Il terzo sukuk malese è un chiaro messaggio alla Idb

La giornata di giovedì scorso è stata davvero cruciale per il mercato dei sukuk e, in particolare, per i titoli governativi della Malesia: la chiusura definitiva delle tranche da due miliardi di dollari è stata perfezionata dalla Wakala Global Sukuk Berhad, compagnia che ha rappresentato di fatto il governo di Kuala Lumpur, confermando, tra le altre cose, dei rendimenti inferiori al prezzo guida. Si tratta, in pratica, del terzo bond sovrano per la nazione asiatica, una emissione che lancia un messaggio forte e chiaro agli altri paesi che fanno parte della Islamic Development Bank (Arabia Saudita, Libia, Iran, Egitto, Kuwait, Turchia, Qatar e Emirati Arabi Uniti). In effetti, l’impegno malese è davvero serio in questo senso e la concorrenza di nazioni più ricche e con maggiori risorse non sembra fare paura.

Una delle ragioni per un simile sviluppo può essere riscontrata nei continui stimoli a un mercato secondario per quel che concerne tali emissioni, gran parte delle quali beneficiano di rating davvero ragguardevoli. Gli analisti sono piuttosto concordi nel ritenere la Malesia l’unico stato in grado di affrontare questo segmento anche con titoli quinquennali; tra l’altro, il paese non ha bisogno di alcun tipo di finanziamento da ottenere mediante le obbligazioni a causa della sua posizione solida e forte, ma comunque sono proprio i rating a creare maggiore liquidità.

Le tre emissioni a cui si faceva riferimento in precedenza vanno considerate nell’arco degli ultimi undici anni: i precedenti sono rappresentati dal sukuk sovrano del 2002 (seicento milioni di dollari) e da quello del 2010, quando l’ammontare complessivo arrivo fino a 1,25 miliardi di dollari. L’ultimo strumento in ordine temporale giungerà a maturazione il 6 luglio del 2016, ma c’è anche una tranche che beneficerà di una scadenza nel 2021. Inoltre, bisogna ricordare che il rendimento della tranche quinquennale è molto vicino al 3%, mentre nell’altro caso si è puntato su un ritorno pari al 4,64%.

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