Taiwan: l’accordo commerciale con la Cina esalta i bond nazionali

Le vendite di obbligazioni di Taiwan hanno subito una brusca accelerazione in questi ultimi giorni, tanto da giungere fino a un livello record: non ci si deve comunque stupire di una tendenza di questo tipo, visto che le principali compagnie che sono coinvolte in questi investimenti finanziari hanno aumentato il quantitativo di denaro per espandersi nella vicina Cina, l’economia che attualmente sta mostrando il maggior tasso di crescita. In particolare, Taiwan Power Corporation e Cheng Shin Rubber Industry hanno guidato le più consistenti emissioni (l’ammontare complessivo di queste operazioni è stato pari a 306,4 miliardi di Nuovi Dollari di Taiwan, ovvero 9,6 miliardi di dollari); dunque, i bond sono stati venduti in modo deciso, addirittura molto di più rispetto al precedente record di sei anni fa. Tra l’altro, bisogna sottolineare che questo vero e proprio boom è coinciso con l’accordo commerciale siglato dalla Cina e dalla stessa isola asiatica (la firma risale ormai allo scorso mese di giugno).


Secondo Cathay United Bank di Taipei, le società presenti a Taiwan hanno intenzione di porre in essere un numero molto alto di business in territorio cinese ed è per questo che i finanziamenti sono in continua crescita; in questo caso, c’è da attendersi una nuova fortissima emissione di bond quando i benefici dell’accordo in questione si allargheranno anche ad altre imprese. La domanda di rendimenti extra da parte degli investitori ha riguardato soprattutto il debito del governo di Taiwan denominato però in dollari statunitensi: le previsioni di crescita relative all’isola parlano di una espansione economica pari all’8,24%, il che equivale a dire che sta proseguendo l’incremento finanziario, ormai irrefrenabile da nove mesi a questa parte.

Le obbligazioni in valuta locale, infine, sono stati nettamente preferiti a quelli di Cina e India; nel solo 2010, infatti, tali prodotti hanno conseguito un ritorno pari a 4,1 punti percentuali (il raffronto con i bond in dollari rimane comunque impietoso, visto che in tal caso si superano abbondantemente i tredici punti percentuali).

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