Risanamento: aumento di capitale, si chiude offerta in opzione

Si è chiusa il 4 febbraio scorso, nell’ambito dell’aumento di capitale di Risanamento S.p.A., l’offerta in opzione agli azionisti che ha fatto registrare adesioni al 72,19% circa. A darne notizia è stata proprio Risanamento nel precisare come a conclusione dell‘offerta in opzione agli azionisti siano state sottoscritte 387.428.836 azioni ordinarie Risanamento S.p.A. di nuova emissione a fronte dell’esercizio di numero  210.559.150 diritti; il controvalore complessivo delle azioni Risanamento S.p.A. di nuova emissione sottoscritte è pari a 108.480.074,08 euro, corrispondente proprio al 72,19% circa dell’offerta di azioni complessiva. A conclusione del periodo di offerta in opzione agli azionisti risultano così non esercitati numero 81.133.425 diritti di opzione per la sottoscrizione di numero 149.285.502 azioni ordinarie Risanamento di nuova emissione per un controvalore complessivo pari a 41.799.940,56 euro, e corrispondente al 27,81% circa dell’offerta in opzione complessiva.

Ai sensi del Codice Civile, i diritti inoptati saranno riofferti in Borsa in concomitanza con le sessioni del 14, 15, 16, 17 e 18 febbraio 2011; per ogni seduta sarà offerto un quinto dei diritti inoptati con eventuale aggiunta per le sessioni successive della quota di diritti non acquistata. Risanamento S.p.A. con una nota ricorda come l’esercizio dei diritti, nel rapporto di 46 nuove azioni ogni 25 diritti di opzione, permetta di sottoscrivere le azioni ordinarie Risanamento S.p.A. di nuova emissione ad un prezzo pari a 0,28 euro ciascuna. Pena la decadenza, i diritti di opzione dovranno essere esercitati entro e non oltre la data di lunedì 21 febbraio 2011 inclusa.

L’operazione di aumento di capitale di Risanamento S.p.A., in accordo con quanto già reso noto dalla società prima dell’operazione, si inserisce nell’ambito della ristrutturazione dell’indebitamento proprio e di alcune società controllate. In forza agli impegni assunti, ed in ragione delle quote di spettanza, così come tra l’altro indicato nel Prospetto Informativo, la banche coinvolte nell’operazione hanno esercitato i diritti di opzione ed eventualmente sottoscriveranno anche l’inoptato residuo al termine dell’operazione di aumento di capitale.

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