Cosa accadrà a borsa e spread dopo le elezioni?

Mancano ormai solo tre giorni all’inizio delle elezioni politiche italiane, che vedrà ai nastri di partenza le due grandi coalizioni di centro-sinistra (Pd e Sel) e centro-destra (Pdl e Lega), i centristi guidati da Mario Monti (alleato con Udc e Fli), il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo e Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia. Secondo gli esperti di Ubs il voto del 24 e 25 febbraio “è un evento di grande interesse non solo per l’Italia, ma che va molto oltre i confini nazionali”.

Come investire nel 2013 secondo Dexia Am

Secondo quanto emerge dagli studi degli esperti di Dexia Asset Management, nel primo semestre del 2013 le maggiori opportunità di investimento arriveranno da Piazza Affari e dalla borsa di Madrid. Secondo gli specialisti di Dexia Am i due listini azionari della periferia europea hanno ancora basse valutazioni, per cui i margini di crescita sono potenzialmente elevati. Da un punto di vista economico, Dexia si aspetta una stabilizzazione nella zona euro, una crescita intorno al 2% negli Stati Uniti e un’accelerazione della crescita nei paesi emergenti.

Hera lancerà opas su Acegas-Aps con obiettivo delisting

Hera lancerà un’offerta pubblica di acquisto e scambio su Acegas-Aps. L’obiettivo dell’opas è il delisting da Piazza Affari dell’azienda multiservizi operante in Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Balcani. Dopo il perfezionamento della fusione tra l’utility bolognese e quella triestina, avvenuta il 1° gennaio, Hera potrà occuparsi dell’opas su 20,39 milioni di azioni ordinarie di Acegas-Aps, pari al 37,09% del capitale. Hera dovrà fare i conti con un esborso totale di 5,57 milioni di euro cash (pari a 0,27 euro per azione) e 84,83 milioni di nuove azioni.

Azioni italiane sottovalutate da comprare nel 2013

A Piazza Affari, nonostante il rally degli ultimi 5 mesi che ha portato l’indice FTSE MIB a guadagnare più del 32%, sembra che le occasioni d’acquisto a prezzi di saldo non manchino. La borsa italiana quota su livelli molto bassi, se confrontata con altre piazze finanziarie europee: molte azioni di borsa presentano livelli di p/e molto allettanti: Telecom Italia è la regina dello sconto, ma anche tra le banche ci sono opportunità a prezzi stracciati. Un altro indicatore utile per trovare titoli sottovalutati è il rapporto tra prezzo di borsa e patrimonio netto per azione.

Unicredit -6,3% con aumento spread a 360 punti

Lunedì nero per la borsa italiana, che paga a caro prezzo la crisi di governo a seguito delle dimissioni del premier Mario Monti. L’aumento del rischio politico in Italia ha fatto crollare Piazza Affari, che è arrivata a perdere quasi il 4%, mentre lo spread Btp-Bund ha superato quota 360 punti base. L’impennata del differenziale di rendimento tra i Btp e i Bund tedeschi con scadenza decennale sta pesando molto sul settore finanziario, particolarmente esposto sui titoli di stato. Il settore bancario stra trascinando al ribasso l’intero listino azionario milanese.

BCE: nuovo programma acquisto Bond

L’attesa per la riunione di questa mattina della BCE è finalmente finita e dalla conferenza stampa successiva sono emersi i dettagli sulle decisioni della Banca Centrale per combattere la crisi dell’Euro.

Piazza Affari sprofonda, FTSE-Mib -2%

Ribasso devastante a Piazza Affari in apertura di ottava; tutto l’ottimismo per l’ottava positiva appena conclusa si trasforma rapidamente in un sell-off senza precedenti nel breve termine, che getta nel panico gli investitori ormai convinti della ripresa del mercato. Un ribasso prossimo al 2% si registra a meno di un’ora dalla chiusura del mercato Italiano, in una giornata in cui l’apertura delle contrattazioni prometteva il proseguo del lavoro iniziato Lunedì scorso.

Il gap-up in apertura che ha sfiorato 13750 punti ha dato il via alle prese di profitto di chi è rimasto “lungo” overnight. Presto la situazione è però precipitata con l’arrivo dei venditori, che hanno rapidamente trascinato il mercato verso il livello di chiusura della scorsa ottava in prossimità di quota 13500. Il ribasso è proseguito così da formare una serie di sole candele orarie rosse che ora si aggirano a 13170 punti per un ribasso superiore al 2% con il settore bancario che guida il ribasso.

Eni in rialzo grazie a Piazza Affari e Petrolio

La positività di Piazza Affari (e dell’Eurozona in generale) si riflette più o meno su tutto il listino, ad esclusione di pochi titoli presi di mira dalla speculazione ribassista e dalle prese di profitto. Nella fascia centrale del listino (quella prossima allo 0%) si posizione Eni che si mantiene comunque sopra la parità, anche se di poco.

L’andamento positivo di Piazza Affari influenza positivamente i petroliferi ed in particolare nel settore oggi l’attenzione è rivolta proprio su Eni; il cane a sei zampe beneficia degli acquisti sulle Blue Chips Europee, ma sopratutto viene trainata al rialzo dall’andamento positivo del prezzo del petrolio, prossimo ormai agli 87 dollari per barile dopo una fase di ritracciamento di medio termine forse giunta alla fine.

DIVIDENDO ENI 2012 ESERCIZIO 2011

Moleskine sbarcherà a Piazza Affari fra sei mesi

Moleskine sta preparando nel dettaglio il suo approdo a Piazza Affari: la conferma è giunto proprio oggi dall’azionista di maggioranza Syntegra Capital. L’obiettivo è quello di quotare il brand commerciale, celebre per le sue agende e taccuini, nel corso del prossimo mese di novembre, in quella che sarebbe una Ipo (Initial Public Offering) davvero interessante. Secondo la stessa società, inoltre, il mercato del nostro paese è divenuto un traguardo appetibile e stimolante da quando lo stesso marchio è stato introdotto in Italia. Una buona base di partenza sarà senza dubbio il raffronto con un’altra Ipo recente, quella che ha coinvolto Brunello Cucinelli.

Spread Btp-Bund in netto rialzo

La giornata in Borsa si è chiusa ancora una volta nel peggiore dei modi; a pesare il comparto bancario, che ha trascinato ancora una volta al ribasso le aspettative nell’Eurozona grazie anche ai giudizi negativi raccolti oltre oceano. Grave anche la situazione in Grecia, con l’uscita dall’area Euro sempre più probabile, ma le preoccupazioni oggi sono anche rivolte alla Spagna che dopo il fallimento di Bankia e la sua nazionalizzazione ha visto una corsa agli sportelli preoccupante.

Il listino italiano, dopo un’avvio estremamente negativo, cambia direzione e recupera parzialmente le perdite andando a chiudere intorno a 13089 punti di FTSE-Mib con Fondiaria-Sai che registra l’incremento più importante della giornata (oltre l’11% di guadagno). 

Primo Trimestre Generali negativo

Il colosso Generali ha archiviato il primo trimestre del 2012 con l’utile netto in calo; -7,9% a 567 milioni di euro è il calo registrato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (quando invece si era registrato un utile netto di 616 milioni di euro. L’utile operativo del primo trimestre è stabile a 1,2 miliardi di euro mentre il solvency I passa dal 117% di fine dicembre al 133%.

I dati sono comunque al di sopra delle attese degli analisti, anche se la risposta in borsa è negativa. Giovanni Parissinotto conferma comunque l’obiettivo di un utile operativo compreso tra 3,9 miliardi di euro e 4,5 miliardi di euro:

I risultati del trimestre mostrano un inizio anno in decisa ripresa rispetto alla seconda parte del 2011, con un aumento della redditività in tutte le linee di business e un significativo rafforzamento della nostra solidità patrimoniale

Telecom Italia Media vola a Piazza Affari

Balzo incredibile di Telecom Italia Media, dopo le parole di Gad Lerner che confermano quanto già si sospettava da settimane ormai; il titolo vola a 0.1437 euro per azione con un rialzo prossimo al 15% rispetto al valore di Venerdì scorso. L’annuncio riguarda ancora una volta la scissione delle infrastrutture che andrebbero poi in gestione ad una nuova società creata ad hoc, mentre la novità è il partner scelto; il gruppo L’Espresso potrebbe essere interessato alla costituzione della nuova realtà, su cui conferirebbero i multiplex.

Mentre TI Media vola (probabilmente anche sulla speculazione immediata che non darà continuità al rialzo) Telecom Italia scende leggermente perdendo quasi l’1% del suo valore e portandosi a 0.82 euro per azione, così come l’Espresso cede oltre l’1% a 0.9685 euro per azione.

Pirelli promossa da HSBC

Vendite su Pirelli, dopo che il titolo ha messo a segno un rally ininterrotto da quota 8.5 a quota 9.750 euro per azione circa; l’ultima seduta dell’ennesima ottava contrastata sul FTSE-Mib vede il titolo in perdita del 3,47% a quota 9.3150 dopo che in apertura è stato superato ampiamente il valore di resistenza a 9.750 euro solo per qualche scambio. La discesa netta non riesce a cancellare tutti i guadagni però ed il supporto critico a quota 9 euro per azione è ancora lontano.

Le indicazioni in arrivo da HSBC (Londra) sono comunque positive; gli analisti hanno confermato overweight ed il prezzo obiettivo è passato dai 12 euro precedenti ai 15 euro attuali.

Aspettative sicuramente rialziste quindi per il titolo, che dopo un’ottava di guadagni spaventa gli investitori; il target a 15 euro è ambizioso, ma non irraggiungibile secondo gli investitori. Anche se oggi è giornata di prese di profitto sembra che i trader non abbiano aperto troppe posizioni short dato che il livello chiave dei nove euro rappresenta una barriera insormontabile nel breve termine e rilancia la sfida dell’up-trend slegandosi dall’andamento dell’indice.

Previsioni Piazza Affari Aprile 2012

L’andamento di Piazza Affari preoccupa gli investitori dopo la perdita strategica di quota 16000 avvenuta in Marzo 2012. Dal bottom di Marzo 2009 sono passati esattamente due anni, anche se il ciclo biennale sembra si sia chiuso sul bottom di Settembre 2011 quando il FTSE-Mib ha disegnato un doppio minimo leggermente crescente rispetto al bottom storico.

L’avvio del nuovo ciclo annuale però delude fin dalle prime battute e l’indice non riesce a tornare sopra a 18000 punti, necessari a dare sicurezza nel medio lungo periodo. Dopo il restringimento dello spread infine si torna a parlare di differenziale e in contemporanea l’indice si “sgonfia” tornando a minacciare discese sotto i 15000. La perdita di questa quota strategia in close mensile indicherebbe che il ciclo iniziato sul bottom di Settembre scorso è già ribassista ed allora tornerebbe sugli schermi immediatamente quota 12000 che risulterebbe essere il primo step di un mercato orso storico.