Allianz punta sui bond italiani

Il colosso assicurativo tedesco Allianz crede nella rinascita dell’Italia. Secondo Franck Dixmier, responsabile investimenti per il comparto europeo fixed income di Allianz Global Investors, ritiene che in questo momento ci sono buone opportunità di investimento in Italia, in una fase storica caratterizzata da tassi reali negativi nei paesi europei “core” e tassi a livelli molto interessanti nella periferia europea. Il money manager è convinto che non ci sarà alcun break-up dell’euro e che l’Italia è molto meglio della Spagna. Secondo Dixmier, quest’ultima sarà costretta a chiedere aiuto per evitare la bancarotta.

Allianz è fiducioso sull’Italia e apprezza molto il piano di riforme del governo Monti. Attualmente il giudizio di Allianz sull’Italia resta “neutral”, mentre sulla Spagna “underweight”, ovvero sottopesare in portafoglio. Dixmier sottolinea, però, che l’Italia presenta ancora diversi punti deboli. In primis il rischio-politico, in quanto non si sa ancora se il prossimo governo proseguirà o meno sulla stessa strada imboccata dall’esecutivo Monti.

L’esperto obbligazionario di Allianz vede di buon occhio i corporate bond italiani, che finora avevano sofferto il sentiment negativo sui titoli di stato. Dixmier ha ammesso che negli ultimi tempi Allianz ha approfittato del ritrovato ottimismo sui corporate bond per fare qualche acquisto. L’approccio del gruppo assicurativo tedesco è del tipo bottom-up, ovvero basato sui dati di bilancio delle aziende. Un altro fattore fondamentale per la corretta selezione dei bond è la liquidità. Allianz preferisce restare alla larga dal comparto ciclico, privilegiando invece i settori che hanno una buona visibilità sui flussi di cassa.

Tra i comparti che Allianz sovrappesa in portafoglio troviamo quello delle utility. Per ciò che concerne i titoli di stato, Allianz seleziona i bond governativi partendo dallo studio di tre variabili-chiave: i fondamentali, il track record e gli obiettivi del governo. Allianz non ha particolari preferenze sulle scadenze dei titoli, in quanto l’analisi della curva dei rendimenti è di tipo dinamico. L’esperto giudica positivamente anche le obbligazioni convertibili e quello high-yield, a patto di non superare determinati livelli di volatilità.

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