Fondiaria-Sai: Standard & Poor’s rimuove creditwatch negativo

Buone notizie in casa Fondiaria-Sai. L’Agenzia di rating Standard & Poor’s, infatti, ha annunciato d’aver rimosso sul Gruppo assicurativo quotato in Borsa a Piazza Affari il proprio creditwatch negativo, e lo stesso dicasi anche per la sua principale società controllata, Milano Assicurazioni S.p.A.. L’outlook torna così a “stabile”, a fronte di un rating che è stato confermato a “BBB-“, e per effetto delle recenti azioni intraprese dal Gruppo; al riguardo, infatti, Standard & Poor’s sottolinea come la decisione di rimuovere il creditwatch negativo sia strettamente legate alla risoluzione delle incertezze legate all’operazione di aumento di capitale, aumento che permetterà un miglioramento societario in termini di patrimonializzazione. Inoltre, secondo quanto recita un comunicato ufficiale emesso in data odierna, venerdì 20 maggio 2011, da Fondiaria-Sai, Standard & Poor’s ha contestualmente sottolineato come l’outlook a “stabile” rifletta quello che è il miglioramento del margine di solvibilità della società quotata in Borsa a Piazza Affari.

Fondiaria-Sai rimane comunque, se così si può dire, sotto i riflettori visto che Standard & Poor’s ha aggiunto che sarebbe in ogni caso pronta ad abbassare il rating di Fondiaria-Sai qualora si registrasse, in maniera significativa, un deterioramento della propria patrimonializzazione su livelli non più adeguati al rating di “BBB-” che le è stato assegnato.

Ricordiamo che sabato scorso, 14 maggio 2011, sotto la presidenza di Jonella Ligresti, il Consiglio di Amministrazione di Fondiaria-Sai ha approvato i dati relativi al primo trimestre del 2011, caratterizzati in particolare da un netto miglioramento del risultato netto consolidato che, seppur ancora negativo, è passato dai -104,4 milioni di euro al 31 marzo del 2010, ai -24,9 milioni di euro del Q1 2011. Nel periodo la raccolta premi è scesa del 14,5% a 2.989 milioni di euro a fronte di una buona tenuta del Ramo Danni con una raccolta in contrazione di appena l’1,4% a 1.741,5 milioni di euro rispetto ai 1.767 milioni di euro del periodo gennaio-marzo 2010.

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