Settore Bancario frena Piazza Affari

Avvio di ottava rosso per Piazza Affari, che va a chiudere questo Lunedì in leggera perdita e sotto i primi livelli di emergenza. L’open sopra a 16500 punti di FTSE-Mib sembrava proiettasse le aspettative positive di Venerdì scorso fino a Venerdì prossimo ma il ritorno al test dei minimi della scorsa seduta rimette in discussione la strada seguita fin’ora.

In realtà questo è solo un primo allarme ed il test dei minimi è più che positivo visto che il mercato ha chiuso sopra a 16350 punti; la vicinanza però con il livello chiave ma sopratutto la debolezza del settore bancario costringe a prendere in considerazione l’ipotesi che le l’analisi ciclica potrà avere la meglio nei prossimi giorni.

Secondo i calcoli degli analisti fino al 20 Febbraio prossimo ci sono buone probabilità di assistere ad una serie di sedute negative che andranno a formare lo swing di minimo da cui ripartire al rialzo. Questa visione è in contrasto con le analisi che vedono un recupero della credibilità dell’Eurozona e più nello specifico dell’Italia stessa, nonostante il downgrade degli istituti di credito del Bel Paese.

Se in questo momento di consolidamento dei livelli raggiunti arrivasse un altro attacco speculativo da parte dei media allora la risposta sul mercato sarebbe immediata e senza ritorno. La frenata di Wall Street contribuirebbe a rendere difficoltoso il recupero, ma in ogni caso a mantenere alto l’umore dei mercati è l’andamento dello spread btp-bund che continua a ridimensionarsi senza sosta.

La giornata chiude con un -0.83% ma il top oltre quota 530 è ormai distante e l’ottimismo per l’andamento delle aste (come l’ultima di oggi di BOT) sostiene l’uscita dalla zona di pericolo. L’Italia scongiura per il momento il default e riconquista la fiducia della Germania prendendo le distanze dalla Grecia che invece potrebbe dimostrarsi nell’immediato futuro ancora una volta l’anello debole dell’Unione Europea.

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