Etf per investire nei Corporate Bond

mercato-eurobondPer chi punta ad ottenere dei rendimenti investendo nel mercato azionario, ma non è attratto dai rendimenti, molto bassi, offerti dai titoli pubblici delle economie più mature, molto spesso si destina una quota parte delle proprie disponibilità nei “Corporate Bond“, ovverosia nelle obbligazioni societarie, specie quelle con un elevato rating. In ogni caso, l’accesso diretto a questa tipologia di strumenti può essere sia difficoltoso, sia oneroso a causa del fatto che il titolo quotato non sempre presenta livelli di scambi elevati tali da renderlo negoziabile, oppure magari il lotto minimo è particolarmente elevato e quindi fuori dai propri obiettivi di investimento. Ebbene, già da qualche anno c’è la possibilità di superare queste potenziali difficoltà investendo negli Etf obbligazionari che replicano proprio un paniere di corporate bond opportunamente selezionato sulla base di determinate caratteristiche.

Obbligazioni convertibili Credito Valtellinese con warrant 2010 e 2014

obbligazioni-crevalDal 30 novembre, e fino al 18 dicembre scorso, sono stati negoziati sull’MTA, il Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana S.p.A., i diritti di opzione relativi ad un’offerta in opzione di obbligazioni convertibili del Credito Valtellinese, le quali hanno già ottenuto, sempre da parte di Borsa Italiana S.p.A., il via libera per l’ammissione a quotazione. Tutti coloro che hanno in portafoglio i diritti, potranno esercitarli entro e non oltre il prossimo 29 dicembre 2009, senza oneri o spese aggiuntive, presso gli intermediari autorizzati e presso le filiali bancarie del Credito Valtellinese. Alla sottoscrizione delle obbligazioni è legata anche l’assegnazione di due tipologie di warrant: i “Warrant 2010”, codice ISIN IT0004547904, con esercizio entro il 2010, ed i “Warrant 2014”, codice ISIN IT0004547912, con esercizio nel 2014.

Etf per investire sui mercati emergenti

mercati_emergentiIl 2009 sta per chiudersi ed è tempo di bilanci per le economie; quelle più mature, dall’Europa agli Stati Uniti passando per il Giappone, hanno attraversato una fase recessiva come non si vedeva da decenni, mentre quelle emergenti, seppur con ritmi più bassi, India e Cina su tutti, sono proseguite lungo il sentiero della crescita. Rispetto al passato, investire sull’azionario di questi Paesi è più semplice ed immediato grazie agli Etf settoriali che, nello specifico, permettono di replicare passivamente l’andamento di un indice o di un paniere di azioni principali, e di avere sempre i prezzi sotto controllo. Tra gli Etf settoriali sui mercati emergenti ci sono quelli Lyxor di Société Generale, che permettono di posizionarsi sull’azionario di Paesi emergenti come l’India, la Cina e la Russia, ma anche Brasile, Sud Africa, Malesia, Taiwan, Hong Kong, Corea e Turchia.

Titoli di Stato: cosa offrono i Cct a lunga scadenza

cct-soldiAttualmente sul mercato dei titoli di Stato, restringendo l’attenzione sui soli Certificati di Credito del Tesoro (Cct), sono quotati una dozzina di titoli di questo tipo aventi una scadenza che parte dal 2010 fino ad arrivare al 2016. In particolare, i Cct dal 2010 al 2013 quotano attualmente sopra la pari, ovverosia sopra il valore di 100, anche se non di molto, mentre gli altri sulle scadenze più lunghe quotano sotto la pari ma allo stesso modo non più di tanto. Rispetto ai Btp, i Cct, anche quelli a lunga scadenza, essendo dei titoli a tasso variabile, presentano delle oscillazioni di prezzo decisamente più contenute. Questo significa che un Btp con scadenza 2016 ha di norma una volatilità più ampia rispetto ad un Cct con pari scadenza. Ma quale vantaggio offre attualmente l’investimento in Cct?

Hedge Found: investimento ad alto profilo di rischio

hedge_foundGli Hedge Found, detti più comunemente, e per certi versi in maniera impropria, “Fondi speculativi”, sono dei fondi che presentano degli stili di investimento completamente diversi dai “classici” Fondi Comuni come ad esempio i Fondi azionari, quelli bilanciati, obbligazionari o monetari. Trattasi di forme di investimento ideali, di norma, non solo per chi ha un elevato profilo di rischio, ma anche elevate disponibilità finanziarie, e quindi si espone alla possibilità di ottenere sia elevati guadagni, sia perdite altrettanto ingenti.

Investimenti immobiliari: come trasformare il capitale in rendita

investimenti-immobiliariPuntare sul mattone è una delle forme di investimento più comuni ma anche giudicate “sicure” dagli italiani, i quali negli ultimi anni, avendo dei capitali a disposizione, hanno fatto ottimi affari acquistando e poi rivendendo con delle plusvalenze di rilievo. Ma negli ultimi due anni molte cose sono cambiate, e le quotazioni degli immobili non presentano più quella tendenza ascendente, a tratti giudicata secolare, di un tempo. Gli investimenti immobiliari, pur tuttavia, rimangono in ogni caso delle forme di patrimonializzazione del capitale molto interessanti, ma rispetto al passato occorre fare attenzione all’immobile che si acquista.

Obbligazione Mediobanca tasso variabile 2009/2014

obbligazione-tasso-variabileIl 20 novembre scorso, sul mercato obbligazionario gestito da Borsa Italiana S.p.A., sono ufficialmente partite le negoziazioni dell’obbligazione Mediobanca tasso variabile 2009/2014, con codice ISIN IT0004540842, e con un rating dell’emittente “AA-” assegnato dalla società specializzata Standard & Poor’s, ed un rating per l’emissione pari allo stesso modo ad “AA-” sempre emesso a cura di Standard & Poor’s. L’Obbligazione Mediobanca tasso variabile 2009/2014 è negoziabile per lotti pari 1.000 euro nominali, o multipli, per un totale di 650 milioni di euro di controvalore nominale dei titoli che sono in circolazione. L’obbligazione, in particolare, può essere particolarmente interessante per chi di norma destina una quota parte del proprio risparmio ai titoli emessi da società italiane a grande capitalizzazione, e punta a conseguire nel tempo dei rendimenti in linea con quelli attuali di mercato ma comunque superiori a quelli offerti da strumenti finanziari a breve termine come possono essere i Buoni Ordinari del Tesoro (Bot).

Etf per investire in Cina

etf-lyxor-chinaPer chi vuole investire sul mercato cinese, una delle aree a più elevato tasso di sviluppo visto che il Paese in futuro si candida a diventare la prima potenza economica mondiale, c’è la possibilità di “scommettere” sull’azionario “made in China” sfruttando i vantaggi offerti dagli Etf, ovverosia liquidità, possibilità di poter negoziare lo strumento nei giorni di Borsa aperta, e bassi costi. Uno degli Etf quotati sul mercato italiano che replica l’andamento dell’azionario cinese è il Lyxor Etf China, codice ISIN FR0010204081, emesso da Lyxor International Asset Management S.A. L’Etf è armonizzato, prevede la possibilità di ottenere annualmente un dividendo, e replica passivamente l’HSCEI, l’indice Hang Seng China Enterprises che viene sia calcolato, sia pubblicato, dall’Hang Seng Indexes Company Limited. L’indice, nello specifico, si compone delle più importanti azioni cinesi che vengono negoziate in dollari di Hong Kong.

Fondi Pensione aperti e linee di investimento

fondi-pensione-apertiLe ultime revisioni a livello legislativo del nostro sistema previdenziale pubblico hanno sostanzialmente portato a due conclusioni: in futuro la pensione erogata tenderà in media ad essere più bassa rispetto al passato, a parità di contributi versati, e l’età pensionabile tenderà ad aumentare in funzione, per fortuna, dell’aumento delle aspettative di vita. Di conseguenza, a fine ciclo lavorativo, la sola pensione molto spesso è insufficiente per poter andare avanti, ragion per cui sin da giovani occorre aver la lungimiranza, avendone le possibilità economiche di costruirsi una pensione integrativa sfruttando il cosiddetto “secondo pilastro“, ovverosia i Fondi Pensione.

Certificates su azioni, indici, valute e commodities

certificatesI Certificates sono degli strumenti finanziari che, con o senza l’effetto leva, permettono di replicare l’andamento di azioni, indici, valute, commodities ed altri sottostanti che magari sono  difficilmente accessibili direttamente da parte di un investitore. I Certificates, come accennato, si distinguono in due categorie: quelli senza leva, definiti anche come Certificates “investment“, e quelli “leverage“, ovverosia quelli su cui c’è un effetto leva; in quest’ultimo caso, rispetto al sottostante, le oscillazioni dello strumento finanziario sono più ampie e di conseguenza si amplifica anche il rischio di conseguire maggiori perdite o di ottenere guadagni superiori. Sono tante le tipologie di Certificates che, scambiati giornalmente come le azioni, consentono, ad esempio, di investire sul petrolio o magari sull’indice di una Borsa meno “accessibile” come quella russa o cinese.

Obbligazione Royal 220 zero coupon

royal-bank-scotlandA partire dalla giornata di ieri, 11 dicembre 2009, è sbarcata sul mercato italiano, con relativa quotazione sul MOT, il mercato obbligazionario telematico gestito da Borsa Italiana S.p.A., una nuova obbligazione senior di Royal Bank of Scotland; trattasi di un titolo interessante per chi punta, in particolare, all’investimento in obbligazioni societarie ma con un ottica di investimento di lungo periodo. Trattasi, nello specifico, della Obbligazione Royal 220 zero coupon, con codice ISIN NL0009288141, e durata pari a ben quindici anni; il prezzo è di 100 all’emissione, mentre a scadenza, il 3 dicembre del 2024, ovverosia proprio tra quindici anni, si riceverà al lordo un valore di 220; prima della scadenza, pur tuttavia, l’emittente si può riservare la facoltà di rimborsare l’obbligazione in anticipo in corrispondenza delle seguenti scadenze, e con i relativi prezzi di rimborso, sempre al lordo: l’Obbligazione Royal 220 può essere rimborsata, su facoltà dell’emittente, a 170 il decimo anno, a 180 l’undicesimo anno, 190 il dodicesimo anno, 200 il tredicesimo anno e 210 il quattordicesimo anno.

Obbligazioni societarie: più rendimento dai corporate bond

obbligazioni-societarieLe obbligazioni societarie, dette anche in gergo corporate bond, sono dei titoli di debito che vengono emessi da aziende e da società, come lo può essere ad esempio una banca, al fine di soddisfare nell’ambito dell’esercizio dell’attività una o più finalità. Ad esempio, un’azienda può emettere delle obbligazioni societarie per finanziare la propria crescita, ad esempio mediante acquisizioni, oppure per rafforzare i propri livelli ed indici di patrimonializzazione, oppure ancora per ristrutturare il debito magari spostandolo dalle scadenze a breve termine a quelle a lungo termine. Di norma, il rendimento offerto dalle obbligazioni societarie è tanto più alto quanto la solidità finanziaria dell’azienda è più bassa.

Etf per investire nelle fonti rinnovabili

etf-fonti-rinnovabiliSi chiama “Lyxor Etf New Energy“, ed è uno degli Etf quotati e scambiati sul circuito di Borsa Italiana; appartiene alla categoria degli Etf “tematici”, con codice ISIN FR0010524777, e replica il “World Alternative Energy Index Cap Weighted”, un indice azionario che viene calcolato dalla società Dow Jones. Trattasi, nello specifico, di un paniere composto dalle più importanti società che nel mondo investono ed ottegono in prevalenza i propri ricavi dal settore delle energie rinnovabili. L’Etf “Lyxor Etf New Energy” è armonizzato, ha una commissione totale annua di gestione dello 0,60%, e punta sulle nuove energie, dal fotovoltaico all’eolico e passando per le tecnologie finalizzate al miglioramento dell’efficienza energetica ed ai sistemi innovativi che permettono di immagazzinare l’energia pulita.

Libretti postali: risparmio semplice e senza spese

risparmio-poste-italianeQuella dei libretti postali è una forma di risparmio tra le più comuni nel nostro Paese, specie per chi non ha grande dimestichezza con prodotti finanziari più complessi, più strutturati ma anche più rischiosi. Così come per i buoni fruttiferi, anche i libretti postali sono degli strumenti di deposito della liquidità collocati da Poste Italiane, garantiti dallo Stato, ed emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti. A fronte di un rendimento, comunque basso, i soldi messi in un libretto postale sono al sicuro visto che godono della massima garanzia, ovverosia quella dello Stato, e possono essere stipulati al portatore, con un massimale di giacenza sul libretto non superiore ai 12.500 euro, in ottemperanza alle norme anti-riciclaggio, oppure nominativi ed in tal caso gli intestatari del libretto possono essere anche più di uno ma non più di quattro. Ma esistono anche soluzioni dedicate espressamente ai minori e libretti “Giudiziari” e tutte le soluzioni sono esenti dall’imposta di bollo e dai costi di gestione.

Libretto Nominativo Ordinario.

Il libretto di risparmio ordinario vanta un rendimento lordo annuo dello 0.90% che può aumentare fino a 1.15% (Rendimento Oro) con un regime fiscale del 27%. Con un massimo di 4 intestatari e la possibilità di eseguire tutte le funzioni di versamento e prelievo sia dagli uffici che dai Postamat (con la Carta Libretto Postale) è la soluzione più diffusa. Da sottolineare anche la possibilità di accreditare la pensione INPS e INPDAP.