Spread Btp-Bund in netto rialzo

La giornata in Borsa si è chiusa ancora una volta nel peggiore dei modi; a pesare il comparto bancario, che ha trascinato ancora una volta al ribasso le aspettative nell’Eurozona grazie anche ai giudizi negativi raccolti oltre oceano. Grave anche la situazione in Grecia, con l’uscita dall’area Euro sempre più probabile, ma le preoccupazioni oggi sono anche rivolte alla Spagna che dopo il fallimento di Bankia e la sua nazionalizzazione ha visto una corsa agli sportelli preoccupante.

Il listino italiano, dopo un’avvio estremamente negativo, cambia direzione e recupera parzialmente le perdite andando a chiudere intorno a 13089 punti di FTSE-Mib con Fondiaria-Sai che registra l’incremento più importante della giornata (oltre l’11% di guadagno). 

Risultati asta BTP maggio 2012

I risultati dell’asta di BTP di maggio 2012 creano nuovi contrasti sul mercato finanziario; l’emissione ha ricevuto ancora una volta una forte domanda (anche se in leggero calo rispetto alla precedente) ma nonostante questo lo spread risente ancora una volta dell’incertezza e di riflesso scattano le vendite sul mercato azionario.

Il collocamento di titoli non più in corso di emissione è stato complessivamente pari a 1,75 miliardi di euro, ovvero il massimo dell’offerta prevista dal MEF; il titolo di marzo 2020 con rendimento al 4,25% è stato venduto per 542 milioni di euro, mentre il BTP con scadenza marzo 2022 al 5% lordo annuo è stato acquistato per un importo complessivo pari a 651 milioni di euro. Infine, il titolo di marzo 2025 è stato emesso per 557 milioni di euro.

Grecia da incubo, tassi al 4,69%

Questa mattina sono avvenute le emissioni dei titoli di Stato di Atene, mentre il clima politico è sempre più infiammato. L’incarico di ieri sulla formazione di un nuovo Governo in poche ore affidato a Antonis Samaras (dei conservatori di Nuova Democrazia) è passato oggi al Radicale Alexis Tsipras, mentre la stretta sulla Grecia diventa sempre più insostenibile.

Lo Stato deve infatti approvare immediatamente tagli alle spese per 11 miliardi di euro tra il 2013 ed il 2014, per ottenere poi gli aiuti necessari al rilancio dell’economia. La corsa contro il tempo è frenata dall’ipotesi di nuove elezioni già a metà Giugno, come sostengono gli analisti di Deutsche Bank.

Le Borse Europee scendono vistosamente sulla paura per l’uscita della Grecia dall’area Euro; il fallimento della moneta unica sarebbe insostenibile per i Paesi membri, visto che tutti i provvedimenti presi a favore di Atene non sono riusciti  a risollevare  i conti. Nel momento in cui Spagna o Portogallo o anche Italia si troveranno nella stessa situazione si rischierebbe quindi un nuovo fallimento, causato sopratutto dall’incapacità dell’Eurotower di gestire la Moneta Unica, controllata praticamente dalla Germania.

Mercato Europeo poco mosso, domani Piazza Affari chiusa

Piazza Affari azzera i guadagni dopo un’avvio positivo e gli investitori abbassano le aspettative del pomeriggio; la giornata di festa di domani allontana dalle Piazze Europee i trader che preferiscono restare “liquidi” in vista della chiusura di Borsa Italiana, visto che oltre oceano il sarà aperto ed attivo al 100%.

I movimenti che vedremo a Wall Street tra questa sera e domani sera si ripercuoteranno fortemente in Europa ed in particolare a Piazza Affari durante l’apertura di Mercoledì mattina; la giornata di oggi probabilmente si archivierà con un “nulla di fatto”, anche se verrà interrotta la fase di inversione iniziata sul bottom del 24 Aprile scorso.

Borse in rosso, vola Saras grazie al rating

Avvio difficile per le Borse Euorpee che partono in profondo rosso incrementando le perite nelle prime ore e sfiorando percentuali da paura; gli investitori risentono dei dati in uscita oggi e si attende la doppia conferenza stampa di questa sera degli esponenti della BCE per capire se l’ottava potrà prendere una direzione diversa. La discussione in tarda serata sulle politiche monetarie si rifletterà direttamente anche sugli USA, che per quanto sembrino distanti da noi per movimenti e per aspettative dipendono comunque dall’andamento della Zona Euro.

Attualmente il FTSE-Mib cede quasi il 2% con il settore bancario in linea con gli altri a -2,50%. Malissimo Fiat Industrial, prossima ormai ad una perdita del 5% seguita da Prysmian e Azimut rispettivamente -4,55% e -3,79%. Bene Diasorin contro ogni aspettativa che sfiora l’1% di guadagno e bene anche Telecom Italia a Piazza Affari, che dopo le notizie sul piano per i prossimi anni che vede lo scorporo della rete si rivaluta in Borsa a vista d’occhio e diventa appetibile per gli speculatori.

Spread Btp-Bund torna a livelli critici

Cresce il clima di crisi  sui listini di Borsa, con i bancari che guidano il ribasso mentre l’indice di riferimento registra un -3% complessivo per il settore. Il FTSE-Mib a metà seduta sfiora 15000 punti spaventando gli investitori che durante la prima fase della penultima seduta dell’ottava corrente hanno venduto a piene mani i titoli a maggiore capitalizzazione di Piazza Affari, eccezione fatta solo per Salvatore F., STM, Luxottica e Lottomatica, che in ogni caso guadagnano veramente poco terreno.

Tolte le buone notizie di Lottomatica, le uniche in grado di giustificare la sua posizione sul listino di oggi, per il resto sul mercato è confusione; lo spread torna a livelli di pericolo, andando a sfiorare quota 400 (che dai 375 punti non è così distante come vorremmo credere) e superando di gran lunga la quota di 330, ritenuta importante dagli analisti. Finita l’euforia per il Governo Monti? Forse si.

Spread Bund-BTP prossimo a 300 punti

L’andamento incoraggiante dei mercati Europei insieme ai provvedimenti presi per Atene dimezzano la tensione sul mercato dei titoli di Stato e riescono a tenere distante lo scetticismo USA che ancora ci vede come una bomba pronta ad esplodere. Anche se la BCE si è mossa lentamente e la Germania ha “remato contro” la Grecia per mesi sappiamo che la situazione sta cambiando a favore proprio dell’Eurozona e le tensioni interne si stanno alleviando. Il “polso del mercato” si misura ancora seguendo lo spread dei titoli di Stato, ed il Bund è ancora il riferimento; se queste affermazioni sono ancora vere allora la situazione Europea (e sopratutto quella italiana) sono veramente in netto miglioramento.

Risultati asta BTP

Borse in tensione durante le contrattazioni di oggi anche se le notizie sulle aste del MEF lasciavano intendere ben altri trascorsi per il mercato italiano; l’asta di BOT della giornata di ieri si è conclusa con un collocamento complessivo di 12.15 miliardi di euro, risultato di 8.75 miliardi per quelli a sei mesi e 3.5 miliardi per quelli flessibili. Il rendimento in calo dei titoli di breve periodo si è confermato rispettivamente a 1.202% e 1.29% ed ha riportato il mercato dei Buoni Ordinari verso un punto di equilibrio.

L’azionario durante la giornata di ieri ha retto sul supporto a 16200 punti ma la negatività ha frenato malamente il rialzo iniziato il 24 Febbraio, rimandando l’eventuale positività alla fine dell’ottava corrente.

Mercati azionari incerti e spread btp-bund stabile

Il legame che unisce i mercati azionari con lo spread sembra sempre più fragile; l’andamento del mercato azionario non riesce infatti a giustificare i cambiamenti sul differenziale Btp-Bund che invece sembra avere trovato una quota stabile intorno a 350 punti. L’idea inoltre che l’Euro/Dollaro abbia trovato stabilità temporaneamente intorno a 1.32-1.31 favorisce il pensiero che tutti i mercati sono in attesa degli sviluppi sulle misure prese e sopratutto sulla questione Greca che sembra prossima ad essere risolta.

L’importanza dello spread nelle contrattazioni giornaliere è scesa sotto lo zero. Nell’ultimo mese le variazioni intra-giornaliere del differenziale sono arrivate a valere nulla nelle sale trading ed anche i movimenti di medio periodo sono sempre meno influenti visto il grande recupero avuto verso valori di stabilità.

Settore Bancario frena Piazza Affari

Avvio di ottava rosso per Piazza Affari, che va a chiudere questo Lunedì in leggera perdita e sotto i primi livelli di emergenza. L’open sopra a 16500 punti di FTSE-Mib sembrava proiettasse le aspettative positive di Venerdì scorso fino a Venerdì prossimo ma il ritorno al test dei minimi della scorsa seduta rimette in discussione la strada seguita fin’ora.

In realtà questo è solo un primo allarme ed il test dei minimi è più che positivo visto che il mercato ha chiuso sopra a 16350 punti; la vicinanza però con il livello chiave ma sopratutto la debolezza del settore bancario costringe a prendere in considerazione l’ipotesi che le l’analisi ciclica potrà avere la meglio nei prossimi giorni.

Asta BTP Febbraio 2012

Nuova asta del Ministero dell’Economia e delle Finanze; sono da poco stati diffusi i dettagli sul prestito rappresentato da tre Buoni del Tesoro Poliennali che verrà messo in asta il 14 Febbraio prossimo con regolamento al 16 dello stesso mese.

Il primo BTP presentato ha scadenza 5 anni (15 novembre 2011-15 novembre 2014) ed offre un tasso annuo lordo del 6%. L’ISIN è IT0004780380 e verrà emesso un importo compreso tra 2.750 milioni di euro e 4.000 milioni di euro.

Per quanto riguarda gli altri due prestiti non più in corso di emissione abbiamo il primo BTP con decorrenza 1 novembre 2010 e scadenza 1 novembre 2015 con tasso di interesse lordo al 3% e ISIN IT0004656275 che verrà proposto insieme al decennale con decorrenza 1° agosto 2006 e scadenza 1° febbraio 2017. Quest’ultimo ha un tasso di interesse annuo lordo pari al 4% ed ISIN IT0004164775. L’ammontare complessivo di questi due sarà compreso tra 1 miliardo di euro e 2 miliardi di euro.

Esito Asta BTP del 13 Gennaio

Come annunciato dalle puntuali circolari del Ministero dell’Economia e delle Finanze oggi si è tenuta l’asta di BTP descritta precedentemente, e l’esito sembra leggermente più contrastato rispetto all’emissione di BOT di ieri, ma comunque positivo in sostanza.

Con l’esito positivo del collocamento dei Buoni Ordinari del Tesoro lo spread Btp-Bund è sceso vistosamente tornando stabilmente al di sotto della soglia critica di quota 500, che ora rappresenta il limite tra il pericolo ed il panico; dopo l’esito dell’asta di Buoni del Tesoro Poliennali di questa mattina abbiamo assistito sul grafico del differenziale ad un’altra discesa netta che ha spinto al ribasso il valore di un 3.32% circa portandolo a 463 punti.

Dettagli Asta BTP 13 Gennaio

Piazza Affari chiude a 15027 punti, spread fisso a 497

Buona giornata sui mercati azionari, o meglio non brutta; ci si attendeva un movimento ma i volumi scarsi ed il disinteresse degli ultimi giorni frenano le contrattazioni che a Piazza Affari risultano comunque positive. Il close giornaliero a 15027 del FTSE-Mib dopo il gap-up mattutino costringe a prendere in considerazione un Venerdì rosso per chiudere proprio la finestra di prezzo lasciata aperta ma in ogni caso l’attenzione sarà tutta sullo spread Btp-Bund che nel medio-lungo periodo farà la differenza anche sull’azionario.

Viste le tensioni degli ultimi mesi, la fase attuale anche se viene seguita passo per passo è una fase di stabilizzazione che si spera corrisponda all’ultimo top relativo prima di un ritracciamento consistente; per il momento comunque questo sembra il valore attorno a cui lo spread potrebbe continuare ad oscillare, corrispondente quindi a quello che il mercato ritiene attualmente la quota corretta che rispecchia la situazione Italiana in Europa.

Manovra Monti abbassa spread Btp-Bund?

Dopo il bottom a 356 di qualche giorno fa’ lo spread Btp-Bund torna al top relativo di 487 per poi scendere nuovamente durante la giornata di oggi chiudendo a 462, in calo del 5.171% rispetto al valore di ieri.

Prima di tutto una precisazione: i valori discordanti che si sono registrati negli ultimi 2 giorni leggendo in giro sono dovuti semplicemente al fatto che è stato cambiato il BTP di riferimento come comunicato per tempo dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il nuovo riferimento è quindi il Btp con scadenza Marzo 2022, che va’ a sostituire il BTP a 10 anni con scadenza Settembre 2021 usato fin’ora.La differenza di valore tra i due, data dalla diversa liquidità di mercato che presentano, è il motivo della differenza “tecnica” tra certi valori non ancora rettificati e per questo c’è stata confusione da parte di chi non ha seguito il comunicato stampa.