storica del Monte (Rocca Salimbeni), negli uffici della Fondazione Monte dei Paschi, in Comune, in Provincia, in abitazioni private e uffici di coloro che avevano preso parte a vario titolo all’acquisto di Antonveneta da Banco Santander, che due mesi prima l’avevano pagata “solo” 6,6 miliardi di euro.
Conti Burberry 2012
Burberry, il noto marchio della moda, ha pubblicato una serie di dati economico finanziari che hanno trovato ampio e positivo riscontro da parte degli analisti. Dopo il profit warning lanciato nello scorso mese di settembre, infatti, la società ha rilasciato i conti che confermano il rallentamento delle vendite, ma in misura significativamente inferiore rispetto a quanto temuto. Inoltre, l’azienda rende noto che a partire dal 2013 riprenderà la gestione diretta della linea profumi, che aveva precedentemente esternalizzato a un partner.
Su quali azioni tedesche investire a fine 2012
Nonostante i recenti alti e bassi delle borse continentali, ci sono in Europa alcune aziende quotate che continuano a mostrare una certa solidità offrendo contestualmente agli investitori un buon riparo contro la volatilità dei mercati. Nell’area euro troviamo buone occasioni di investimento nelle solide azioni tedesche, in particolare quelle attive nel settore della chimica industriale. Si tratta di un comparto particolarmente tonico caratterizzato dalla presenza di veri e propri colossi, in grado di recente di realizzare nuovi massimi storici nonostante un contesto di mercato incerto.