Exor conversione azioni privilegiate

Secondo indiscrezioni di stampa Exor avrebbe intenzione di annunciare una conversione delle azioni privilegiate in azioni ordinarie, tanto che avrebbe già dato mandato ad alcuni advisor per valutare gli eventuali benefici dell’operazione. Secondo la maggior parte degli addetti ai lavori questa operazione si farà,ma ora bisognerà vedere solo entro quali tempi. Intanto, stamattina a Piazza Affari le azioni ordinarie Exor perdono lo 0,74% a 18,7 euro, appesantite dall’aandamento negativo dell’indice FTSE MIB in calo di oltre un punto a causa dell’incertezza sullo scenario politico italiano.

Downgrade Saipem

Giornata movimentata, quella di ieri, per il titolo Saipem. Una serie di downgrade ravvicinati ha infatti generato influenze pesantemente negative per la compagine, a loro volta determinate dal vero e proprio terremoto ai vertici del gruppo della società controllata da Eni, in seguito a un’indagine della Procura di Milano con l’ipotesi di reato di corruzione in Algeria. Ne è scaturita la decisione di rimettere l’incarico da parte dell’a.d. Pietro Franco Tali e del direttore finanziario di Eni, Alessandro Bernini, cfo di Saipem fino al 2008.

Enel chiude collaborazione nucleare con Edf

Enel ha chiuso la collaborazione nucleare con Edf. In questo modo, dopo la rinuncia al progetto di riavvio dell’energia atomica tricolore, con la realizzazione di almeno quattro centrali nucleari in collaborazione con Edf, Enel ha formalmente trovato un accordo per svincolarsi dalla joint venture con l’azienda transalpina, creata per favorire la realizzazione di cinque centrali in Francia, entro il prossimo decennio. “Ritardi e aumento dei costi” sono le cause imputate da Enel per giustificare la cessazione della collaborazione.

Dove investire nel 2013 secondo Union Bancaire Privée

Il team degli specialisti di Union Bancaire Privée è convinto che il 2013 sarà un anno di ripresa dell’economia mondiale, sebbene non ci saranno identiche velocità. Stati Uniti e Cina vengono visti come i due player economici in grado di trainare l’economia mondiale nei prossimi anni. Dopo aver stimato una crescita del pil mondiale al 2,2% nel 2012, UBP si aspetta un miglioramento nei prossimi dodici mesi. Infatti, gli esperti della banca svizzzera stimano una crescita del pil mondiale del 2,4% nel 2013.

Intel riacquista parecchie azioni tramite un’infornata di bond

Intel Corporation, celeberrima multinazionale attiva nel settore dei semiconduttori, ha confermato le ultime indiscrezioni sui suoi investimenti finanziari, pianificando nel dettaglio il riacquisto di ben sei miliardi di dollari in azioni ordinarie: questa operazione è avvenuta nel corso della giornata odierna tramite la vendita di appositi titoli obbligazionari. Proprio un anno fa, tra l’altro, vi fu per Intel il primo bond non convertibile dopo ventiquattro anni. Il colosso di Santa Clara ha fatto sapere che per questi strumenti finanziari si è messo al lavoro insieme a diversi istituti di credito, vale a dire JPMorgan, Merrill Lynch, Pierce e Fenner & Smith Incorporated.

Piaggio è da comprare secondo Citigroup

Giornata molto positiva quella odierna per il titolo Piaggio & C, che a Piazza Affari mostra un rialzo del 4,95% a 1,95 euro. A mettere le ali alle azioni della storica società motociclistica di Pontedera è stata la promozione ricevuta da Citigroup, che ha deciso di alzare il rating a “buy” (comprare le azioni) dalla precedente valutazione “neutral”. Il target price assegnato dagli analisti finanziari di Citi è 2,4 euro, che equivale a un potenziale upside in borsa del 23% rispetto ai valori correnti. Il titolo ha toccato per ora un massimo intraday a 1,976 euro.

Ritiro Ipo Sea commenti

La notizia del ritiro di Sea dalla procedura di prima quotazione sui mercati regolamentati a causa di un troppo scarso interesse da parte dei potenziali investitori, non accenna a placare le polemiche. Ad ogni modo, il sindaco di Milano, Giuseppe Pisapia, cerca di ricondurre il tutto all’ordinarietà delle relazioni tra le parti, ricordando come lo stop alla quotazione della società che gestisce gli scali aeroportuali milanesi in Borsa non sia una brutta figura, e come il comune di Milano ha fatto il migliore affare degli ultimi 10 anni quando ha venduto l’anno scorso a F2i il 29,75 per cento del capitale della società.

Su quali mercati emergenti investire nel 2013 secondo Ubs

Quando manca ormai meno di un mese alla conclusione del 2012, le case d’affari e le investment bank più importanti al mondo stanno cominciando a delineare gli scenari macroeconomci e di investimento per il nuovo anno. A quanto pare è opinione comune che i mercati emergenti resteranno ancora un tema caldo per gli investimenti nel 2013, considerando che l’Europa dovrebbe mostrare ancora una crescita negativa o poco sopra lo zero e gli Stati Uniti sono attesi ancora in crescita moderata.

Svalutazioni banche 2012

Secondo quanto affermano gli analisti di Mediobanca, le difficoltà del sistema bancario europeo proseguiranno ancora nel breve e nel medio termine. Criticità che hanno fatto sentire il proprio peso sull’andamento della redditività delle attività delle aziende creditizie, con profitti dei maggiori istituti in flessione del 37,8 per cento a causa di svalutazione di avviamenti e di crediti. Mediobanca afferma infatti come gli utili netti aggregati delle 18 maggiori banche del Continente siano calati di oltre 14,5 miliardi di euro rispetto al 2011.

Dove investire nel 2013 secondo Goldman Sachs

La banca d’affari newyorkese Goldman Sachs ha delineato lo scenario per l’economia e i mercati globali per il prossimo anno. La banca si aspetta una ripresa economica negli Stati Uniti e in Asia, mentre il pil è atteso in crescita al 3,3% dal 3%. View negativa sull’economia europea, che secondo gli esperti della banca americana sperimenterà ancora una lieve recessione (-0,2%). In realtà, Goldman Sachs ritiene che l’economia della zona euro tornerà a crescere solo a partire dal 2015, ma ci saranno velocità diverse tra Germania e paesi periferici.

Mps emette altri 500 milioni di euro di Monti-bond

Il consiglio di amministrazione di Monte dei Paschi di Siena ha promosso l’emissione dei Monti-bond per un complessivo importo massimo di 3,9 miliardi di euro: di questi, 1,9 miliardi di euro saranno utilizzati per riscattare e sostituire integralmente i c.d. Tremonti-bond. Ad affermarlo è la stessa banca senese in un comunicato stampa in cui precisa altresì come l’emissione avverrà in via subordinata al rilascio delle necessarie autorizzazioni. L’operazione dovrebbe comunque formalizzarsi entro il 28 dicembre 2012, con un prezzo di emissione alla pari.

Investire in Pirelli 2012

Pirelli ha recentemente rivisto al ribasso le previsioni sui ricavi e sul debito, nonostante un rendiconto gestionale dei primi nove mesi in linea con le attese, con un utile di 308,3 milioni di euro (251,3 milioni di euro nello stesso periodo del 2011, +22,7 per cento su base annua). L’ebit, comprensivo degli oneri di ristrutturazione (a loro volta pari a 18,2 milioni di euro contro i 9,9 milioni di euro al 30 settembre 2011) si è invece fermato a 592,8 milioni di euro (+31,4 per cento), il margine ebit del 13 per cento (ex 10,6 per cento), i ricavi di 4.574,1 milioni di euro (+7,2 per cento).

Investire sui Btp a lunga scadenza secondo Allianz

Molti gestori sono convinti che i governi e le banche centrali mondiali più importanti saranno costretti a seguire la strada della cosiddetta financial repression per uscire dalla crisi economica e finanziaria attuale. Per molti anni a venire si prospetta, dunque, un proseguimento della politica monetaria e fiscale all’insegna di una crescita economica abbinata all’aumento dell’inflazione oltre la media come strada da seguire per uscire dalla crisi debitoria. I rendimenti delle attività finanziarie, soprattutto le obbligazioni governative, dovrebbero restare sotto il tasso di inflazione evidenziando tassi reali negativi.

Vendita Aston Martin a Mahindra?

Nonostante Investindustrial fosse dato in vantaggio nella corsa all’acquisizione di Aston Martin (ne abbiamo parlato qui, sul nostro blog “cugino” Mondo Finanza Blog) sembra che il gruppo indiano Mahindra abbia superato il concorrente nel corso delle ultime ore, puntando a chiudere, già entro la fine della settimana, l’acquisizione del 50% di Aston Martin. Mahindra, che è principalmente focalizzata sulla produzione di trattori, deve tuttavia vedersela ancora con l’operatore di private equity italiano Investindustrial, che non è escluso che possa rilanciare con una proposta ancora più agguerrita della precedente.