Sisma Giappone: balzo in avanti dei Cds assicurativi

Il costo per proteggere le principali compagnie assicurative che operano a livello globale, da American International Group (Aig) fino a Ace Ltd, è cresciuto enormemente subito dopo che il grave terremoto si è scatenato sul Giappone; come è ormai noto, tale sisma è stato di una intensità spaventosa, la più alta degli ultimi sei anni, provocando danni e vittime. Un evento di simili proporzioni non poteva che avere ripercussioni anche a livello di prodotti finanziari, più precisamente i Credit Default Swap: in effetti, i Cds relativi ad Aig sono cresciuti al loro massimo livello dallo scorso mese di novembre, aggiungendo 7,5 punti base alla propria quotazione, mentre i contratti relativi ad Ace sono aumentati di 6,5 punti base. Inoltre, bisogna anche sottolineare il balzo in avanti di cui sono stati protagonisti gli strumenti collegati a XL Capital Ltd, il gruppo assicurativo che ha conseguito ben 11,1 punti base.


Il comparto delle assicurazioni potrebbe dunque pagare circa dieci miliardi di dollari per quel che concerne le richieste di rimborso, così come è stato messo in luce da James Shuck, analista presso la Jefferies International di Londra; in tal modo, il terremoto asiatico diverrebbe il secondo evento più costoso di sempre, subito dopo un altro sisma, quello che sconvolse Northbridge (Stati Uniti) nel 1994. Intanto, l’indice Markit iTraxx Japan, il quale segue da vicino le performance dei Cds nipponici, è aumentato di 4,7 punti base, un rialzo piuttosto consistente.

Il riferimento in questione è solito diminuire quando la fiducia degli investitori migliora e crescere nel caso opposto. I Cds, inoltre, pagano all’acquirente il valore facciale nel caso il beneficiario del prestito non riesca a far fronte alle proprie obbligazioni, al di sotto del valore del debito che è finito in default: ogni singolo punto base in questo caso equivale a circa mille dollari all’anno su un contratto che è volto a proteggere dieci milioni di dollari dello stesso debito.

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