Unipol Gruppo Finanziario: aumento di capitale chiuso con pieno successo

Si è ufficialmente chiuso con il 100% di adesioni l’aumento di capitale di UGF, Unipol Gruppo Finanziario. Anche i diritti inoptati, dopo la chiusura dell’offerta in opzione agli azionisti, sono stati infatti interamente acquistati ed esercitati come segue: nel primo giorno di riofferta in Borsa sono stati offerti ed acquistati integralmente numero 20.113.065 diritti di opzione ordinari e numero 14.164.808 diritti di opzione privilegiati a fronte della sottoscrizione integrale delle azioni residue relative all’aumento di capitale. Nel dettaglio, sono state sottoscritte numero 8.619.885 azioni ordinarie Unipol e numero 6.070.632 azioni privilegiate Unipol di nuova emissione a fronte dell’abbinamento, rispettivamente e gratuitamente, del Warrant Azioni Ordinarie Unipol 2010-2013 e del Warrant Azioni Privilegiate Unipol 2010-2013; il tutto a fronte di un controvalore complessivo pari a 5.657.038,43 euro. Secondo quanto dichiarato da Carlo Cimbri, Amministratore Delegato di Unipol Gruppo Finanziario, la sottoscrizione integrale dell’aumento di capitale è la testimonianza del fatto che gli investitori ripongono fiducia nel Gruppo Unipol.

L’Ad non ha inoltre nascosto la propria soddisfazione per l’esito positivo dell’aumento specie se si considera il contesto economico e finanziario attuale a livello internazionale, ed ha sottolineato come trattasi di un segnale incoraggiante per perseguire, ancora con più determinazione, i target previsti nel Piano Industriale di Unipol Gruppo Finanziario a valere dal 2010 e fino al 2012.

L’aumento di capitale, dopo l’Offerta in opzione, e la sottoscrizione integrale dell’inoptato, si chiude così con la sottoscrizione integrale di numero 634.236.765 azioni ordinarie Unipol e di numero 390.660.192 azioni privilegiate Unipol di nuova emissione per un controvalore pari a 399.433.400,03 euro; conseguentemente, a fronte del pieno successo non è stato necessario l’intervento del consorzio di garanzia diretto e coordinato dal Gruppo Mediobanca. Al netto della quota dell’azionista di controllo Finsoe S.p.A., infatti, i membri del consorzio di garanzia, disgiuntamente tra loro e senza vincolo di solidarietà, si erano impegnati a sottoscrivere l’eventuale quota di aumento di capitale relativa, al termine dell’Offerta in opzione agli azionisti, ai diritti di opzione non esercitati.

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