Standard & Poor’s: rating Italia, outlook negativo

E’ arrivata come un fulmine a ciel sereno, nella giornata di ieri, sabato 21 maggio 2011, la revisione dell’outlook sull’Italia, da “stabile” a “negativo”, da parte dell’Agenzia Standard & Poor’s. Il rating del nostro Paese assegnato dall’Agenzia Standard & Poor’s non è a rischio, almeno per il momento, visto che è stato confermato. Pur tuttavia, la revisione al ribasso dell’outlook apre la strada ad un possibile declassamento nei prossimi mesi qualora lo stato dei nostri conti pubblici dovesse far registrare un deterioramento. Standard & Poor’s, in particolare, non ha nascosto, a supportare la decisione di rivedere l’outlook, la propria preoccupazione in merito all’attuale fase politica, di stallo, che potrebbe compromettere o quantomeno allungare quel processo di riforme di cui l’Italia ha bisogno per la sostenibilità della finanza pubblica nel lungo termine.

Intanto la risposta alla decisione dell’Agenzia Standard & Poor’s, da parte del Ministero all’Economia, non s’è fatta attendere. Nella giornata di ieri, appresa la notizia, il Tesoro ha fatto presente non solo come gli impegni presi saranno rispettati, ma anche come le valutazioni fatte dall’Agenzia di rating risultino essere molto diverse rispetto a quelle che sono state espresse, ma anche confermate proprio in questi ultimi giorni dalle principali organizzazioni a livello internazionale, dall’Ocse all’FMI, il Fondo Monetario Internazionale, e passando per la Commissione Europea.

Il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze, inoltre, rincara nella nota la dose sottolineando come da parte del Governo Italiano le proprie valutazioni siano sempre state fatte con un approccio molto prudenziale. Standard & Poor’s per l’Italia parla di “political gridlock“, ovverosia di una paralisi a livello politico che il Ministero all’Economia considera come “da escludere in assoluto“. Entro luglio prossimo, da parte del Parlamento, conclude la nota del Ministero, saranno approvati i “provvedimenti mirati al rispetto dell’obiettivo di pareggio di bilancio per il 2014“.

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