Azionario europeo può crescere del 10% a fine 2012 secondo Ubs

Secondo la banca d’affari svizzera Ubs, gli utili delle aziende europee saranno meno ricchi ma dovrebbe esserci spazio per un’ulteriore crescita del 10% dei listini azionari europei da qui a fine anno. Secondo lo strategist per l’azionario della banca elvetica, Nick Nelson, l’indice Stoxx600 europeo dovrebbe mettere a punto un mini-rally per completare al meglio il trend rialzista iniziato lo scorso fine luglio, quando Mario Draghi dichiarò di voler fare tutto il possibile per salvare l’euro.

L’esperto intravede la possibilità di utili in calo, a causa della recessione in atto e delle prospettive di forte rallentamento economico per tutto il 2013. Ubs taglia così le stime di utili dal 7% al 3%. Tuttavia, nonostante il calo dei profitti attesi, Ubs ritiene che possa ancora esserci spazio per una crescita dei listini continentali. Secondo Ubs, a trainare i rialzi dovrebbero essere soprattutto Vodafone (telecomunicazioni), Arm (semiconduttori), Amadeus (software), Holcim e Lafarge (cemento e costruzioni), Anheuser-Bush (beverage) e Tui Travel (turismo).

Secondo Nelson, “la riduzione dei profitti aziendali è più che controbilanciata da un miglioramento del sentiment del mercato per quanto riguarda la soluzione della crisi dell’euro”. L’esperto è convinto che possa avvenire “un’espansione del rapporto prezzo/utili medio delle società quotate dalle attuali 11 volte a un livello di 12”. Tra le aziende da tener d’occhio troviamo anche la compagnia aerea Air France, il colosso riassicurativo tedesco Munich Re, la svedese SKF, l’olandese Reed Elsevir e il gruppo britannico Next attivo nella grande distribuzione.

Ad Ubs piace molto la britannica Arm Holdings, sulla quale viene indicato un giudizio “buy” (comprare le azioni). La banca svizzera evidenzia che la società dovrebbe fare molto bene nel terzo trimestre dell’anno e sta penetrando sempre più nel processo di alta gamma degli smartphone. Piace molto anche la spagnola Amadeus, che potrebbe raggiungere un giro d’affari del 20% battendo le stime di consensus ferme al 10%. Ubs consiglia di tenere sotto controllo anche Vodafone, che potrebbe beneficiare dei risultati migliori delle attese della controllata americana Verizon.

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