Amplifon, a settembre utile netto e ricavi lusinghieri

Amplifon, azienda milanese celebre per i suoi apparecchi acustici, ha messo in luce una trimestrale davvero interessante: come approvato infatti dal consiglio di amministrazione, il resoconto intermedio di gestione presentava dati piuttosto lusinghieri in merito al periodo che si è concluso lo scorso 30 settembre. Nel dettaglio, nonostante la crisi imperante, il gruppo lombardo è riuscito a far segnare dei buoni ricavi e un’ottima redditività. In particolare, i ricavi in questione sono stati molto vicini ai 589 milioni di euro, con un aumento pari al 18,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; inoltre, il margine operativo lordo si è notevolmente avvicinato ai novanta milioni di euro, con un miglioramento di ben 48,5 punti percentuali e ottimi benefici ottenuti grazie ai business europei.

In aggiunta, non si può dimenticare nemmeno la splendida performance dell’utile netto, pari a oltre venti milioni di euro e in crescita del 31%. I primi nove mesi di quest’anno sono dunque stati piuttosto brillanti, grazie soprattutto al prezioso contributo fornito dalle vendite negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. Si è proseguito, pertanto, sulla strada dell’internazionalizzazione e dell’espansione geografica. A questo punto è possibile ipotizzare degli scenari finanziari per il futuro più imminente. Ad esempio, Amplifon è destinata a confermare questa crescita anche nell’ultimo trimestre del 2011 e nei primi mesi del 2012; inoltre, è stato anche reso noto l’ultimo atto relativo al programma di acquisto e disposizione delle azioni proprie.

Quest’ultimo, nello specifico, aveva visto la luce per la prima volta un anno e mezzo fa (la data di avvio è il 21 aprile del 2010), quando vi fu l’assemblea degli azionisti che lo approvò in maniera opportuna. I titoli azionari complessivi che la società di Milano può vantare sono 6,9 milioni, vale a dire il 3,128% del capitale sociale: per tutta la validità di questo stesso programma, poi, non sono state poste in essere operazioni di acquisto.

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