Unicredit: aumento di capitale, i risultati definitivi

aumento-capitale-unicreditSi è chiusa in linea con le attese, ovverosia con il pieno di adesioni, l’operazione di aumento di capitale da parte del colosso bancario europeo Unicredit Group; i diritti di opzione inoptati, infatti, sono stati collocati sul mercato l’8 febbraio scorso, ed a seguito della loro conversione, il nuovo capitale sociale di Unicredit Group sale a 9.648.314.240,50 euro, ed è rappresentato da numero 19.296.628.481 azioni aventi un valore nominale pari a 0,50 euro. In linea con gli impegni indicati nel Prospetto informativo dell’aumento di capitale, i principali azionisti del Gruppo bancario Unicredit hanno tutti esercitato i diritti di loro spettanza diretta o indiretta; trattasi, nello specifico, di Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste, Privatstiftung zur Verwaltung von Anteilsrechten, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Carimonte Holding S.p.A., Libyan Investment Authority ed Allianz SE.

L’Offerta in Borsa in opzione agli azionisti, e con riofferta in Borsa dei diritti inoptati così come prevede il Codice Civile, si chiude con appena tre azioni Unicredit Group di nuova emissione che sono rimaste inoptate; queste saranno di conseguenza sottoscritte dal Consorzio di garanzia in forza agli impegni assunti. Con l’aumento di capitale appena conclusosi, che ha apportato nuove risorse pari a quasi quattro miliardi di euro, e con i tre miliardi di obbligazioni cashes, Unicredit ha complessivamente raccolto negli ultimi mesi ben sette miliardi di euro che rafforzano ulteriormente gli indicatori di patrimonializzazione del Gruppo bancario.

Secondo quanto dichiarato da Alessandro Profumo, amministratore delegato di Unicredit Group, la società con un Tier 1 pari all’8,39% è ora a posto anche con l’evoluzione di Basilea 2, ovverosia Basilea 3. Il prossimo 16 marzo, intanto, ci sarà il Consiglio di Amministrazione di Unicredit Group per l’approvazione del bilancio. E riguardo alla possibilità o meno del pagamento del dividendo agli azionisti, l’amministratore delegato Alessandro Profumo, intervitato da “Milano Finanza”, ha sottolineato come a decidere in merito sarà proprio il CdA.

Lascia un commento